I parchi divertimenti sono luoghi di accesa competizione fra nuclei famigliari, non solo per la fruizione delle diverse attrazioni, ma anche per l’acceso beni e servizi, dal parcheggio alla toilette, dal gelato all’acqua minerale. In questi contesti le madri giocano un ruolo decisivo, mettendo a frutto quelle capacità che sempre più spesso vengono apprezzate anche sul lavoro. Abilità nel gestire situazioni complesse, ottimizzazione delle risorse, tempestività di decisione. La maternità come master, il parco giochi come business game.
I modelli dirigenziali della madre, in questi contesti, sono principalmente tre.
Centralismo. Un solo capo, una donna forte, capace di tutto. Affronta da sola una fila da trenta minuti intrattenendo da uno a tre figli, senza fare pesare il tempo che non passa. Dallo zaino possono uscire biscotti e succhi di frutta, salviette umidificate e cerotti, costruzioni e bambolotti. I padri tornano bambini e possono perdersi nello smartphone o occhieggiare una hostess.
Verticismo. Un solo capo che dirige una squadra. Il principio è “ognuno secondo le sue capacità, a ognuno secondo i suoi bisogni”. Tutti hanno un compito e anche la prima infanzia, appena appreso il principio del pollice opponibile, viene impiegata per sorreggere cose e i passeggini diventano treni merci. I padri sono teste di cuoio inviate nelle trincee delle code più impegnative e disperanti, con gli occhi inquieti che saettano fra lo smartphone e le hostess rassicuranti.
Partecipazione. Non un capo ma un primus inter pares. Tutto viene discusso collegialmente, dal menu all’attrazione da preferire. Non si fanno code ma capannelli, la giornata trascorre nel dibattito sereno e costruttivo. I padri, smarriti da tanta democrazia, cercano conforto nello smartphone e negli sguardi comprensivi delle hostess.
Spesso spariglia l’organizzazione agile: gruppi ristretti e motivati al raggiungimento di obiettivi realistici, attenti alla sostenibilità del rapporto fra investimento e beneficio. In questo caso lo smartphone rimane in tasca e l’hostess è apprezzata sole se collaborativa. La monogenitorialità, anche occasionale, può avere dei vantaggi ed è un master in sostenibilità d’impresa.