Violenza sulle donne, nasce la Biblioteca della natura in memoria di Paola Mostosi

Possono dei libri e dei fiori – in particolare un iris- rendere le lacrime più dolci a fronte di un dolore immenso quale può essere la perdita di una sorella vittima di femminicidio? Possono questi oggetti così semplici e comuni essere strumento di resilienza e di coraggio per andare avanti nonostante tutto e per dare speranza per un mondo più consapevole e attento alla violenza di genere? A sentire parlare Cristina Mostosi la risposta è sì. Nel 2002 Cristina ha perso la sorella Paola uccisa per mano di un uomo violento; «un dolore enorme», spiega, «che mi ha scosso molto e mi ha spinto a fare qualcosa innanzitutto per mia sorella ma anche per tutte le donne vittime di violenza. Ho messo così in campo una serie di iniziative tra cui la nascita dell’associazione Le Iris di Trebecco, realtà del terzo settore impegnata nella prevenzione della violenza di genere e l’apertura della Biblioteca della Natura “Paola Mostosi” a Sorisole, in provincia di Bergamo».

La Biblioteca è stata inaugurata ufficialmente ad ottobre dello scorso anno e il 22 ottobre scorso ha aperto le porte al pubblico: un momento di condivisione e riflessione, ma anche la volontà di  riaffermare un impegno civico «che nasce da una ferita profonda, trasformata in resilienza attiva».

All’inizio, spiega Cristina, «nella biblioteca c’erano solo libri sulla natura e sulla botanica, ereditati da mio papà che era appunto botanico. Pian piano, rivolgendomi non solo alla gente comune ma anche alle case editrici,  sono state aggiunte due sezioni: quella dei saggi e dei romanzi che vedono al centro i racconti delle esperienze violente delle donne; e una sezione dedicata alla storia con la biografia di donne che nel corso dei secoli non sono state adeguatamente valorizzate. Sono fermamente convinta che la violenza di genere abbia delle radici culturali e che la storia sia molto maschio-centrica. Occorre smantellare tutti quegli stereotipi legati alla cultura patriarcale e il primo passo è partire dalla culture. Non a caso ho deciso di inserire anche una piccola sezione dedicata ai bambini e all’infanzia».

Tra novembre e dicembre la biblioteca sarà aperta al pubblico per due pomeriggi e due sere a settimana dando la possibilità di poter leggere testi e assistere a presentazioni con diversi autori. L’obiettivo è quello di creare un gruppo di lettura per affrontare, di volta in volta, le diverse sfaccettature legate al tema della violenza di genere. «La biblioteca ospiterà anche convegni e iniziative sul tema per sensibilizzare la cittadinanza. L’obiettivo è quello di rendere la biblioteca un luogo di socializzazione. Non a caso sono partiti anche una serie di laboratori con corsi, ad esempio, di ceramica o di acquerello botanico».

La resilienza passa anche attraverso l’arte

Cristina è una donna coraggiosa ma soprattutto una persona che non vuole arrendersi e per questo oltre alla biblioteca ha deciso di mettere in campo un’altra iniziativa, un progetto artistico chiamato “L’Iris e l’arte”. «E’ un fiore a cui sono molto legata». spiega Cristina, «perché lo coltivava mio papà e dopo la sua morte ho continuato io. Lo considero un fiore resiliente ma che, come noi donne, ha bisogno di rispetto. E così questa pianta è diventato il simbolo del mio impegno civile nei confronti della violenza di genere».  Il progetto Iris e l’arte coinvolge artisti, italiani e internazionali, che si cimentano nella realizzazione di una opera d’arte proprio ispirata a questo fiore. «Oggi la collezione conta circa 150 opere e stiamo crescendo ancora».

Le diverse iniziative messe in campo fanno parte di un progetto molto più ampio: la nascita dell’associazione “Le Iris di Trebecco”, costituita a marzo del 2022.  L’obiettivo è quello di trasformare il trauma, come quello che può essere la perdita di una sorella vittima di femminicidio, in energia positiva, diffondendo la cultura del rispetto e il potere della bellezza. «L’intento è avvicinare le persone alla bellezza e alla creatività che sprigiona il mondo femminile e all’armonia che le donne portano nel mondo. Ancora una volta l’Iris è il punto di riferimento: un messaggero di bellezza che vuole contrapporsi alla bruttura degli uomini violenti», spiega Cristina. E

proprio per diffondere questi messaggi, l’idea di realizzare delle aiuole sparse su tutto il territorio nazionale in memoria non solo di Paola Mostosi ma di tutte le donne vittime di femminicidio. «E’ un progetto rivolto a tutti i Comuni italiani, alle scuole e alle aziende che potranno realizzare un’aiuola pubblica e installare una targa commemorativa dedicata a mia sorella e a tutte le donne vittime di violenza. Ad oggi si contano oltre 70 aiuole in tutta Italia; a novembre ne realizzeremo una all’Università della Sapienza di Roma in memoria di Ilaria Sula, studentessa alla facoltà di Statistica», brutalmente uccisa dall’ex fidanzato il cui corpo è stato trovato all’interno di una valigia in un’area boschiva in fondo a un dirupo nei pressi del comune di Poli, vicino alla capitale.

Cristina è fermamente convinta che  «accudire l’aiuola significa non dimenticare quanta cura ci vuole ogni giorno per creare rapporti fondati sul rispetto della persona. Ogni donna è capace di resilienza, proprio come le iris che ogni anno fioriscono più belle e forti di prima. Bellezza e forza devono però essere rispettate con la consapevolezza del valore di ogni persona. Questo rispetto spesso manca, ed è per questo che è fondamentale diffonderne la cultura».

***

Se stai subendo stalking, violenza verbale o psicologica, violenza fisica puoi chiamare per avere aiuto o anche solo per chiedere un consiglio il 1522 (il numero è gratuito anche dai cellulari). Se preferisci, puoi chattare con le operatrici direttamente da qui.

Puoi rivolgerti a uno dei numerosi centri antiviolenza sul territorio nazionale, dove potrai trovare ascolto, consigli pratici e una rete di supporto concreto. La lista dei centri aderenti alla rete D.i.Re è qui.

***

La newsletter di Alley Oop

Ogni venerdì mattina Alley Oop arriva nella tua casella mail con le novità, le storie e le notizie della settimana. Per iscrivervi cliccate qui.

Per scrivere alla redazione di Alley Oop l’indirizzo mail è alleyoop@ilsole24ore.com