Nuovo bando Ue da 12,4 milioni per progetti contro la violenza su donne e bambini

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Arriva un nuovo bando dell’Unione europea per contrastare la violenza contro bambini, giovani e donne. E’ stato pubblicato nell’ambito del Programma europeo Rec  (Rights, Equality and Citizenship Programme) e scade il prossimo primo aprile. In particolare, il bando intende sostenere progetti nazionali o transnazionali volte a prevenire e combattere tutte le forme di violenza contro i bambini, i giovani e le donne e si prefigge tra le priorità la prevenzione e la risposta al fenomeno della violenza on line contro le donne, la protezione e il sostegno di bambini, giovani e donne che sono vittime e potenziale vittime (inclusi i testimoni) di violenza. Il focus in quest’ultimo caso è in particolare sulla protezione e la creazione di servizi di supporto per le potenziali vittime e testimoni di violenza.

Il budget totale previsto ammonta a 12,4 milioni di euro. La richiesta di co-finanziamento minima è di 75mila euro mentre il co-finanziamento massimo della Commissione Europea è pari all’80% dei costi ammissibili.  Ciò significa che per essere ammissibile un progetto dovrà avere un budget di minimo 90.000 euro. Di questo importo, l’80% sarà erogato come contributo europeo e il restante 20% sarà a carico del partenariato e potrà essere rendicontato valorizzando i costi di personale o i costi generali che l’organizzazione sostiene per la realizzazione del progetto.

Il programma Rec è una delle linee di finanziamento più importanti che la Ue mette a disposizione in tema di protezione dei diritti umani e di contrasto della violenza in tutte le sue forme, compresa appunto quella contro le donne e i bambini. Queste opportunità di finanziamento coprono diversi ambiti di intervento, tra cui in particolare la promozione dell’uguaglianza di genere, la lotta appunto contro la violenza su donne e minori e contro il razzismo e l’intolleranza, compreso l’incitamento all’odio online.

Per accedere al finanziamento, i centri e le realtà interessate devono superare alcune difficoltà di ordine tecnico e formale ed “è necessario – spiega Manuela Marchioni, fondatrice e amministratrice della società di progettazione europea Prodos Consulting – un approccio alla progettazione che punti all’innovazione sociale e che sappia coniugare radicamento territoriale e proiezione europea, in coerenza con gli obiettivi prioritari perseguiti dalla Commissione”.

Il bando è rivolto a enti pubblici, enti privati e organizzazioni internazionali, con un ente pubblico o no-profit come capofila. A differenza della maggior parte dei bandi europei, che richiedono un partenariato internazionale, questa call Rec ammette anche la possibilità di presentare un progetto sul solo territorio nazionale. Tuttavia, come spiega Manuela Marchioni, “il coinvolgimento di altri Paesi europei è certamente un valore aggiunto e, generalmente, aumenta le possibilità del progetto di essere finanziato.  Se il progetto non ha un buon partenariato, per quanto ben scritto  avrà serie difficoltà di realizzazione. La scelta dei partner non dovrebbe, quindi, mai essere casuale, ma piuttosto garantire complementarietà”.

  • MUPOYI MARIE MADELEINE |

    Volevo sapere come devo fare per chiedere un financiamento per un progetto di sartoria per le donne in dificoltà in Congo?

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