Il quadro normativo cambia, la realtà famigliare anche e le aziende si adeguano. Dopo la legge Cirinnà e le nuove norme sul welfare aziendale introdotte in Legge di Stabilità, Findomestic ha deciso di estendere ai propri dipendenti alcuni benefici che prima erano riservati alle sole famiglie tradizionali. Come per esempio i contributi asilo, i permessi e le polizze sanitarie estese anche ai dipendenti che si fanno carico di figli di conviventi, cioè per le famiglie allargate. La società ha, inoltre, iniziato a riconoscere i nuovi diritti previsti per i lavoratori lgbt dopo l’entrata in vigore della legge Cirinnà. È questo il caso del congedo matrimoniale di 15 giorni che oggi le aziende devono riconoscere sia alle coppie sposate sia a quelle unite civilmente
“Abbiamo ascoltato i nostri 2500 dipendenti, su tutto il territorio nazionale – ha spiegato Manfredi Rimbotti, responsabile relazioni sindacali presso Findomestic Banca – e il welfare aziendale è partito dalla mappatura delle loro esigenze. Che riflette i cambiamenti sociali e che vanno accolte, a tutela della dignità della persona umana”. Il nuovo piano è stato quindi il frutto di una condivisione prima e di una negoziazione di secondo livello, poi. I sindacati sono pronti a raccogliere le nuove opportunità che la normativa prevede? “In Findomestic c’è una lunga tradizione di dialogo sindacale – spiega Rimbotti – la nuova normativa ha portato il dialogo sindacale da temi più tecnici a temi più organizzativi. Un cambiamento molto interessante: le singole persone sono più consapevoli dei propri diritti e i sindacati hanno un nuovo ruolo da poter cogliere”.
L’impegno di Findomestic riguarda anche i casi più delicati, come la violenza di genere. La società garantisce, infatti, alle sue dipendenti il congedo di 3 mesi introdotto dal Jobs Act e riservato alle vittime di violenza che ne fanno richiesta. Ma c’è anche un impegno formativo per saper riconoscere e prevenire questo fenomeno, attraverso dei permessi a chi fa formazioni/attività su questo tema e attraverso progetti di formazione interna con operatori specializzati, per supportare dirigenti e colleghi a riconoscere i sintomi della violenza di genere.
Le donne in azienda sono ormai la metà dei dipendenti,e l’azienda è attenta al loro sviluppo professionale. Nelle aree professionali i dirigenti donne sono ormai il 10% (dal 2010: +5%), i quadri direttivi sono il 30%. “Da sei anni abbiamo una particolare attenzione allo sviluppo professionale femminile – spiega Rimbotti – . Come per esempio nella scelta di figure sul territorio: abbiamo introdotto l’obbligo a inserire professioniste donne” in ruoli come la responsabile di agenzie, filiali e clienti. I numeri ci dicono che hanno qualità che sono utili per il cliente”.
Il piano Findomestic sarà presentato oggi alla conferenza stampa di lancio della campagna “#Tu da che parte stai? Indossa un fiore e prendi posizione!” dell’associazione Artemisia per la raccolta fondi contro la violenza alle donne e ai bambini in occasione della giornata mondiale contro la violenza alle donne.