Maria Beatrice Benvenuti

Passione, sacrificio e dedizione sono il mio mantra. Sostegno, rispetto e condivisione la chiave di tutto. Amo le sfide ed odio gli stereotipi. Cosi a soli 16 anni con un paio di scarpini fucsia ai piedi, in tasca un cartellino giallo ed uno rosso ho fischiato il mio primo calcio d’inizio su un fangoso campo da rugby. Romana di nascita, mi ritengo ormai cittadina del mondo. Sempre con la valigia in mano alla scoperta di nuove avventure sportive in giro per il mondo. Parlo 6 lingue ed amo scrivere di sport, viaggi e storie di vita quotidiana.
Da cinque anni più giovane arbitro italiano a livello internazionale, 3 Coppe del mondo, 2 Olimpiadi, una laurea da 110 e lode in scienze motorie scritta sull’aereo per le Olimpiadi di Rio ed una seconda in arrivo, sono solo alcuni dei traguardi raggiunti. Volere e’ potere!
Lo sport non e’ solo quello vissuto in campo ma anche nella vita quotidiana e nel sociale. Per questo ho avuto l’onore e la fortuna di esser premiata Campione per il Rispetto dai City Angels di Milano, Donna di Sport 2016, ricevere una nomina nell’Accademia Olimpica Nazionale Italiana ed esser testimonial dell’associazione Mitocon (Onlus per lo studio e la cura delle malattie mitocondriali). Una volta i miei genitori mi dissero che il vincitore e’ colui che non ha mai smesso di sognare. Beh io continuo a farlo anche oggi, ad occhi aperti, nella speranza di poter intravedere a bordo campo una piccola me pronta ad aprire il suo cassetto dei sogni.
29 Aprile 2020

PostCovid, la partita non è finita e c'è bisogno del gioco di squadra

  Un nuovo decreto. Nuove regole. Come stiamo vivendo da cittadini l’applicazione di nuove norme e restrizioni? Norme e regole che io, in quanto arbitro, sono solita far rispettare in campo, ma che in questo momento siamo tutti chiamati a seguire anche fuori dal terreno di gioco. Proprio in questo contesto, il tema del rispetto diviene centrale, ancor più di prima. Rispetto non solo delle norme che ci sono state poste, ma soprattutto rispetto nei confronti degli altri e di noi stessi. Qualsiasi appassionato di sport sa che senza rispettare le regole non si può disputare un incontro e così, ora, il rispetto delle norme è...

13 Febbraio 2019

Rugby, la mia sfida quando scendo in campo ad arbitrare

        Quella dell’arbitro è una figura di cui si conosce soltanto il ruolo, ma di cui molto spesso si giudica l’operato. Quasi mai infatti si conosce la persona. L’arbitro è considerato come la “bestia nera”, una figura oscura che non si chiama mai per nome, che entra in campo con una divisa diversa da tutti gli altri perché non gioca né per una squadra né per l’altra: è “super-partes”. E’ così che, pronto alle critiche del pubblico, ed armato di fischietto e cartellini, la domenica scende in campo per decidere le sorti di una partita. Questo è il contesto sportivo-culturale in cui io a soli 16 anni ho...