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Paolo Picchio

Sono il papà di Carolina, una ragazza intelligente, altruista, sportiva e capace, ma quella notte, tra il 4 e il 5 gennaio 2013, la fragilità di adolescente prende il sopravvento e “Caro” si toglie la vita. Lascia un lascia un messaggio potente: “Le parole fanno più male delle botte. Ciò che è accaduto a me non deve più succedere a nessuno”. Un messaggio che consentirà al Tribunale dei Minorenni di Torino di celebrare il primo processo sul cyberbullismo in Italia, con condanne esemplari: le condotte, anche “virtuali”, che hanno portato Carolina a togliersi la vita, non possono essere derubricate a semplici “ragazzate”. “Il bullismo… tutto qui? Siete così insensibili“, scrive “Caro”. Ho voluto raccoglie e fa sue cominciando un percorso al servizio dei ragazzi, perché davvero il dolore che ha provato “Caro” non debba più provarlo nessuno. Sono presidente della Fondazione Carolina Onlus, che aiuta i ragazzi che, sempre più in tenera età, si fanno del male tra loro usando la rete in maniera distorta e inconsapevole

  • Paolo Picchio

    Sono il papà di Carolina, una ragazza intelligente, altruista, sportiva e capace, ma quella notte, tra il 4 e il 5 gennaio 2013, la fragilità di adolescente prende il sopravvento e “Caro” si toglie la vita. Lascia un lascia un messaggio potente: “Le parole fanno più male delle botte. Ciò che è accaduto a me non deve più succedere a nessuno”. Un messaggio che consentirà al Tribunale dei Minorenni di Torino di celebrare il primo processo sul cyberbullismo in Italia, con condanne esemplari: le condotte, anche “virtuali”, che hanno portato Carolina a togliersi la vita, non possono essere derubricate a semplici “ragazzate”. “Il bullismo… tutto qui? Siete così insensibili“, scrive “Caro”. Ho voluto raccoglie e fa sue cominciando un percorso al servizio dei ragazzi, perché davvero il dolore che ha provato “Caro” non debba più provarlo nessuno. Sono presidente della Fondazione Carolina Onlus, che aiuta i ragazzi che, sempre più in tenera età, si fanno del male tra loro usando la rete in maniera distorta e inconsapevole