L’appuntamento è a Milano, da oggi (23 novembre) al 26 novembre: ritorna Codemotion, la più grande conferenza tecnica per sviluppatori: si tiene al Politecnico Milano, campus Bovisa, con due giorni di conferenza e due giorni di workshop.
Uno dei temi clou dell’evento sarà la presenza delle donne nel mondo del coding: una presenza che può rappresentare una grande opportunità per l’industria dell’innovazione. Codemotion – fondata da Mara Marzocchi e Chiara Russo – investe da sempre nella riduzione del divario di genere e lo fa organizzando hackathon (maratone creative) per ragazze, percorsi di avvicinamento al coding nelle scuole, corsi di CodemotionKids (la più grande scuola di coding e robotica per bambini in Italia) che da anni coinvolgono migliaia di bambini e bambine, fin dai più teneri anni d’età, per insegnare che il coding non è una cosa “da maschi”. L’obiettivo è favorire una generazione di sviluppatrici sempre più competitive a livello internazionale.
Fra le speaker più attese a Milano c’è Alaina Percival, CEO di Women Who Code, la più importante organizzazione mondiale finalizzata ad avvicinare le donne al coding e farle eccellere in questo campo. AlleyOop le ha fatto qualche domanda (a prova di competenze informatiche!).
Di che cosa ti occupi esattamente?
Women Who Code è una organizzazione nonprofit che lavora per permettere agli ingegneri nel mondo di raggiungere i propri obiettivi professionali. La tecnologia sta costruendo il futuro, e tramite i nostri sforzi Women Who Code spera di rendere il settore più dinamico. Ogni industria sta diventando una tech industry, e compagnie di ogni campo traggono benefici dal miglioramento che avviene grazie al talento tecnico. L’obiettivo è guidarle a una innofazione più giusta e efficiente.
Puoi spiegare in che cosa consiste il coding, per i non addetti ai lavori?
Code è il termine che si usa per i programmi dei computer scritti nel linguaggio di programmazione: per coding si intende il processo di scrittura di questo codice. Questo permette a chi si occupa di software di istruire gli apparecchi (pc, laptop, telefonini e altro) a svolgere determinati incarichi. Imparare il coding è uno strumento potente, che permette di costruire i propri programmi, siti e app.
Che cosa volevi essere da piccola? Quando hai scelto il lavoro che avresti fatto?
Andavo sempre meglio in matematica, ma venivo incoraggiata a seguire le lingue, le arti. Sono felice del mio percorso, anche se ho deciso di seguire la tecnologia da adulta, quando ho anche voluto incoraggiare le altre donne a cercare il successo nelle carriere tecniche, perché ho visto quanti settori stavano mutando grazie alla tecnologia.
Perché è importante per una donna aprirsi a una carriera nella tecnologia? Quali doti e abilità può mettere in campo?
Lo sviluppo di software è uno dei settori a maggiore crescita di posti di lavoro, e le prospettive indicano un ulteriore +23%. Sono professioni ben pagate, con stipendi medi del 42% più elevati. Creare un ambiente inclusivo può assicurare ad ognuno un’opportunità; al tempo stesso va detto che le donne reinvestono il 90% delle loro entrate nelle famiglie e nelle comunità, creando un circolo virtuoso che può supportare altre donne e aiutarle a guadagnare di più.
Esiste un gap di genere nella tecnologia?
Ci sono donne sorprendenti che hanno ruoli di vertice in tech companies. Certo, i numeri mostrano che esiste un divario, ma è importante riconoscere gli sforzi e il successo di queste persone a dispetto di ogni barriera che possono avere incontrato. WWCode crede nel supporto a queste e altre donne, così che possano diventare i modelli di domani, già oggi.
Quanto è grande il network di Women Who Code? Quale tipo di collaborazionie connessioni permette?
Women Who Code ha più di 80mila membri a livello internazionale, con reti in 60 città e 20 Paesi: abbiamo organizzato 4.200 eventi tech gratuiti per diffondere questo messaggio e abbiamo devoluto oltre un milione di euro per borse di studio e biglietti gratuiti per assistere a conferenze negli ultimi due anni. Siamo considerate il principale network per la carriera delle donne ingegnere nel mondo.
Quale messaggio vuoi mandare alle ragazze che ti ascoltano? E magari alle loro madri?
La percezione della tecnologia come un settore dominato al maschile semplicemente è falsa. Guardate quante donne incredibili stanno contribuendo a cambiare il nostro mondo ogni giorno, non c’è alcuna reale barriera alla loro grandezza. E noi faremo il possibile per supportarvi.
Intanto, in Italia, grazie anche a realtà come Codemotion prosegue il lavoro per avvicinare i più piccoli e le ragazze. Fra le attività dedicate alla riduzione del gender gap messe in atto ci sono i laboratori dedicati alle donne come il Codelab di Milano o di Roma, i laboratori di CodemotionKids per avvicinare le bambini e bambine al coding , insegnando loro che la programmazione è per tutti, così come lo è qualsiasi materia scolastica, senza discriminazioni di genere. A Roma nel 2014 si è tenuto Rails Girls, workshop gratuito per 50 ragazze sulle tecnologie ruby on rails (basato su un format internazionale), e successivamente il TIMgirlsHackathon per ragazze degli istituti superiori (tenuto a Roma, Milano, Bologna). Ancora, la Pink Hackathon per sole ragazze all’interno della Nuvola Rosa di Microsoft, nel 2014 a Roma e nel 2015 a Milano.