Per la fine dell’anno, anche in Sicilia è tempo di conti. E sulla disabilità i conti non tornano mai troppo facilmente. I numeri che registra la banca dati della regione dicono che per i disabili gravissimi si superano le 14.000 unità. I servizi, per loro, nell’isola sono a carico della sanità; l’erogazione del contributo invece è a carico del dipartimento regionale della famiglia e delle politiche sociali e grava sul fondo nazionale per la non autosufficienza e sul bilancio regionale.
Due milioni e mezzo ai disabili gravi
Quanto ai disabili gravi sono i distretti socio sanitari (l’equivalente nella regione degli ambiti territoriali presenti nel resto d’Italia) a fornire i servizi necessari, attraverso il sistema dell’accreditamento e della voucherizzazione. A metà del mese di dicembre il dipartimento regionale della famiglia e delle politiche sociali ha impegnato 2.527.343 di euro, con liquidazione a gennaio dell’80 per cento, a valere sul fondo per la disabilità e per la non autosufficienza del bilancio regionale. I soldi serviranno a erogare i contributi che i distretti destineranno a quelle che da giugno vengono definite “persone con necessità di sostegno intensivo”.
La nuova declaratoria della disabilità
Deve rammentarsi che dopo il decreto legislativo n. 62 del 3 maggio, le parole per dire della disabilità sono cambiate. Con un intento condivisibile, la fonte nazionale introduce una rinnovata declaratoria. E a commento delle nuove definizioni, il governo chiosa che servono a superare con la precedente terminologia obsoleta la sua portata potenzialmente discriminatoria.
Si sostituiscono: il riferimento ai “portatori di handicap” (o ad altri termini analoghi) con il riferimento alle “persone con disabilità”; la categoria di “handicap in situazione di gravità” (o con connotazione di gravità) o di “disabile grave” con la categoria di “persona con disabilità avente necessità di sostegno intensivo”.
Dal 1° gennaio 2025, del resto, in molte parti d’Italia si è dato avvio alla sperimentazione delle nuove procedure di accertamento delle condizioni di disabilità, a partire dalle Province di Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste, con le prime istruzioni operative già diffuse dall’INPS.
Ma di chi parliamo quando parliamo di disabilità?
Per la nozione dobbiamo continuare a guardare all’articolo 3 della L. 5 febbraio 1992, n. 104 che nasce come la legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate.
Oggi è persona con disabilità «chi presenta durature compromissioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali che, in interazione con barriere di diversa natura, possono ostacolare la piena ed effettiva partecipazione nei diversi contesti di vita su base di uguaglianza con gli altri, accertate all’esito della valutazione di base».
Sul tipo di sostegno la distinzione è adesso tra non intensivo (che può essere di livello lieve o medio) e intensivo (di livello elevato o molto elevato).
Cos’è l’accomodamento ragionevole
A soffermarsi ancora sul decreto legislativo di maggio, si può ipotizzare che potranno risultare interessanti le conseguenze dell’accomodamento ragionevole. Il concetto, oggi disciplinato dalla novella, è da tempo noto alla giurisprudenza e mira a consentire una risposta parziale al bisogno della persona con disabilità, tutte le volte in cui le risorse siano insufficienti a garantirle l’esercizio del diritto:
«Nei casi in cui l’applicazione delle disposizioni di legge non garantisca alle persone con disabilità il godimento e l’effettivo e tempestivo esercizio, su base di uguaglianza con gli altri, di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali, l’accomodamento ragionevole, ai sensi dell’articolo 2 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, fatta a New York il 13 dicembre 2006, individua le misure e gli adattamenti necessari, pertinenti, appropriati e adeguati, che non impongano un onere sproporzionato o eccessivo al soggetto obbligato».
«L’accomodamento ragionevole deve risultare necessario, adeguato, pertinente e appropriato rispetto all’entità della tutela da accordare e alle condizioni di contesto nel caso concreto, nonché compatibile con le risorse effettivamente disponibili allo scopo».
