Italocanadese, è curatrice delle pagine di letteratura e poesia di Domenica, l’inserto culturale settimanale del Sole 24 Ore, dove lavora dal 2007. Insegna giornalismo all’Università di Losanna. Dal 2001 al 2007 ha curato le pagine scientifiche dell'inserto settimanale di scienza e tecnologia del Sole 24 Ore, dove è stata assunta nel 2000 dopo alcune esperienze lavorative alla CNN di Atlanta e alla Rai. Ha pubblicato un saggio di divulgazione scientifica (Droghe e Dipendenze, Boroli, 2005), curato "Verdeggiando. Male erbe e altre delizie", raccolta di saggi di Pia Pera (Il Sole 24 Ore, 2019) e collaborato ad altri volumi, tra cui il "Libro dell'anno" della Treccani. Una selezione di sue poesie è stata pubblicata sulla rivista "Poesia" di Crocetti editore. Ha vinto il Premio Voltolino per la divulgazione scientifica nel 2004 (la giuria era composta da Renato Dulbecco, Carlo Rubbia, Silvio Garattini e Paola De Paoli) e altri riconoscimenti giornalistici o letterari. A sua volta ha fatto parte della giuria del Premio Cartesio della Commissione europea e di quella del Lattes Grinzane. È laureata con lode in Scienze ambientali e ha frequentato l'Istituto per la formazione al giornalismo Carlo De Martino di Milano. Parla inglese e francese.
"Essere molestata per mesi significa un giorno non riconoscersi più. Aver bisogno di anni per ammettere che non si tornerà più indietro, che colei che eravamo prima è scomparsa per sempre". Zoé, giovane e zelante ufficio stampa di una casa editrice, si ritrova al centro delle attenzioni di uno scrittore, che continua a respingere. I colleghi fanno finta di non vedere. Il messaggio è chiaro. Vomita prima di andare al lavoro, si vergogna di sé stessa, ma si presenta col sorriso. "Era come negli incubi, quando vuoi urlare e non esce nessun suono".
In Francia, dove il #metoo partito in sordina non ha poi smesso di ardere, con...
Un paio di pantaloni larghi, cardigan a quadrettoni, capelli legati in una coda disordinata, fisico minuto: pareva una ragazzina infilatasi a curiosare in una festa di adulti Céline Sciamma, una delle più grandi registe francesi - autrice fra gli altri di "Tomboy" (2011), "Diamante nero" (2014), "Ritratto della giovane in fiamme" (2019) - venerdì 30 settembre nel chiostro dell’Umanitaria di Milano, quando ancora nessuno sapeva che fosse lì, che fosse lei ad avere vinto la prima edizione dei nuovissimi premi Al Femminile, ideati da Aimara Garlaschelli e Ilaria Branca, spinte dal desiderio di ascoltare voci di donne raccontare il...
"La Convenzione di Ginevra sullo status dei rifugiati del 1951, non è più uno strumento al passo con i tempi. Bisogna allargare il dibattito, tenere conto dei rifugiati climatici, delle sistematiche violenze sessuali sulle rotte migratorie".
A utilizzare queste parole durante il dibattito dal titolo Droit d'asile: la prise en compte des violences sexuelles est une urgence, svoltosi nel corso dell'ultima edizione del Fifdh, il festival del cinema e forum sui diritti umani di Ginevra (il più importante al mondo, che si tiene in concomitanza con il Consiglio dei diritti umani), non è un'attivista femminista-ambientalista, ma...
Come quando la si vede arrivando dal mare, Mogadiscio riluce "di un bianco fulgido, simile al bordo dentellato di una conchiglia" sullo sfondo di "Le stazioni della luna" (66thand2nd, pagg. 208, € 16), l’ultimo romanzo di Ubah Cristina Ali Farah. "Dopo il tramonto, le lanterne a petrolio agitavano le ombre dei passanti e piccoli bracieri di sepiolite scoppiettavano profumando la strada d’incenso e di carbone. Sotto la volta stellata, il quartiere splendeva di parole": grondano bellezza e malinconia le numerose descrizioni che la scrittrice, nata a Verona da madre italiana e padre somalo, dedica alla città dove ha vissuto fino...
1974: nell’imminenza della guerra civile una donna anziana aspetta seduta per terra all’interno della stazione di Addis Abeba. Sente i rumori delle manifestazioni filtrare attraverso le vetrate polverose. È Hirut, "moglie amata e madre amorosa, un soldato". Stretta in grembo tiene una vecchia scatola di latta, "i morti pulsano sotto il coperchio".
Sono i caduti della Guerra d’Etiopia, che la scrittrice Maaza Mengiste fa rivivere in "Il re ombra", romanzo vincitore del premio Gregor Von Rezzori e finalista al Booker prize (che avrebbe indubbiamente meritato), magistralmente tradotto dall'inglese da Anna Nadotti. Narratrice di...