Circa 8mila dipendenti, di cui oltre 3.500 donne. In percentuale sono il 46%, ma se si considerano i soli nuovi ingressi nel periodo 2014-2015 si raggiunge quota 57%. Proprio la forte componente femminile nella “popolazione” di Generali Italia (comprese le società controllate Alleanza Assicurazioni, Genertel e Banca Generali), la Compagnia ha pensato ad una serie di iniziative e servizi di welfare aziendale dedicati in particolar modo alle donne.
E’ nato così il “percorso Benessere e Salute donna”, una campagna per la prevenzione del tumore al seno realizzata con l’obiettivo di promuovere e diffondere la cultura della prevenzione e offrire l’opportunità di effettuare controlli diagnostici direttamente in azienda, nei centri infermieristici polifunzionali. E’ organizzato in due fasi: un seminario introduttivo e due visite diagnostiche. La campagna per la prevenzione del tumore al seno è stata avviata a Roma e il programma ha poi fatto tappa a Torino, Milano, Genova, Napoli, Trieste e Mogliano Veneto; hanno partecipato 1.020 donne, un tasso di adesione del 45%.
L’impegno del gruppo non si limita a progetti sporadici nel welfare. “Il welfare aziendale – spiega la direzione – costituisce l’opportunità di espandere il valore sociale dell’Impresa verso i dipendenti, le loro famiglie, le istituzioni e le comunità locali, gli investitori, il mercato. La retribuzione del lavoro sta quindi cambiando pelle e vicino al salario monetario sta crescendo il salario sociale, più conveniente sul piano fiscale e contributivo. Si tratta del cosiddetto welfare aziendale che permette di remunerare i dipendenti con una serie di servizi alla persona e di sostegno al potere d’acquisto tramite l’offerta di servizi di assistenza per i propri familiari, sia bambini sia anziani non autosufficienti, buoni spesa, buoni pasto, iniziative di conciliazione tra vita privata e lavoro, contributi per l’acquisto dei libri per i propri figli, assicurazione sanitaria e via dicendo”.
La legge di Stabilità 2016, approvata definitivamente dal Senato a fine dicembre 2015, contiene una serie di norme che incentivano ulteriormente il welfare aziendale, al posto dei premi monetari legati ai risultati (produttività, redditività, qualità, eccetera).
Per Generali Italia il welfare aziendale va dalla previdenza e assistenza sanitaria, alla facilitazione del rapporto lavoro/famiglia, all’accesso ai servizi e che mirano a migliorare la qualità della vita sia nel tempo di lavoro che nel tempo libero. Fra le iniziative più nuove (da copiare) c’è Step up, una campagna di sensibilizzazione che invita all’utilizzo delle scale per promuovere l’attività fisica anche nell’ambiente di lavoro.
Per le famiglie in alcune sedi della Compagnia sono presenti asili nido aziendali gestiti da personale qualificato. Altrove esistono convenzioni con strutture esterne situate nei pressi delle sedi aziendali, i cui costi di iscrizione sono coperti dall’azienda, che garantisce anche un ulteriore sconto sulle rette mensili. I figli crescono e cresce l’offerta per loro con i Talent Days, workshop per i figli dei dipendenti dedicati alle tecniche di ricerca attiva di lavoro, ed è previsto un Una tantum welfare, contributo offerto dall’azienda a titolo di rimborso delle spese per l’educazione dei figli (nidi, scuole, università e master, corsi linguistici, campus, testi scolastici). Con il Piano Case vengono erogati prestiti per acquisto di prima abitazione o ristrutturazione, e ci sono Borse di Studio destinate ai figli dei dipendenti. La Festa del Bambino si tiene ogni anno prima di Natale: l’azienda organizza, nelle città che ospitano le sue principali sedi, una festa dedicata ai figli dei dipendenti con la consegna dei regali e la possibilità di donarli in beneficenza.
Chi lavora nel quartier generale di Mogliano Veneto ha ulteriori opzioni: un servizio di lavanderia con consegna e ritiro presso la sede, il Cambio gomme con sostituzione stagionale degli pneumatici auto direttamente al lavoro, e Pronto latte che permette di prenotare on line prodotti caseari di un’azienda artigianale esterna e ritirare i propri acquisti direttamente in ufficio.
Fra gli ultimi arrivati, il Percorso Running: ci si può allenare (running o fitwalking) guidati da trainer qualificati insieme ai colleghi, e alla fine fare sosta nelle aree break che, nelle sedi principali, sono attrezzate di distributori che offrono anche prodotti biologici e nel rispetto di diverse esigenze alimentari.