Al via il prossimo week end l’ottava edizione del Festival della Partecipazione, che da venerdì 22 a domenica 24 settembre porterà in alcuni dei luoghi più simbolici della città di Bologna laboratori, conferenze, dibattiti, momenti aggregativi e artistici che coinvolgeranno attivisti, associazioni della società civile, giornalisti, accademici e personalità delle istituzioni di profilo nazionale e internazionale.
Promosso e organizzato da ActionAid e Cittadinanzattiva, con la collaborazione di Caritas Italiana e Fondazione per l’Innovazione Urbana e con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Bologna, il Festival è uno spazio inclusivo e aperto che intende contribuire alla trasformazione del Paese e al miglioramento e presidio della qualità della democrazia, attraverso azioni concrete da parte di cittadini e cittadine, reti civiche di associazioni della società civile e movimenti sociali attivi in diversi settori.
«Il Festival della partecipazione torna ad aprire i battenti per offrire alle realtà del Terzo Settore e della società civile uno spazio generativo di confronto e di reciproco apprendimento. Ancora una volta siamo qui, con decine di organizzazioni e gruppi informali, a riflettere insieme sui bisogni e le sfide che il nostro Paese dovrebbe affrontare – ha dichiarato Katia Scannavini, Vice Segretaria Generale di ActionAid – Chiediamo trasparenza sulle scelte e sugli investimenti strategici per il futuro del Paese e spazi per potere esprimere le nostre proposte, perché crediamo fortemente che la trasparenza sia una condizione necessaria per una partecipazione efficace».
Partecipazione civica e deliberativa
Al centro di questa ottava edizione il tema del riconoscimento e potenziamento degli spazi di partecipazione civica e deliberativa, a fronte delle difficoltà vissute negli ultimi anni che ne hanno indebolito l’impatto e l’estensione territoriale, e, in particolare, della promozione del coinvolgimento dei giovani e del loro ruolo di protagonisti nello spazio pubblico, a partire dalle lotte per il clima e per la giustizia sociale. Si parlerà infatti di partecipazione giovanile, di diritto all’abitare e amministrazione condivisa dei beni comuni, di monitoraggio civico dei fondi PNRR e coinvolgimento della società civile nella sua implementazione. E, ancora, di partecipazione civica nell’emergenza post catastrofe, sicurezza nelle scuole, welfare di comunità, twin transition, assemblee civiche e strumenti innovativi di democrazia partecipativa.
«La complessità dell’attuale scenario e le trasformazioni epocali che stiamo vivendo richiedono che le cittadine e i cittadini partecipino, attraverso il loro intervento diretto, al governo delle politiche pubbliche – ha affermato Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva – La cittadinanza attiva è Presente!: ha un ruolo insostituibile nella gestione delle emergenze, lavora per la sicurezza dei luoghi e la qualità dei servizi pubblici, sostiene potere e diritti, per esempio, delle donne e dei giovani».
Il calendario della 3 giorni
Fitto il calendario di laboratori, talk, presentazioni, incontri, hackaton, eventi che animeranno la Biblioteca Sala Borsa e gli spazi della Fondazione per l’innovazione urbana, della Regione Emilia Romagna e della Casa di Quartiere “Katia Bertasi”: per 3 giorni diventeranno luoghi di confronto, scambio e dibattito tra gli attori civici, sociali e politici.
Non a caso, a dare avvio all’ottava edizione del Festival della Partecipazione, venerdì 22 settembre alle 10.30, sarà l’annuale Giornata della partecipazione, organizzata dall’assessorato alla partecipazione della Regione Emilia-Romagna, dall’Assemblea legislativa della Regione e dall’Osservatorio per la Partecipazione regionale, che coinvolgeranno amministratori e funzionari comunali di tutto il territorio regionale. Non solo: durante i giorni del Festival, la Fondazione per l’innovazione urbana promuove una rassegna con le 33 Case di Quartiere del percorso “Verso la rete delle Case di Quartiere di Bologna”, avviato nel 2019, che organizzeranno attività, momenti di animazione sociale ed eventi al fine di far conoscere alla città il ruolo di luoghi di prossimità e spazi di partecipazione e aggregazione.
«Il metodo di Caritas è da sempre legato a 3 presupposti: ascoltare, osservare e discernere per animare. Il tema della partecipazione è, pertanto, scritto nel DNA della Caritas che quest’anno partecipa nuovamente al Festival della Partecipazione con particolare attenzione a due temi: la partecipazione dei giovani e la questione abitativa come responsabilità di tutti. Siamo contenti di partecipare su iniziativa di Caritas Italiana e con la collaborazione di Caritas Bologna, Modena e Reggio Emilia per portare le nostre proposte affinché vi sia sempre più una società solidale e partecipata» ha aggiunto Don Matteo Prosperini, direttore di Caritas Bologna.
«Il rinnovato impegno della città di Bologna e di Fondazione per l’Innovazione Urbana nel Festival nasce dalla convinzione che sia sempre più importante creare spazi e momenti di riflessione e confronto sui temi della partecipazione, per costruire processi collettivi e individuare insieme gli strumenti per rispondere alle sfide del nostro tempo – ha detto Erika Capasso, presidente FIU – Crediamo infatti che ci sia sempre più bisogno di ripensare il modello di sviluppo portando avanti la sperimentazione di pratiche di innovazione civica e sociale fortemente ancorate alla prossimità e quindi mettendo al centro le comunità nelle programmazioni delle politiche e nelle progettazioni dei servizi come nel ripensamento degli spazi urbani quali luoghi di connessione, inclusione ed abilitazione tra persone, istituzioni, tempi passati e futuri. Le giornate del Festival saranno una preziosa occasione per mettere al centro esperienze e pratiche che stiamo portando avanti in città e confrontarci con altre città italiane per stringere sempre di più un’alleanza trasformativa tra città e territori perché, come ci insegna P.Freire, ‘nessuno salva nessuno e nessuno si salva da solo ma ci si salva solo insieme».
«Da inizio legislatura – è intervenuto l’assessore Paolo Calvano – abbiamo destinato oltre 2 milioni di euro ai percorsi partecipativi, permettendo di aumentare il coinvolgimento nella vita pubblica della nostra Regione e incrementando così la qualità della democrazia. La Giornata della Partecipazione, che si terrà all’interno del festival, quest’anno tocca due temi centrale del nostro mandato: la transizione verde e quella digitale. Due sfide che intendiamo affrontare seguendo le linee del Patto per il Lavoro e per il Clima, valorizzando le proposte che saranno sicuramente trattate in questa tre giorni bolognese».
«La partecipazione è la chiave per costruire una comunità informata e consapevole – ha dichiarato Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa – L’Emilia-Romagna è stata la prima, nel 2010, a dotarsi di una legge per favorire e disciplinare la partecipazione e sono ormai centinaia i processi decisionali condivisi con i cittadini. Questo grazie anche a investimenti crescenti in bandi pubblici per finanziare percorsi partecipati, poiché crediamo che i cittadini debbano essere ‘parte attiva’ nell’elaborazione delle politiche pubbliche e nel momento di adottare scelte strategiche. L’intesa con il Festival nazionale della partecipazione conferma che puntare sulla sinergia con la società civile si è rivelato vincente».