No Borders Music Festival, quando la musica annulla i confini e fa parlare la Natura

no_borders_music_festival_1

Shakespeare diceva che la bellezza da sola basta a persuadere gli occhi degli uomini. Ma la bellezza è anche tutto ciò che può essere percepito dagli altri quattro sensi. Un po’ come succede da 27 anni al No Borders Music Festival, un evento nato per includere la musica in contesti naturali come forma culturale e mezzo di comunicazione che supera tutti i confini: linguistici, etnici, politici, di genere, sociali e geografici. Dove tutto avviene in nome della musica e fa parlare la Natura, per stabilire un contatto più intimo con essa. Ritrovando gli altri e anche un po’ se stessi, immersi negli splendidi scenari montani del Tarvisiano. Al confine tra Italia, Austria e Slovenia.

Dal 1995, un contenitore di esperienze musicali

Fin dal 1995 (anno del suo debutto) il No Borders Music Festival è un contenitore di esperienze musicali. Un progetto unico per il Friuli-Venezia Giulia, che negli anni è diventato un vero Festival Internazionale in grado di richiamare tantissimi appassionati, non solo dall’Italia ma da tutta Europa. Black music, soul, jazz non convenzionale, afro-music, dance evoluto, pop, cantautorato italiano ed internazionale: un caleidoscopio di proposte con il fil rouge comune del “Natural Sound”.

Un approccio sostenibile allo sviluppo turistico

Da alcuni decenni, sono molte le destinazioni turistiche ad aver capito che il fenomeno del turismo deve andare di pari passo con la minimizzazione del rischio ambientale, sociale ed economico dei territori. Perché non può esserci crescita se non ci sono comportamenti adeguati e consapevoli. Un trend di pensiero e atteggiamenti che si riscontra anche nei turisti, sempre più sensibili all’ambiente anche attraverso la scelta delle loro vacanze.

no_borders_music_festival_6

Nell’ultimo periodo, poi, sembra essersi sviluppata una maggior coscienza ambientale. Ed è un bene. Così come è un bene che il mondo della musica riesca ad arrivare sempre in anticipo su tante problematiche attivando una risposta di massa che instilla il seme del cambiamento, di pensiero e di abitudini. In questo caso specifico, la musica si è fatta portatrice di politiche sempre più eco-friendly che hanno contagiato Event Manager e artisti a compiere scelte importanti. Dall’utilizzo di energie pulite per la produzione degli album, alla donazione di parte dei ricavati dei concerti a cause ambientali.

no_borders_music_festival_2

Un evento a impatto zero

Uno degli obiettivi principali del No Borders Music Festival è realizzare un evento a impatto zero in termini di rifiuti ed emissioni di CO2. I concerti e gli eventi collaterali si svolgono solo di giorno, e vengono presi tanti accorgimenti rispettosi dell’ambiente. In pochi sanno, per esempio, che sono bandite le strutture impattanti e che il Festival è stato tra i primi eventi di questo tipo a dare particolare attenzione alla mobilità, con le aree dei concerti raggiungibili solamente a piedi, in bicicletta o in e-bike.

E ancora: utilizzo di tecnologia LED per l’illuminazione degli spazi e produzione di energia elettrica a zero emissioni ottenuta da impianti solari fotovoltaici o a gas per alimentare i sistemi audio, luci e video. E poi, la distribuzione di spazzolini in canna di bambù, dentifrici, shampoo e saponi biodegradabili, l’utilizzo di caldaie a cippato per scaldare l’acqua delle docce degli spazi camping e un sistema di riciclo di tale acqua per riempire le cisterne dei WC.

