Divorzi illegali e matrimoni liberi in Tunisia: buone notizie per le donne mussulmane

pexels-photo-539727

In Europa i “divorzi privati” – come quelli previsti dalla legge islamica – non devono essere riconosciuti. E il motivo è che, potendo richiederli solo gli uomini, essi violano il principio di non discriminazione di genere sancito dalla Carta dei diritti fondamentali. Si è espresso così l’avvocato generale della Corte di giustizia Ue (il cui parere, pur non essendo vincolante per la Corte, viene di solito recepito) a proposito del caso di una coppia siriano-tedesca in cui la donna aveva presentato ricorso contro il riconoscimento del divorzio chiesto dal marito.

In questo caso a essere sotto accusa  è il cosiddetto “triplo talaq”: la possibilità, solo per l’uomo, di pronunciare 3 volte, nell’arco di diverse settimane, la formula “Io divorzio da te” e sciogliere così il vincolo matrimoniale. Cosa che per la coppia siriano-tedesca era avvenuta  nel 2013 quando l’uomo si era recato in Siria per farsi riconoscere l’annullamento del matrimonio secondo la formula islamica.

L’avvocato generale della Corte Ue ha osservato che il regolamento non è applicabile perché “Il diritto siriano non conferisce alla moglie le medesime condizioni di accesso al divorzio concesse al marito”. Una circostanza considerata “discriminatoria” e che impedisce alle autorità degli stati membri dell’Unione europea di riconoscere i divorzi religiosi ottenuti in questo modo.

Ma il mondo musulmano non è monolitico come dimostra la norma recentemente approvata in Tunisia che consente a tutte le donne di sposare chi vogliono, indipendentemente dalla religione. Il ministro tunisino della Giustizia, Ghazi Jeribi, ha infatti firmato la nuova normativa, che annulla quella del 1973 e che impediva alle donne di sposare un cittadino non islamico. Una decisione presa perché vietare a una donna di sposare chi vuole – ha spiegato il ministro – non solo va contro la Costituzione tunisina, ma anche contro gli accordi internazionali sottoscritti dal Paese. La nuova circolare è una conseguenza diretta del discorso del presidente della Repubblica Beji Caid Essebsi pronunciato il 13 agosto scorso, in occasione della festa della donna, nel quale aveva annunciato di voler arrivare all’eguaglianza assoluta dei due sessi. Un annuncio che aveva scatenato una viva polemica nel mondo musulmano e la censura dell’autorità religiosa Al Azhar del Cairo. Il primo atto è stato parificare uomini e donne sull’asse ereditario. Il secondo, appunto, non impedire alle tunisine di sposare chi vogliono.

Nella Ue, “siano illegali i divorzi islamici”. E le tunisine sposino chi vogliono

  • Luisanna |

    io italiana vorrei sposare in mio fidanzato tunisino ma ci sono 48 anni di differenza…qualcuno dice che non verrà rilasciato il nulla osta….è vero???

  • K |

    Una buona notizia! Finalmente le donne musulmane tunisine possono sposare chi vogliono, la diversità di religione non è più un impedimento! Un bel passo avanti verso la comprensione di chi ha tradizioni e culture diverse!

  • Sara |

    Salve, sono italiana, il mio ragazzo è Tunisino, cerco di lasciarlo ma non ci riusciamo. Il motivo è la differenza di età. Lui è piu piccolo di 19 anni. La legge Tunisina, accetterebbe un matrimonio con questa differenza di età? Grazie

  • Nino Mucci |

    Quando lo dicevo all’onorevole Frattini nella mia Lettera Aperta (nel 2009), si lavorò sicuramente in diplomazia europea versus la Tunisia e l’allore presidente ‘dittatore’ Ben Ali sembrava andare diritto a questa riforma, ma poi ci fu la “rivoluzione” e gli islamisti del partito Ennadha e bisognò attendere ancora 7 anni!!

    http://letteresullacqua.blogspot.com/2009/
    LETTERA AL SIG. MINISTRO DEGLI ESTERI, ON. FRANCO FRATTINI,
    e ai Sign. Ministri omologhi de l’Unione Europea

  Post Precedente
Post Successivo