Domenica 24 marzo alle 16, allo Stadio Sergio Lanfranchi di Parma, esordisce nel Sei Nazioni 2024 la Nazionale femminile di rugby che scende in campo per affrontare l’Inghilterra (diretta tv su Sky Sport Arena). Dopo il miglior Sei Nazioni di sempre per la Nazionale maschile, tocca alle giocatrici allenate da Nanni Raineri prendere il testimone e affrontare nel primo incontro le campionesse in carica e la squadra sicuramente più forte e pericolosa del torneo.
La Fir ha messo sotto contratto 24 giocatrici
Intanto, la Federazione italiana rugby ha fatto un ulteriore passo in avanti per sostenere l’altra metà del cielo ovale. Continuando sulla scia dell’esperienza maturata con le borse di studio – che restano per alcune delle atlete più giovani – 24 azzurre sono state contrattualizzate a tempo pieno. “Il supporto alle giocatrici della Nazionale seniores femminile rimane per questa governance un asset strategico, finalizzato a dare quante più garanzie possibili a chi si impegna nella vita su più fronti, dal campo al lavoro e allo studio, costituendo un grande esempio per tutte e tutti. Gli impegni sportivi nel rugby femminile sono andati aumentando esponenzialmente negli ultimi anni ed è necessario e doveroso sostenere le atlete nel conciliare la vita personale con la vita sportiva, per dare loro modo di allenarsi e di giocare al massimo delle loro potenzialità, in prestazioni di qualità con i relativi benefici per tutto il movimento rugbystico”, ha spiegato la consigliera federale con delega al rugby femminile Francesca Gallina.
Il professionismo è lontano ma gli impegni aumentano
Le atlete sotto contratto ricevono dalla Fir un contributo fisso mensile, che non viene intaccato in caso di infortunio o impossibilità di partecipare a un raduno per sostenere, per esempio, un esame universitario, in modo tale da dare loro una maggiore serenità e anche la possibilità di meglio conciliare la vita sportiva e quella professionale o accademica. Per le giocatrici che hanno una presenza più sporadica resta la diaria giornaliera in caso di convocazione ai raduni e alle partite. Anche se il professionismo è ancora un mondo lontano per il rugby femminile, le giocatrici di alto livello si trovano ad avere numerosi impegni nel corso dell’anno. Tanto per parlare degli appuntamenti principali, al Sei Nazioni, dallo scorso anno, si è aggiunto WXV un altro torneo annuale, voluto da World Rugby (la federazione internazionale), che coinvolge 18 nazionali in tre divisioni.
Obiettivo: salire sul podio
Tornando al campo, “ci attende un inizio duro, contro la squadra più forte del mondo ma vogliamo dimostrare nel corso di tutto il torneo di valere e di essere migliorate. Questo è un Sei Nazioni importante, che mette in palio il piazzamento nelle divisioni del prossimo WXV e, soprattutto, la qualificazione diretta alla Coppa del Mondo”, ha dichiarato Raineri. Si punta al podio quindi. “A livello di gruppo l’obiettivo è arrivare al terzo posto. Poi ovviamente ragioniamo di partita in partita e scendiamo in campo sempre per vincere, l’obiettivo di fondo è questo anche perché ci permetterebbe di andare nella prima divisione del WXV (nel 2023 l’Italia ha giocato in seconda divisione) e soprattutto ci garantirebbe la qualificazione al prossimo Mondiale”, ha affermato Silvia Turani, prima linea dell’Italia.
Il calendario delle Azzurre nel Guinness Women’s Six Nations:
Domenica 24 marzo 2024, ore 16:00, Parma, Stadio Sergio Lanfranchi
Italia-Inghilterra
Domenica 31 marzo 2024, ore 16:00, Dublino, RDS Arena
Irlanda-Italia
Domenica 14 aprile 2024, ore 13:30, Parigi, Stade Jean Bouin
Francia-Italia
Sabato 20 aprile 2024, ore 17:45, Parma, Stadio Sergio Lanfranchi
Italia-Scozia
Sabato 27 aprile 2024, ore 13:15, Cardiff, Principality Stadium
Galles-Italia
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