È tempo di nuove nomine all’università Tor Vergata, con una particolare attenzione alla diversità di genere. L’ateneo romano ha rinnovato l’organo di amministrazione e la componente femminile del nuovo consiglio è del 50%. Le quattro donne scelte come consigliere sono tre interne e una esterna. Al primo gruppo appartengono le professoresse Maria Cristina Cataudella (management e diritto), Daniela Felisini (storia, patrimonio culturale, formazione e società) e Annalisa D’Angelo (fisica). La componente esterna designata è la dottoressa Maria Susanna Caramelli, direttrice generale dell’Istituto zooprofilattico sperimentale Piemonte Liguria e Valle d’Aosta.
Il cda dell’università: cosa è e cosa fa
Il consiglio di amministrazione dell’università Tor Vergata esercita le funzioni di indirizzo strategico e sovraintende alla gestione amministrativa, finanziaria e patrimoniale dell’ateneo. È composto da undici membri e nella sua nomina deve rispettare il principio costituzionale delle pari opportunità tra uomini e donne nell’accesso agli uffici pubblici. Ne fanno parte il rettore Orazio Schillaci, che lo presiede; cinque membri interni e tre esterni – cioè che non hanno ruoli all’interno dell’ateneo ma sono scelti dal Senato accademico per competenza in campo gestionale e esperienza professionale di alto livello – e due rappresentanti degli studenti.
Il cda si è insediato lo scorso 25 maggio e gli altri membri sono i professori Roberto Fiori (giurisprudenza) e Giovanni Schiavon (ingegneria civile e ingegneria informatica), oltre agli esterni Massimo Simonini, amministratore delegato e direttore generale di Anas e il generale Giovanni Nistri, già comandante generale dell’Arma dei carabinieri. Si aggiungono i rappresentanti degli studenti, Sara Papasidero e Fabrizio Cortese. Ad esclusione di questi ultimi e del rettore, i consiglieri interni ed esterni restano in carica quattro anni e possono essere rinnovati per una sola volta.
Tor Vergata in numeri
L’Università degli Studi di Roma Tor Vergata conta 35 mila studenti e quest’anno risulta tra le 500 migliori università del mondo secondo il QS World University Ranking 2022, la classifica universitaria globale pubblicata dagli analisti di QS Quacquarelli Symonds. Dopo tre anni consecutivi stabile nella fascia 511-520, quest’anno è avanzata a livello internazionale collocandosi alla 494esima posizione. Inoltre è al 14° posto tra le 42 università italiane presenti nella graduatoria. Dal rapporto Almalaurea 2021 emerge invece che il tasso di occupazione a 1 anno e a 5 anni dalla laurea dei suoi studenti è rispettivamente di 69,4% e 90,2%, sopra la media nazionale che nel 2020 è stata pari a 68,1% e a 87,7%.
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