Gettate via il rossetto, è la rivoluzione femminista che ve lo chiede

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Sono almeno vent’anni che mia madre, quando mi vede, mi dice: «Diavolo Micaela, perché non ti trucchi un po’?». E ogni tanto lo faccio, certo: la matita sugli occhi, il mascara sulle ciglia, il rossetto sulle labbra. Però tutti i giorni no, non ce la posso fare. Credo sia la pigrizia, il motivo. Il mio. Perchè il motivo delle coreane è un altro: il no al rossetto è la liberazione da una società che le vuole perfette nell’apparenza mentre si disinteressa della loro sostanza. Così, gettare via il rossetto è diventato il primo passo della Corea del Sud verso la rivoluzione femminista. Esattamente come cominciare a truccarsi e indossare la minigonna sono stati il primo passo verso l’emancipazione. Questioni di latitudini, ma un po’ anche cambiamento dei tempi.

Il movimento che rappresenta le donne coreane va sotto il nome di  “escape the corset”, letteralmente “fuggiamo dal corsetto” e la sua vestale si chiama Lina Bae. A soli 21 anni, è una star su YouTube, con i suoi corsi di make up in stile orientale: attenzione massima alla texture delle pelle, che deva apparire bianca e uniforme, linee degli occhi ben marcate, rosso carminio senza sbavature sulle labbra a cuore. Forse però è più corretto dire insegnava.

https://m.youtube.com/watch?v=Zq51xKG-hyU

All’improvviso, un mese fa, se n’è uscita con un video in cui prima si trucca, e  poi si toglie tutto, lenti a contatto incluse. L’unico momento in cui sorride felice? Lo potete vedere qui sopra: quando inforca gli occhiali e finalmente, col viso alleggerito da due dita di cerone, sorride dolcemente. Soddisfatta. «La migliore versione di me stessa», dice.

Oltre 5 milioni di concittadini hanno visto questo video. In molti l’hanno apprezzato, qualcuno c’è andato giù pesante coi commenti, qualcun altro ancora è arrivato addirittura a minacciare Lina di morte. I soliti haters incapaci di guardare in faccia la libertà altrui. Con il suo coraggio, Lina Bae ha aperto la strada a centinaia di ragazze che oggi, a Seul, si tagliano i capelli, buttano via la pochette del trucco e si ribellano e si sentono libere di non dover più dimagrire.

La Corea del Sud è il Paese con il più alto tasso di spesa procapite in chirurgia estetica e riversa sull’industria della cosmetica oltre 13 miliardi di dollari all’anno. La Corea del Sud è anche uno dei Paesi più tradizionalisti e conservatori al mondo. Ecco perché non è il rossetto, bensì il suo rifiuto, la bandiera della lotta per l’emancipazione delle donne e per la parità femminile. Per il loro riconoscimento in quanto individui, non in quanto “forme” perfette, come la tradizione le vorrebbe. Il massimo della trasgressione? Lo ha raggiunto Hyun-ju Yim, anchorwoman di punta delle news della MBC: ha gettato al vento le lenti a contatto. E ora va in video semplicemente inforcando gli occhiali. Bellissima. Esattamente come prima.