Arriva il Milano Photoweek, un’esperienza globale

Da lunedì 5 giugno, per una settimana intera, si svolgerà la Milano Photoweek, un nuovo evento dedicato alla fotografia, anzi, per essere più fedeli allo spirito di questa iniziativa, una costellazione di innumerevoli eventi disseminati per tutta la città e incentrati sulla fotografia, in quanto “linguaggio di comprensione del contemporaneo e fondamentale strumento di memoria”.

Memoria e contemporaneità: sta in questo binomio apparentemente contraddittorio una delle ragioni profonde del fascino che sempre più la fotografia esercita su di noi. Questo linguaggio giovane e antico, invenzione tecnologico scientifica e mezzo di espressione artistica, dispositivo di interazione sociale, in quanto cardine della condivisione continua che avviene nei social, e strumento di auto rappresentazione di sé, ci riguarda sempre più intimamente e costituisce una parte fondamentale di quel che pensiamo, sentiamo, desideriamo e temiamo: non possiamo non sentirci attratti e respinti al tempo stesso. Come accade davanti alla foto dell’omicidio dell’ambasciatore russo in Turchia (di cui vi ho già parlato), vincitrice del World Press Photo 2016, esposta con le altre immagine scelte dalla giuria del prestigiosissimo premio alla Galleria Sozzani. Ma oltre alle grandi mostre nei luoghi più noti – ricordiamo Ferdinando Scianna da Forma Meravigli e Larry Fink all’Armani Silos, entrambe fino a luglio, e i 200 ritratti di Maria Mulas a Palazzo Morando fino ai primi di settembre -, la Photoweek ambrosiana offre occasioni preziose, permettendoci di scoprire piccole gallerie, circoli, realtà e spazi di varia natura, nei quali si vive e si respira fotografia 365 giorni all’anno in forme e modi molto differenti tra loro, sovente contrastanti.

© Ed Templeton

© Ed Templeton

Passiamo dall’inimitabile eleganza del maestro della fotografia di moda Gian Paolo Barbieri, presente da 29 Arts in Progress con immagini dei suoi viaggi esotici (inaugura martedì 7 su invito) a Ed Templeton, grande fotografo underground e campione di skateboard, con la mostra Last day of Magic da Micamera, uno dei luoghi più attenti alla fotografia di ricerca, dove potete trovare una libreria che offre pubblicazioni difficilmente rintracciabili altrove e partecipare ai numerosi workshop con affermati professionisti. Si potrà conoscere il raffinato giapponese Takashi Homma (per la prima volta in Italia) da Viasaterna oppure entrare da Linkelab, uno dei più importanti laboratori di stampa fotografica e fine art in città, per apprezzare il talento cinematografico di Christopher Morris – grande fotoreporter di guerra, tra i fondatori della prestigiosa agenzia VII, nonché per un decennio fotografo per conto di Time magazine alla Casa Bianca – in un servizio sui sostenitori di Trump, realizzato al confine tra fotografia e video, utilizzando una tecnologia innovativa di slow motion che vi sorprenderà.

© Takashi Homma

© Takashi Homma

Dicevamo memoria e contemporaneità: sul filo della prima al Castello Sforzesco potremo intuire la straordinaria ricchezza del Civico Archivio Fotografico nella mostra Vedute Italia. 1850-1900, frutto di un recente, importantissimo lavoro di catalogazione di un fondo di 1300 preziose stampe antiche. Lo sapevate che l’archivio milanese accoglie qualcosa come 850.000 stampe originali dall’800 ai giorni odierni, che lo rendono un’eccellenza italiana?

vedute-italia

“Vedute Italia”, 1850 – 1900. Città e paesaggio nelle collezioni del Civico Archivio Fotografico di Milano

Il contemporaneo invece possiamo avvicinarlo in via Tortona, una delle zone in ascesa della città dove, accanto al Mudec, l’ultimo nato dei musei civici milanesi, nello spazio BASE lunedì 5 sera Common Thinking. Collettivi dal mondo ci farà scoprire i più importanti gruppi di giovani fotografi indipendenti a livello internazionale: i collettivi sono la risposta associativa dei nostri giorni alla tradizionale agenzia fotografica; a seguire nella serata Transizioni, rassegna internazionale del film fotografico, occasione per vedere opere premiate nelle ultime edizioni. Un concerto / improvvisazione di N3O (New Electric Organism) Sogni farà poi incontrare e interagire tra loro la musica e la fotografia, in una ricerca di nuove forme espressive al di là degli steccati tradizionali. Decisamente things are changed.

© Andy Rocchelli / Cesura

© Andy Rocchelli / Cesura

Ci sarebbe molto altro ancora, da un set fotografico a cielo aperto presso il Leica Store Milano, che durerà tutta la settimana, sul quale si alterneranno diversi professionisti, alla possibilità di visitare sia studi di fotografi, che aprono le loro porte agli appassionati, sia archivi fotografici altrimenti inaccessibili, come quelli storici di AEM, Intesa, Fondazione Fiera Milano, dell’agenzia Giancolombo o di Aldo Ballo e Marirosa Toscani Ballo.

Sul sito dedicato all’evento troverete il programma completo, giorno per giorno, di tutti gli eventi e le relative informazioni pratiche.