Definirlo un libro è sicuramente riduttivo. “Piccola guida del mondo per bambini – The kids’ pocket guide to the world” è un viaggio che è stato raccontato sulla carta per poi uscirne e diventare un progetto concreto per adulti e bambini. L’autrice, Simona Paravani-Mellinghoff, nominata “una stella nascente della finanza” da Financial News, un lavoro a tempo pieno in finanza e un ruolo attivo in attività charity educative, nel libro si definisce semplicemente “una madrina orgogliosa” e racconta con semplicità e grazia, ma anche con numeri precisi, cinque storie di bambine che vivono in diverse parti del mondo e che, nonostante le difficoltà della vita, sono diventate grandi donne. “Sono le storie delle donne forti che ho incontrato durante i miei viaggi intorno al mondo, attraverso le quali ho raccontato alcuni temi legati alla globalizzazione: dalla migrazione alla povertà, dall’assistenza sanitaria alla mobilità sociale”.
Tutte storie con un denominatore comune: la possibilità. “Questo libro può insegnare molto ai bambini delle scuole elementari e medie, raccontando loro di una nuova realtà lontana dal mondo in cui vivono, mostrando quanto possa essere difficile la vita ma insegnando, al tempo stesso, che tutto è possibile, che siamo noi a controllare le nostre vite e che tutto diventa accessibile con pazienza e duro lavoro” spiega l’autrice.
Simona Paravani-Mellinghoff è fermamente convinta che la conoscenza e il sapere condiviso aiutino i bambini a crescere meglio: “E’ utile che i bambini si confrontino con situazioni lontane dal loro vissuto e non abbiano paura di vivere in un mondo aperto e globalizzato che rappresenta un oceano di opportunità, non una tempesta da cui trarre riparo. È importante che noi adulti insegniamo ai bambini a vedere le sfide di un mondo globalizzato come opportunità per loro e per i loro amici”. E questo è proprio il cuore del libro: nonostante le difficoltà, i sogni e la passione hanno ancora il potere di cambiare la vita e il mondo che ci circonda. Le storie raccontano di bambine che, nonostante le diverse culture e gli stili di vita distanti, hanno saputo trasformare le loro difficoltà quotidiane in grandi occasioni. Riuscendo ad avere soddisfazione, successo e quel riscatto sociale che è diventato un buon esempio per la comunità in cui vivono. E forse non è un caso che nel primo capitolo del libro la bambina che dà il benvenuto al lettore si chiami proprio Hope. Una giovane donna, coraggiosa e sognatrice, che si solleva da terra, spiccando il volo in cielo e diventando pilota.
In USA e in alcuni paesi in Europa il libro è utilizzato da scuole e organizzazioni giovanili per stimolare l’interesse dei bambini per il mondo che li circonda e sviluppare curiosità e sensibilità per essere e diventare un cittadino globale consapevole. Un libro per i bambini, ma soprattutto da leggere con i bambini perché contiene domande, risposte e apre al dialogo e alla riflessione. Le domande sono chiare, ma le risposte possono essere trasversali e sicuramente utili per discutere con i bambini i grandi temi della globalizzazioni così come i piccoli problemi e le piccole fatiche del quotidiano. “I bambini hanno bisogno di avere modelli positivi in cui credere e a cui ispirarsi. Ma soprattutto devono ricevere quegli strumenti per credere in se stessi” sottolinea Simona Paravani-Mellinghoff che scrive nel suo libro un messaggio per tutti i bambini – ma utile anche a molti adulti – che riassume l’essenza dell’anima del libro: “Lasciate che la forza dei vostri sogni travolga i paurosauri e i loro limiti, così scriverete la storia più bella per la vostra vita e per gli altri.”
Simona Paravani-Mellinghoff, italiana di nascita, tedesca per matrimonio e cittadina del mondo per natura, è una viaggiatrice per passione e lavoro. Ha vissuto e lavorato in Europa, Nord America e Asia. Si definisce una “scrittrice accidentale”. Laureata alla Cambridge University, è stata nominata “una stella nascente della finanza” da Financial News (gruppo consociato al The Wall Street Journal) per due anni consecutivi, il 2009 e 2010. Concilia la sua carriera a tempo pieno nella finanza con collaborazioni con ONG e impegno civico. È un membro del network Responsible Leaders della Herbert Quandt Foundation e ha collaborato con diverse ONG che si occupano principalmente di educazione. Ha inoltre fondato “Cervelli in Fuga”, il sito web per la Comunità Italiana all’estero.