Tuttavia – va detto con fermezza – perché l’accomodamento ragionevole non si tramuti in una giustificazione a uso e consumo di uno Stato colpevole d’inadempienza, andrebbe attivato davvero in via sussidiaria.
Della norma, in vigore dal 30 giugno 2024, vedremo gli effetti più in là.
La finanziaria siciliana vale un miliardo di euro
Ma per tornare nell’isola, la Sicilia vara in questa fine d’anno la sua legge di bilancio. Della manovra da quasi un miliardo di euro, il quadro di sintesi è per lo più questo: 22 milioni vengono stanziati per gli anni 2024, 2025 e 2026 per l’adeguamento delle rette sanitarie che le Asp corrispondono a Cta, Rsa e strutture riabilitative che si occupano dei soggetti fragili; 160 milioni vanno a favore dei disabili gravi e 4 milioni alle comunità alloggio per disabili psichici.
Nel documento di economia e finanza regionale 2025-2027 (DEFR) la voce disabilità è declinata in appena qualche riga:
«Disabilità – Realizzare prestazioni, interventi e servizi di supporto domiciliare, alla persona, in un’offerta integrata di servizi socio sanitari; iniziative di solidarietà alle famiglie al cui interno figurino disabili gravi, e disabili gravissimi, finalizzandole ad agevolare il loro mantenimento in famiglia; definire modelli di intervento che agevolino la permanenza degli anziani e
delle persone non autosufficienti all’interno del nucleo familiare».
Fin troppo chiaro è che le sole decisioni in grado di incidere sulla vita delle persone siano quelle su quali e quanti investimenti riservare alla disabilità.
Ma a sentire gli attori e le attrici dell’associazionismo cooperativo, come anche i territori, la situazione è a dir poco critica. Nell’isola il terzo settore rimane una virtuosa camera di compensazione che riesce, con grandi sforzi, a tenere in piedi il sistema.
Di qualche mese fa è la denuncia del presidente dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane-AGCI Sicilia che, incontrando l’assessora alla famiglia e politiche sociali Nuccia Albano, parlava di aggravamento della situazione già critica, ereditata dal precedente governo Musumeci: ritardi nei pagamenti, fondi insufficienti, comuni e sistema di prossimità ridotti letteralmente al collasso. E lo faceva con numeri alla mano, Michele Cappadona. Disegnava un territorio allo stremo:
«Riferiamoci ad esempio ai disabili psichici per dare un’idea del profondo malessere del settore. Per l’assistenza di ciascuno dei cittadini disabili dei 2263 censiti in Sicilia ospitato presso le comunità alloggio, con il personale obbligatorio previsto dalla legge, ogni comune ha un costo stabilito dalla regione per il 2023 di 32.685 euro/anno, in relazione alla quale la stessa regione a fronte di un fabbisogno accertato di oltre 74 milioni (7.339,81 euro/anno ad ogni disabile) contribuisce solo con il 22,46%».
La situazione è tutt’altro che risolta. Basti pensare a Catania. Risale al mese di novembre lo scontro in consiglio comunale su una decisione della giunta Trantino che con atto di indirizzo politico ha tagliato del 15% il servizio di assistenza specialistica (ASACOM), per gli alunni e le alunne affette da grave disabilità frequentanti le scuole pubbliche dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado. A motivazione della rimodulazione del monte orario, l’amministrazione ha addotto le esigue disponibilità economiche nel capitolo di pertinenza del bilancio. Le associazioni non sono state a guardare e hanno tempestivamente impugnato la delibera innanzi al TAR che si è già pronunciato in via cautelare, sospendendo il provvedimento nelle more della decisione di merito. I fatti di Palazzo degli elefanti, peraltro, seguono di poco quanto avvenuto nella città metropolitana, dove la decisione contestata era stata però prontamente ritirata.
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E’ possibile scaricare gratuitamente la guida sulla riforma della disablità approvata a luglio 2024 a questo link
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