Per chi lavora nel rutilante mondo della Silicon Valley, la scelta dell’avatar conta, eccome. Le donne lo sanno bene: se vogliono essere apprezzate per quello che valgono veramente, cioè per le loro abilità informatiche, allora è meglio se indossano un profilo digitale maschile, o al limite utilizzano un’immagine neutra (ad esempio, la foto di un paesaggio e un nickname astratto). Mimetizzate, le programmatrici donne sono considerate le migliori. Altrimenti, no.
Il mondo dei nerd si scopre maschilista? Il concetto in sé non è nuovo ma a dimostrarlo numeri alla mano questa volta è una ricerca americana che ha osservato le interazioni fra i membri della comunità di GitHub, un host di progetti opensource con quartier generale nella progressista San Francisco e un seguito di 12 milioni di programmatori informatici. Là dove il software è libero, chiunque della comunità può segnalare un errore nei codici o suggerire una miglioria: sta al titolare del software in questione accettarne le modifiche oppure no. Ebbene, i ricercatori si sono accorti che i suggerimenti provenienti dalle programmatrici donne venivano accettati di più di quelli proposti dai programmatori maschi. Purché non si sapesse che la proposta arrivava da una donna. Altrimenti, la proporzione si inverte e i più ascoltati diventano i colleghi uomini.
In Italia un mese dedicato alle Stem (Miur)
Tra gli sviluppatori di software le donne sono solo 11,2%. Questo nel mondo. Zoomando sull’Italia, pare che solo il 38% delle studentesse scelga le cosiddette discipline Stem (scienze, tecnologia, ingegneria, matematica). Ecco perché possono avere un peso iniziative come “Le studentesse vogliono “contare”! Il mese delle Stem”, avviata dal Ministero dell’Istruzione in collaborazione con il Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio. Dall’8 marzo (una scelta simbolica), per un mese, le scuole di tutta Italia potranno collegarsi alla piattaforma del progetto per offrire gratuitamente ai propri studenti giochi di matematica, video e concorsi che promuovono lo studio delle materie scientifiche tra le ragazze. Invece per gli enti, le fondazioni, le associazioni e le imprese che volessero farsi autori di alcuni di questi progetti da inserire sulla piattaforma, c’è tempo fino al 22 febbraio.