Quattordici donne speciali capaci di inventare il futuro. Sono le professioniste che saranno premiate venerdì 19 maggio a Villa Erba a Cernobbio con il premio internazionale Tecnovisionarie, promosso da promosso da Women&Tech – Associazione Donne e Tecnologie. Il riconoscimento – giunto alla decima edizione – viene assegnato alle donne che hanno raggiunto importanti traguardi nel proprio campo professionale e che, soprattutto, hanno saputo coniugare creatività e capacità di innovare, trasparenza dei comportamenti e attenzione per il sociale.
«Il contributo delle donne al progresso economico, scientifico, culturale e sociale è fondamentale», ha affermato Gianna Martinengo, imprenditrice e ideatrice del Premio. «In questi dieci anni abbiamo raccontato e premiato il lavoro delle donne nel settore Ict, in quello bio e delle nanotecnologie, nella nutrizione, nella sostenibilità, nell’ambito dei nuovi materiali e anche della robotica. Ma abbiamo guardato anche oltre l’ambito scientifico, per valorizzare il contributo femminile nell’economia, nella cultura, nelle scienze sociali, nell’etica».
Oltre a valorizzare il talento femminile, il premio Tecnovisionarie punta anche ad aiutare l’orientamento dei giovani verso i mestieri del futuro e a valorizzare, ai loro occhi, la cultura dell’imprenditorialità. Inoltre, indicando nuovi modelli di leadership e role model femminili, il premio vuole tentare di promuovere progetti e azioni che puntino a combattere gli stereotipi e la discriminazione di genere. “Molte persone pensano di mostrare leadership proponendosi con arroganza, alzando la voce e ascoltando solo se stessi. In realtà si tratta di uno stereotipo molto maschile che nasconde debolezza e paura”, spiega Olga Iarussi, Ceo Sud Europa di Triumph International, e vincitrice della categoria Sostenibilità ed etica culturale. “Io incito le donne – continua la manager – a non ‘scopiazzare’ modelli, ma a cercare di essere sempre se stesse perché la leadership è già presente in ciascuna di noi. L’importante è stimarsi, accettarsi e creare un team di collaboratori con cui si condividono passione ed entusiasmo per il lavoro, dando ad ognuno di loro il giusto spazio per esprimersi ed essere propositivo”.
Un esempio di leader al femminile che ha saputo affiancare al proprio lavoro di manager una forte attenzione per i temi etici e per il valore dell’inclusività è Alessandra Perrazzelli. La country manager di Barclays verrà premiata nella categoria finanza e innovazione sociale nella quale si è distinta anche per il suo impegno contro a favore delle donne. “In questo momento di uberizzazione e disintermediazione della società e dell’economia, essere leader non vuol dire solo essere vicini alle persone. Credo che oggi come non mai voglia dire esprimere una visione piena di contenuti e di eticità, di autorevolezza e di capacità inclusiva. E le donne lo sanno fare”, ha dichiarato.
Nel corso della serata verrà premiata, nella categoria creatività, anche Marina Salamon: una delle imprenditrici italiane che più di ogni altra è diventata un vero role model per le altre donne. La presidente di Doxa, Save the Duck e Altana ha spiegato che secondo lei la leadership non è qualcosa che si impara a scuola: “Non credo – ha spiegato – che occorra studiare business per apprenderla. Nel tempo, l’ho riconosciuta in tante persone molto diverse tra loro: suore, manager, scout, educatori, imprenditori… La leadership include forza interiore e decisioni istintive, unite all’umiltà – intesa come la capacità di “fare autocritica” e modificare le proprie scelte – e all’assenza di orgoglio e arroganza. La vera leadership non porta con sé l’ attaccamento al potere, né il bisogno del consenso o dell’ammirazione esterna. Credo che San Francesco e Madre Teresa di Calcutta dovrebbero essere riconosciuti come grandi leader, oltre che autentici rivoluzionari”.
Le altre professioniste premiate nel corso della serata sono:
– Categoria Ricerca scientifica: Maria Pia Abbracchio, professoressa ordinaria di Farmacologia dell’Università Statale di Milano e presidente di Fondazione Filarete
– Categoria Design: Marta Anzani, corporate manager di Poliform, membro del board di Adi (Associazione per il disegno industriale) Lombardia e vicepresidente e membro del Consiglio direttivo Gruppo giovani di Confindustria Como
– Categoria Premio speciale alla carriera: Diana Bracco, presidente e amministratore delegato del Gruppo e Fondazione Bracco e presidente Fondazione Bracco
– Categoria Cultura: Lella Costa, attrice e scrittrice
– Categoria Terzo settore ed economia circolare: Monica De Paoli, partner di Milano Notai Associati e vicepresidente del Consiglio di indirizzo di Fondazione Italia per il Dono
– Categoria Sostenibilità ed etica culturale: Anna Gastel, presidente del Festival internazionale MITO Settembre Musica
– Categoria Media: Laura La Posta, capo redattore Rapporti24 de Il Sole 24 Ore ed editorialista sui temi dell’economia sociale
– Categoria Premio speciale Pubblica amministrazione Inail: ritira il premio Antonella Ninci, avvocato, coordinatrice della Avvocatura regionale Inail della Toscana e presidente Comitato unico di garanzia per le Pari opportunità Inail
– Categoria Premio Europa: Patrizia Toia, europarlamentare e vicepresidente Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia del Parlamento europeo
– Categoria Innovazione artistica: Beatrice Trussardi, presidente della Fondazione Nicola Trussardi
– Categoria Salute e ricerca medica: Giulia Veronesi, responsabile dell’unità di chirurgia robotica presso Humanitas Research Hospital