E’ durato meno di due mesi l’incarico di Wonder Woman come ambasciatrice onoraria delle Nazioni Unite per i diritti delle donne e delle ragazze. D’altra parte le proteste contro la scelta del personaggio sono state così eclatanti da non poter proprio essere ignorate. Dalla nomina del 21 ottobre scorso, infatti, in rete non sono mancati i messaggi di disapprovazione, che poi si sono condensati in una raccolta foirme, che ha portato l’Onu a fare marcia indietro e a interrompere la carriera diplomatica dell’eroina dei fumetti.
Le firme raccolte dalla petizione online sono state quasi 45.000 per chiedere al segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, di riconsiderare la nomina. “Anche se i creatori originali intendevano rappresentare con Wonder Woman una guerriera forte e indipendente con un messaggio femminista, la realtà è che l’immagine corrente del personaggio la vede con un seno prosperoso, donna bianca con proporzioni impossibili, seminuda in una luccicante tuta sgambata”, si legge nella petizione. Alla nomina, peraltro, erano stati propri i dipendenti dell’organizzazione internazionale a contestare la scelta rovinando la cerimonia di investitura della super eroina al Palazzo di Vetro, dove era presente anche la presidente della DC Entertainment Diane Nelson.
L’Onu non ha fornito ulteriori dettagli sul motivo per cui la campagna di Wonder Woman terminerà questa settimana, ma il portavoce Jeffrey Brez ha ricordato che campagne che utilizzano personaggi di fantasia, spesso non durano più di un paio di mesi. Come nel caso di ‘Red’ popolare personaggio del videogame degli Angry Birds, nominato ambasciatore onorario per l’ambiente e per la realizzazione di un futuro più felice per l’umanità in occasione della Giornata Internazionale della Felicità.
Dal canto suo la DC Entertainment si è detta comunque soddisfatta che Wonder Woman sia stata portatrice dell’obiettivo delle Nazioni Unite di raggiungere la parità di genere e l’empowerment delle donne e delle bambine entro il 2030. “Wonder Woman rappresenta la pace, la giustizia e l’eguaglianza e, per 75 anni, è stata una forza motivante per molti. Continuerà ad esserlo per molto tempo anche dopo la conclusione del suo incarico come Ambasciatrice per le Nazioni Unite”, hanno affermato, aggiungendo che l’Edizione speciale del fumetto di Wonder Woman dedicata all’autodeterminazione di donne e ragazze verrà comunque pubblicato il prossimo anno. Il film arriverà invece nei cinema il 1 giugno del 2017.
Resta il fatto che Wonder Woman per le donne è un personaggio di complessa lettura: nell’intimo forse vorrebbero esserlo, eppure ogni tanto si trovano a esclamare: “Non sono mica wonder woman!”. E questo indipendentemente dal vestito che indossa.