Pearl è una bambina curiosa. Ama scoprire il mondo che la circonda e adora conoscere nuovi amici. Quando a scuola le dicono che arriverà una nuova compagna di classe, è elettrizzata e non vede l’ora di conoscerla. Matilda ha i capelli biondi, la faccia birichina e fa subito amicizia con lei. Insieme corrono veloci, saltano nelle pozzanghere e si arrampicano sui rami più alti degli alberi.
Un pomeriggio, mentre le due bambine giocano, Pearl decide di fare una domanda alla sua amica. Quel giorno Matilda prima di entrare nel cortile della scuola, ha salutato un papà diverso da quello che la accompagna sempre. Pearl allora le chiede dove sia la sua mamma. Matilde le risponde: «Non tutte le famiglie sono formate da una mamma e un papà. Io ho due papà che si vogliono un sacco di bene». Sono le premesse del libro “The girl with two dads”, in italiano “La bambina con due papà” (traduzione a cura di Valentina Deiana) una storia leggiadra e gioiosa per bambini e bambine che in realtà dovrebbe essere letta anche dagli adulti.
Parla del mondo dei diritti Lgbtqi ed è realizzata dall’autrice disegnatrice inglese Mel Elliott che nel 2014 ha ideato il mondo di Pearl Power per la figlia che ha lo stesso nome della sua protagonista di carta: «Questo personaggio è nato dalla frustrazione di avere una bimba di cinque anni, piccola ma già immersa negli stereotipi. Una volta ha esclamato che i ragazzi potrebbero diventare dottori e le ragazze potrebbero diventare infermiere – dice Elliot che si è allarmata e ha scritto così la prima avventura in cui la mamma di Pearl viene promossa e la famiglia deve trasferirsi. Pearl frequenta una nuova scuola e fa capire a un ragazzino cosa sia il successo femminile – Volevo creare un libro per l’infanzia che trasmettesse empowerment, uguaglianza e gentilezza alle ragazze e ai ragazzi».
Al suo terzo libro, arrivato in Italia a gennaio, Elliot affronta con “La bambina con due papà” per la prima volta il tema delle famiglie omogenitoriali. Pearl, dopo aver saputo che Matilda ha due papà, va a cena da lei. Ha tante aspettative, pensa che la famiglia dell’amica sia diversa dalla sua sua, ma capisce che in realtà quella famiglia non è poi così distante dalla sua. Qua gli adulti non hanno voce e non hanno volto, ci sono solo queste due bimbe spontanee, libere, senza preconcetti e pregiudizi che insegnano agli adulti ad avere una visione del mondo aperta e senza condizionamenti.
È un racconto che spiega ai bimbi che non tutte le famiglie sono uguali. Come le illustrazioni delle prime pagine. La bambina che ha il papà e la mamma, i fratellini che hanno due mamme o la bambina che ha solo il papà, il bambino che ha solo la mamma perché è l’amore, il sentimento più forte del mondo, l’unico che può decidere cosa sia realmente famiglia. Questa storia vince una sfida, raccontare le differenze senza rinchiuderle negli stereotipi. Non sono strane o originali. Sono in definitiva semplicemente normali, anzi “noiose” come dice Pearl.
Il presentatore Alessandro Cattelan ha scelto di leggere questo libro a sua figlia. Un’immagine che ha pubblicato nel suo profilo Instagram. Non sono mancati i commenti di chi criticava un libro che affronta un argomento capace purtroppo di suscitare in Italia ancora polemiche.
Un’Italia divisa questo week end dal Congresso Mondiale delle famiglie (WCF) di Verona, una iniziativa organizzato dai movimenti anti-Lgbtqi e da chi è contro i matrimoni gay ed è un convinto sostenitore della famiglia basata sul modello eterosessuale e patriarcale. Le reazioni non sono mancate sui social e nella città, dove si sono dati appuntamento uomini e donne, che credono invece in una famiglia, che secondo un recente sondaggio Ipsos per il 44% degli italiani è “un’unione che nasce tra due individui anche dello stesso sesso che hanno un legame affettivo e convivono”.
Titolo: La bambina con due papà
Autrice: Mel Elliot
Editore: DeAgostini
Anno: 2019
Prezzo: 12,90 €