Quale ruolo oggi possono assumere gli uomini nella lotta alla violenza sulle donne? Esistono dei modelli di riferimento per combattere questo fenomeno? Tutti ricordiamo il femminicidio della giovanissima Sara Di Pietrantonio. Lo ricorda in particolare l’autrice di questo video, Maria Iovine, che a giugno, durante la settimana di questo atroce evento, decide di getto di scrivere un post su Facebook per chiedere agli uomini come mai nessuno si era ancora espresso a riguardo, perché nessuno si poneva il problema che fossero solo le donne a morire.
La nostra cultura risulta essere permeata da un’idea di subalternità che solo nei casi estremi porta al femminicidio. E’ importante dunque chiarire che la violenza sulle donne è anche altro: sono tanti piccoli gesti che consideriamo “normali” ma che ci rendono sempre un po’ più deboli rispetto all’uomo. E’ in questo quadro che sorge la necessità di intervenire su un modello culturale che, seppur apparentemente paritario, lotti contro la violenza in tutte le sue forme. Perché riconoscerle è il primo passo.
Nasce così questo video, pubblicato qui per la prima volta, con protagonisti due manichini, espressione di due corpi perfettamente identici. L’idea è un espediente per rendere visibile quanto siamo influenzati dalla cultura nei rapporti tra uomo e donna. Due figure asessuate che ricostruiscono le dinamiche di violenza che si creano all’interno delle relazioni. Ma quale manichino rappresenta la donna? Quale l’uomo? A chi attribuiamo il ruolo di abusante? A chi quello di vittima?
Mettiamoci la faccia!