Sulle Alpi: un viaggio straordinario

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“Se non è già successo, succederà. Capita sempre. Un bel giorno le Alpi appaiono all’improvviso e catturano lo sguardo. Bianche contro il cielo o scure come isole emerse dalla foschia. Forse l’incontro inaspettato avverrà mentre fai uno spuntino o pensi alla verifica di matematica: le vedrai comparire in fondo al viale della tua città in una giornata limpida di primavera. Oppure spunteranno all’improvviso mentre ti annoi in macchina, dopo una curva, sopra un cavalcavia. E resterà una sensazione di stupore, come di magia”.

Quanto ha ragione Irene Borgna, autrice del libro “Sulle Alpi”. Una donna nata a Savona, e che, un giorno, con la scusa di studiare come vivono i montanari, si è trasferita dal mare alle Alpi e ora vive lassù, ai piedi di quattro montagne del cuore e scorazza sui monti a piedi, di corsa, con la bici, con gli sci, con la corda sulla roccia.
Quanto ha ragione. Anche io, come lei, sono nata in una città di mare e, come lei, un giorno, ho scoperto un amore che credevo non fosse possibile. Quello per la montagna.

Mi si stagliarono di fronte all’improvviso, dopo un lunghissimo viaggio in auto e, abituata alle dolci curve della Murgia pugliese, ricordo che rimasi a bocca aperta e senza fiato. Queste enormi rocce che riflettevano la luce del sole al tramonto, sono apparse dopo una curva in autostrada; il cielo era di un colore indefinito, dal rosso al viola e sulla vallata si imponeva l’ombra di questa gigantesca massa di pietra, talmente alta che sembrava potesse toccare il cielo e raggiungere l’infinito. Mi è capitato di raccontare ai miei piccoli alunni questa mia esperienza e molti di loro non hanno avuto ancora la fortuna di visitare da vicino le Alpi, né di vedere il panorama mozzafiato che si estende ai piedi di una vetta.

Noi viviamo a zero metri sul livello del mare e quelle altezze danno una vertigine piacevole, indimenticabile. I bambini mi guardano con gli occhi spalancati quando mostro loro le foto di quella meraviglia, quasi increduli di tanta bellezza. Questo libro, pagina dopo pagina, avvicina i bambini e i ragazzi, alla scoperta di un mondo fantastico, di un territorio fatto di pareti rocciose, ghiacciai, pietraie, laghi, torrenti, ruscelli, foreste, pascoli e distese di verde. Ci porta con grazia e meraviglia alla conoscenza di un “puzzle di ambienti che compone un paesaggio vario e bellissimo, un’oasi di biodiversità, dove si concentrano migliaia di specie di piante e di animali perfettamente adattate al clima severo delle quote più alte”.

Sulle montagne assistiamo anche al fenomeno a cui non siamo più abituati: un abbassamento significativo dell’inquinamento luminoso. “Dalle valli e dalle vette si riescono a scorgere persino pianeti, satelliti e asteroidi” scrive la Borgna e invita ragazzi e ragazze ad alzare lo sguardo in su. Dopo mesi di DAD, questo invito appare ancora più urgente. La tecnologia, seppur utile, ha abbassato il nostro sguardo. I nostri occhi sono per molte ore al giorno, puntati sui nostri dispositivi. “Chi non vuole chinare la testa, prenda con noi la strada dei monti perché chi più in alto sale, più lontano vede; chi più lontano vede, più a lungo sogna” scriveva Italo Calvino. E alzare lo sguardo, verso la meraviglia che ci regala la natura, può essere una terapia contro ansia, stress e malinconia.

In questo libro ho trovato anche informazioni interessanti, alla portata dei più piccoli: dove iniziano le Alpi? Da quanto tempo esistono? Come si modificano nel tempo? Come influiscono i movimenti dei mari e degli oceani? Cosa sono i ghiacciai e come si evolvono? Le montagne vengono raccontate con visibile amore e con dovizia di particolari, come se fossero esseri viventi. Ma forse lo sono davvero. “Se è verde o si muove, è vivo e sulle Alpi di roba verde ce n’è un sacco e di cose che si muovono una quantità impressionante. Animali e piante, migliaia di forme di vita e biodiversità”.

All’interno del libro, l’autrice inserisce testimonianze preziose di esperti, come quella di Giorgio, ricercatore dell’Università di Milano, che studia le foreste e il loro rapporto con il cambiamento climatico. “Una foresta è un ecosistema, possiamo accorgerci che è tutto collegato grazie a piccoli indizi, che si notano solo se sappiamo osservare-racconta. Per esempio, i giovani alberi mangiati dai cervi o dai caprioli ci dicono che il bosco fatica a rinnovarsi perché ci sono troppi erbivori e pochi predatori per ristabilire l’equilibrio”.

Equilibrio. La parola mag ica che descrive la natura e le sue espressioni. Studiando l’equilibrio di ogni ecosistema, si può diventare consapevoli su quanto contano le nostre azioni nella vita dell’ambiente che ci circonda. Storia, geografia, scienze, sport, ecologia, biologia, curiosità e riflessioni: Irene Borgna è riuscita magistralmente a racchiudere tutto questo nel suo libro. Un libro per sognatori, per esploratori, per chi ama la montagna e, soprattutto per chi in montagna non è mai andato. Nelle pagine si respira amore autentico per la natura, per questi paesaggi, per gli orizzonti e per il cielo visto dalle Alpi. 02Un libro per ragazze e ragazzi, ma anche per adulti che non hanno intenzione di smettere di imparare e di sognare ad occhi aperti. Magari, con lo sguardo rivolto in su.

Libro “Sulle Alpi”
Autrice “Ilaria Borgna”
Editoriale Scienza
Prezzo di copertina 18,90e