Giuliano Pasini

Classe di ferro 1974, nato a Zocca (sì, il paese di Vasco), abito a Treviso ma vivo sull’A4 tra Venezia e Milano. Mi considero, mio malgrado, il pigro più attivo del mondo: prima dell’alba scrivo romanzi (“Venti corpi nella neve” per i tipi di Fanucci, “Io sono lo Straniero” e “Il fiume ti porta via” per Mondadori), dall’alba al tramonto mi occupo di comunicazione, quando posso corro maratone. E la mia vera passione è stare con mia moglie Sara e i miei tre figli, arrivati in due anni… Da buon emiliano, penso che le cose importanti si discutano con le gambe sotto la tavola e un bicchiere di vino davanti. Scrivo (raramente) qualcosa di me sul mio blog www.giulianopasini.it
18 Dicembre 2016

Wondy, quanto dura un secondo?

L’uomo è in piedi, accanto al letto. Nella mano, grande, tiene quella di lei che è quasi scomparsa, persa sotto le coperte, tra i macchinari che incombono. Solo gli occhi sono grandi, immensi, fissi in quelli di lui. Quanto dura un secondo? Se lo chiedono entrambi, entrambi si rispondono che non lo sanno, senza dirlo. Lui una cosa la sa, però. Sa di non voler chiudere le palpebre perché ha paura che le chiuda anche lei, e allora resiste, è un modo per tenerla con sé ancora un attimo, un secondo. Quanto dura un secondo? Il secondo in cui saluti una persona che ami dura quanto la vita trascorsa assieme. E’ il secondo che...

04 Dicembre 2016

Un secondo referendario: gli hashtag di Renzi

#IGiochiSonoFatti 4 dicembre 2016, ore 22.59. Tecnicamente i giochi non sono ancora fatti. Manco io, un secondo ed entrerò io nel seggio a depositare la mia scheda. Ho voluto essere l’ultimo a votare per il referendum che ho voluto così tanto. #ReferendumCostituzionale Ma anche e soprattutto referendum su di me. È vero che votammo sul divorzio e non su Pannella, ma stavolta è diverso. Non è giusto ma non posso dare la colpa a nessuno, mi ci sono messo io in questo vicolo cieco, ho detto io che se perdevo andavo a casa. Poi ho provato a sterzare, ma ormai era tardi. #MatteoStaiSereno Provo a dirmelo, ma non funziona, anche...

28 Novembre 2016

Un secondo da papà, ed è subito casa

Parcheggio. Devo trovare parcheggio. Non troppo lontano, altrimenti non arrivo in tempo. Ecco, qua c’è un posto. No, non va bene, ci sono le strisce pedonali. Faccio un altro giro. Già, un altro giro. Come se non bastasse quelli che ho già fatto negli ultimi giorni. Lunedì: colazione a Treviso, pranzo a Milano (via Bologna) e cena a Roma, tutto in treno; martedì tutta la giornata a Roma e la sera rientro a Treviso (ma prima pit stop a Mestre a riprendere l’auto); mercoledì Treviso – Mestre in macchina, poi  Mestre – Milano, e la sera stessa direzione e verso opposto;  e oggi a Parma in auto, da Treviso, e poi...

16 Novembre 2016

#ALLEYBOOKS: FACCIAMO VIAGGIARE I LIBRI CHE CI HANNO FATTO VIAGGIARE!

Abbiamo attraversato la Terra di Mezzo con Bilbo e Frodo Baggins e un essere devastato chiamato Gollum; siamo stati sull’asteroide B-612 assieme a tre vulcani, una rosa molto vanitosa e un piccolo principe; siamo stati sul Pequod con un capitano senza una gamba che voleva cacciare una gigantesca balena bianca; alla stazione di King’s Cross abbiamo cercato il binario 9 ¾ ansiosi di verificare se i mattoni fossero permeabili anche per noi o solo per Harry, Hermione e Ron. Siamo stati sulla luna a cercare il senno di Orlando, ma anche ventimila leghe sotto i mari, ci siamo arrampicati su un cornicione della Rue Morgue di Parigi senza...

