Il 2016 volge al termine e, come ogni conclusione, richiede una serie di doverose riflessioni. Per quanto riguarda le adozioni internazionali, in barba a tutte le difficoltà, il nostro rimane fortunatamente un Paese accogliente: siamo secondi solo agli Stati Uniti nel mondo come numero di bambini adottati. Ma a fronte dell’impegno e della fatica quotidiana delle coppie e delle famiglie, troppe le questioni ancora aperte in conclusione d’anno e che aspettano una soluzione politica urgente.
La situazione della Commissione per le Adozioni Internazionali
La nomina della ministra Boschi a presidente della Commissione per le Adozioni Internazionali nel mese di maggio era stata accolta come un segnale positivo. Il 20 luglio, in occasione dell’audizione davanti alla Commissione Giustizia della Camera nell’ambito dell’indagine conoscitiva sullo stato di attuazione delle disposizioni legislative in materia di adozioni e affido, la ministra aveva dichiarato che avrebbe riunito a settembre la Commissione Adozioni: “Ho intenzione di convocare nuovamente la CAI, che non è stata convocata negli ultimi due anni, per riavviare un rapporto periodico con gli enti autorizzati. La mia prima iniziativa da presidente è stata chiedere che venissero individuati i membri della Commissione, perché nel frattempo alcuni componenti sono decaduti o si sono dimessi: mi auguro già a settembre di essere in grado di convocare la Commissione”.
Il governo nel frattempo si è dimesso e la Commissione non è mai stata convocata.
La questione dei rimborsi delle spese alle famiglie
I rimborsi alle famiglie di una parte delle spese sostenute per concludere l’iter per l’adozione internazionale, puntualmente elargiti negli anni precedenti, sono fermi a una parte delle adozioni concluse nel 2011. A oggi, dicembre 2016, nessuna novità è emersa per le famiglie che aspettano risposte.
Trasparenza e informazione
Il sito della Commissione Adozioni, punto di riferimento per le coppie e le famiglie adottive e porta di accesso alle informazioni e alla trasparenza che dovrebbe caratterizzare tutto l’iter adottivo, rimane fermo all’ultimo aggiornamento di giugno e in tante sezioni è in attesa di aggiornamento.
Mancata pubblicazione dei dati e delle analisi delle adozioni internazionali
I dati che venivano annualmente pubblicati sulle adozioni concluse nell’anno precedente e accompagnati da una puntuale analisi dei numeri sono fermi alle adozioni concluse nel 2013. Tale documento, dal titolo significativo “Dati e prospettive nelle Adozioni Internazionali”, rappresenta uno strumento fondamentale di intervento perché, oltre ai numeri, fornisce importati informazioni qualitative che permettono di fotografare la realtà delle adozioni in Italia, base per elaborare strategie future di sostegno alle famiglie e ai bambini. L’unico dato ufficiale pubblicato finora è un dato numerico sulle adozioni concluse nel 2015 che parla di 2.216 minori e che ci classifica secondi dopo gli Stati Uniti.
Si aspetta ancora la pubblicazione completa e l’analisi di tutti i dati.
L’adozione stessa trova la sua ragion d’esere su un atto di grande fiducia e di speranza verso il futuro. E con lo stesso spirito vogliamo augurarci che il 2017 sia un anno di svolta e porti lo sblocco di questa situazione di stallo e nuova linfa alla politica di accoglienza dei minori in stato di bisogno nel nostro Paese.