Il 24 ottobre scorso la ministra Maria Elena Boschi ha incontrato UFAI (Unione Famiglie Adottive Italiane). Un’importante occasione per dare voce alle famiglie e rivolgere alla presidente della Commissione per le Adozioni Internazionali (CAI) una serie di domande che da tempo attendono una risposta, alla luce anche delle recenti dichiarazioni della vicepresidente Silvia Della Monica in Commissione Giustizia nell’ambito dell’indagine conoscitiva sullo stato di attuazione delle disposizioni legislative in materia di adozioni e affido.
Le famiglie chiedono da anni maggiore controllo da parte della CAI, che è l’organismo preposto, sull’operato degli Enti autorizzati alle adozioni internazionali, così come maggiore trasparenza sui costi, sui tempi delle procedure e sulle liste d’attesa dei singoli enti. A questo discorso si allaccia strettamente la richiesta di aggiornamento del sito della CAI per la quale UFAI ha lanciato nel giugno 2015 una petizione, le cui firme sono state consegnate direttamente alla ministra durante l’incontro, chiedendo l’aggiornamento delle tabelle dei costi degli enti ferme ormai da diversi anni.
Chiede la petizione: “Quanto da noi osservato è la grande differenza tra quanto viene chiesto dagli enti attraverso la ‘carta dei servizi’, e quanto è riportato sul sito della CAI, in alcuni casi stiamo parlando di cifre che raggiungono il doppio di quanto è indicato sul sito della Commissione. UFAI chiede che queste tabelle, per tutti gli enti, in un’ottica di trasparenza e correttezza verso le coppie adottive, vengano aggiornate e mantenute aggiornate, attraverso una comunicazione obbligatoria che l’ente stesso dovrà fare ogni volta che gli importi subiranno variazioni, e che le tabelle CAI vengano definite come ‘tabelle di riferimento dei costi della procedura di adozione internazionale di minori’, così che le coppie possano, se necessario, contestare all’ente quel costo diverso da quanto comunicato alla CAI”.
Il sito della CAI dovrebbe essere un punto di riferimento sempre aggiornato e superpartes in cui le famiglie possano trovare tutte le informazioni relative alle adozioni per poter intraprendere un iter sereno scegliendo con cognizione di causa l’ente a cui affidare il proprio progetto adottivo. Stesso discorso vale per i Paesi in cui gli enti sono operativi: ci sono discrepanze tra quanto riportato dalle tabelle sul sito e la realtà dei singoli enti: le liste andrebbero aggiornate.
L’incontro è stato occasione per ricordare anche la questione dei rimborsi alle famiglie fermi a parte delle adozioni concluse nel 2011 e consegnare alla ministra il manifesto di UFAI sulle adozioni.
Sull’esito dell’incontro questa la dichiarazione di UFAI: “La Ministra Boschi ha assicurato il suo pieno impegno a risolvere questa difficile situazione e ripristinare il rapporto con le famiglie e riteniamo che l’incontro di oggi ne sia un segno tangibile”.