09 Novembre 2016

Un secondo. E chiudiamo il conto della campagna elettorale

Mi chiamo Donald, ho settant’anni, tre mogli e cinque figli. E sono il quarantacinquesimo Presidente degli Stati Uniti d’America. Tra un secondo dovrò salire sul palco dell’hotel Hilton di New York per pronunciare il mio primo discorso. Lo ripasso. “Ho appena ricevuto una telefonata da Hillary Clinton, vorrei farle le mie congratulazioni, ha combattuto con tutta se stessa. Ho nei suoi confronti un debito di gratitudine per il suo servizio al Paese. Lo penso davvero" Ma chi l’ha scritta questa roba? Lo stesso scriveva i discorsi di Melania copiando quelli di Michelle? Be’, però, non posso esordire chiamandola corrotta e...

06 Novembre 2016

Un secondo. Giro giro tondo, casca il mondo...

Giro giro tondo… Mi piace questo gioco, mi piace così tanto che me lo sogno anche. Perché adesso sto sognando, sto sognando di essere nel cortile della mia scuola che poi era un asilo ma io la chiamo scuola e nel cortile giocavo al girotondo mano nella mano con i miei amici. Oppure a casa, lo facevo con la mamma e il papà e Anna, la mia sorellina, che non è grande come me che ho cinque anni, lei ne ha due ma si diverte tanto e quando si butta all’indietro dice “Ahia, sederino” perché si è tolta il pannolino da poco e delle volte si fa ancora la pipì addosso. Casca il mondo… Adesso però posso solo sognarmelo perché la...

30 Ottobre 2016

Un secondo. Vallonia caput mundi.

Rumore di nocche nervose sul legno pesante. La porta si spalanca prima che venga accordato il permesso, uno schiaffo al protocollo, per fortuna l’uomo seduto alla scrivania all’ultimo piano del Langevin Block di Ottawa non si cura del protocollo. Una donna di mezza età entra ticchettando. Occhi allarmati dietro gli occhiali dalla montatura austera. «Signor Primo Ministro…» ansima. L’uomo si scosta il ciuffo dagli occhi. «Molly» risponde «Da quanto tempo lavoriamo assieme?» «Da quando si è insediato, signor Primo Ministro, un anno fa.» «Un anno e non hai capito? Devi chiamarmi Justin.» «Justin, abbiamo un...

14 Ottobre 2016

L'ultimo secondo di un giullare

Un secondo e rivedrò Franca. E’ solo questo il mio pensiero, altrimenti non sarei pronto, ho fatto di tutto per campare, perché a ridere, anche amaro, ci si prende gusto. È come una sfida a ramino, puoi vincere o perdere, ma quel che conta è la partita. La mia partita è cominciata a Sangiano, il 24 marzo del 1926, "il paese delle meraviglie", che se prosegui sulle sponde del Lago Maggiore e fino a Porto Valtravaglia e poi su, su, fino a Pino Tronzano arrivi al confine. Sono stati pescatori e contrabbandieri a farmi amare le storie, gente di fantasia, quella. E io ad ascoltare. E ascolta, ascolta, ecco che viene voglia a me di...

02 Ottobre 2016

Un secondo. Il gusto aspro del melograno di Ilaria Capua

L’ho mangiato tutto, il melograno. Ho schiacciato i chicchi sotto i denti, uno a uno, ne ho assaporato il succo agro e ho inghiottito i semi duri. Un melograno fatto di ignoranza, violenza, sospetto, insinuazioni. Un succo che sapeva di fango e veleno. Un seme fatto di vuoto, un vuoto nauseabondo che non deve, non dovrebbe, contribuire a generare nessun’altra pianta, non dovrebbe contribuire a dare nessun altro frutto. A ogni passo che compio, spalle all’emiciclo, assaporo di nuovo il sapore di un chicco. Non sento i rumori dell’aula dietro di me, sento però nella mia testa le domande, “Sei colpevole?”. Un passo, un chicco,...

25 Settembre 2016

Un secondo fertiloso

Mi chiamo Beatrice, sì come la guida di Dante, che ho fatto il Classico, certe cose le so. E anche come quell’altra del Secondo della settimana scorsa, ma io faccio tutt’altro, sono un ministro, io, e so che a questo punto dovrei dire quanti anni ho, ma a una signora mica si chiedono, e maledetta Wikipedia che racconta tutto. Comunque, ho accettato volentieri l’invito di AlleyOop a raccontare cosa è successo con questa cosa del Fertility Day, che, per dirla tutta, mi è decisamente scappata di mano. Era dai tempi del Giornale di Ostia che non mi trovavo in casini del genere, per fortuna poi sono entrata in politica a tempo pieno,...