Anche il materiale dell’evento e tutta la logistica dedicata al food & beverage e alla sistemazione degli artisti nel backstage, sono stati pensati in ottica green: biglietti elettronici, materiale extra in carta riciclata, segnaletiche elettroniche, uso del digitale, stoviglie e tovaglie biodegradabili, cura nella gestione dei rifiuti con personale altamente formato e qualificato, utilizzo di borracce al posto delle bottiglie di plastica ed eco-alloggi in legno come camerini per gli artisti.

no_borders_music_festival_3

La cornice incontaminata e suggestiva del comprensorio montano del Tarvisiano

“It’s a true privilege to be here. I never play in such a beautiful place. It’s incredible”. Così esclamò Ben Harper, il cantante e chitarrista statunitense tra gli ospiti dell’edizione 2018, davanti alle migliaia di persone radunatesi ai Laghi di Fusine. Ed è difficile dargli torto. Perché Tarvisio e il suo comprensorio godono di una posizione unica trovandosi nel lato nord-orientale dell’Italia, lungo una delle principali arterie di comunicazioni europee: la linea Vienna-Venezia-Roma.

Grazie a questa posizione geografica privilegiata e ad un’attenta scelta musicale e degli artisti, il Festival è riuscito anche nell’intento di far scoprire a migliaia di visitatori italiani e stranieri alcuni dei luoghi naturalistici più incontaminati e suggestivi del comprensorio montano del Tarvisiano come i Laghi di Fusine, l’Altopiano del Montasio, la montagna del Canin e la Foresta millenaria di Tarvisio: Non capita tutti i giorni di poter ascoltare la grande musica nei luoghi più incantati della nostra montagna – ha detto Sergio Emidio Bini, Assessore alle Attività Produttive e al Turismo del Friuli-Venezia Giulia  ma il No Borders si è dimostrato nel tempo anche un prezioso elemento di attrazione per turisti italiani e stranieri amanti della musica e della natura, che arrivano qui per la prima volta e poi tornano con piacere nei loro successivi viaggi”.

Un programma ricco di musica e attività collaterali per valorizzare il territorio

Il No Borders Music Festival aprirà i battenti il 22 luglio e si concluderà il 7 agosto. Il programma è ricco di musica, e come nella sua natura “senza confini”, presenta una serie di attività collaterali create per valorizzare il territorio. Dopo aver ospitato grandi nomi della musica italiana e internazionale come Ludovico Einaudi, Gianna Nannini, Manu Chao, Ben Harper, Roy Paci, Dardust, Vasco Brondi, Colapesce e Dimartino e tantissimi altri, la line-up di quest’anno vede, tra gli altri, anche Tommaso Paradiso, James Blunt, Asaf Avidan, Daniele Silvestri e i ritorni di Mannarino e Brunori Sas, tra le espressioni più importanti del cantautorato italiano degli ultimi anni.

Nel contenitore chiamato “No Borders” spazio anche a mostre ed esposizioni in omaggio alla cultura del paese che ospita la rassegna, workshop musicali, esperienze bike e trekking prima e dopo l’evento e serate gastronomiche a tema. Proprio queste ultime, sono diventate negli anni uno strumento di valorizzazione della tradizione culinaria locale grazie al format Ein Prosit Summer Edition. Si tratta di un’esperienza esclusiva a vantaggio di un turismo esperienziale che permette agli ospiti di sperimentare una cucina innovativa nel pieno rispetto della tradizione di ogni singolo piatto, con prodotti di nicchia del comprensorio del Tarvisiano che vengono reinterpretati dai migliori Chef stellati italiani. Due settimane dove hospitality, natura e gastronomia fanno da contorno, vino e dessert al ricco buffet musicale: “Ein Prosit Summer ci rende particolarmente orgogliosi – ha detto Mario Gabriele Massarutto, presidente del Consorzio del Tarvisiano – perché racconta la nostra cultura, tradizione e gastronomia attraverso cene stellate, laboratori, degustazioni, masterclass e incontri con personalità di rilievo del panorama enogastronomico italiano”.

no_borders_music_festival_5

Chiudete gli occhi per un attimo e immaginate di essere immersi nella natura, dove la musica, il paesaggio, le luci, i suoni, i colori e i sapori si fondono insieme. Poi apriteli. Benvenuti al No Borders Music Festival.

no_borders_music_festival_4

***
La newsletter di Alley Oop

Ogni venerdì mattina Alley Oop arriva nella tua casella mail con le novità, le storie e le notizie della settimana. Per iscrivervi cliccate qui.

Per scrivere alla redazione di Alley Oop l’indirizzo mail è alleyoop@ilsole24ore.com