Il blu del mare stampato negli occhi, il verde dei prati che colora i pensieri. In questo mondo a colori però se c’è qualcosa di sicuro è il rosso del conto in banca. Rosso Martini, come quelli presi all’ora dell’aperitivo per tutto l’anno e che hanno eroso le nostre disponibilità finanziarie. Oppure sarà colpa dell’abbonamento annuale alla palestra, alla fine mai usato. Ma le vacanze si avvicinano. T. S. Eliot diceva che aprile è il mese più crudele. Si vede che non aveva mai passato l’appiccicoso agosto in città. Dunque, che fare? Se il portafoglio ci costringe a ridimensionare le nostre aspettative, la soluzione è pensare fuori dagli schemi. Se siete alla ricerca di alternative o ispirazioni ecco 5 idee di viaggio.
Ricercatore marino in Liguria. La prima regola di questa mini-guida alle vancanze alternative è: Non è necessario volare dall’altra parte del mondo. Non tutti lo sanno ma Italia, Francia e il Principato di Monaco condividono un santuario dei cetacei, il Santuario Pelagos, dove vivono otto specie tra cui balenottere, capodogli e diversi delfini. Per contribuire alla conservazione dei cetacei, tra maggio e settembre, l’Istituto Tethys organizza delle crociere di ricerca nel Mediterraneo nord-occidentale. Durante i sei giorni di viaggio, fianco a fianco con i ricercatori, si possono osservare le balene e delfini nel loro ambiente naturale, aiutare i biologi e dare un contributo alla loro sopravvivenza e conservazione. È molto più che whale watching: una volta che si sale a bordo si diventa dei citizen scientist, oltre che seguire i ricercatori, si viene coinvolti in tutte le attività e si aiuta a raccogliere i dati in mare.
Vacanze bucoliche. Se siete alla ricerca di una pausa dai frenetici ritmi della vita cittadina e “coltivate” la speranza di viaggiare in tutto il mondo in modo economico il progetto WWOOF fa per voi. WWOOF è acronimo di World-wide opportunities on organic farms. L’idea, concepita 35 anni fa dalla londinese Sue Coppard, è semplice: staccare dalla routine cittadina, chiedendo rifugio alle fattorie della vicina campagna e offrire in cambio una mano. WWOOF si basa sullo scambio: I volontari offrono aiuto in fattorie biologiche e gli host danno vitto e alloggio, accordando prima un buon equilibrio tra lavoro e tempo libero. Il progetto ha preso piede e il numero di aziende agricole che hanno aderito è accresciuto in poco tempo in tutto il mondo. Si è venuta a creare una struttura organizzativa di dimensione globale dove ogni partecipante – sia esso una fattoria o un volontario – è registrato e, pagando una quota associativa, è coperto da un’assicurazione ad hoc.
Accomodarsi in carrozza e prendersela comoda. Un viaggio in treno è adatto a tutti coloro che preferiscono rilassarsi piuttosto che avere la responsabilità di una macchina da guidare, parcheggiare, e da non farsi rubare. La meta consigliata? L’India. “E’ il modo più bello per viaggiare e vedere il paese reale!” racconta Shannon L., esperto e amante dei viaggi su rotaia. Bisogna organizzarsi bene, comprare i biglietti con anticipo per risparmiare e mettere in valigia tutto l’occorrente: “È indispensabile portarsi da bere e da mangiare per i viaggi lunghi, caricabatterie esterni per i telefoni. Mai senza libri o riviste e gli auricolari per la musica” si raccomanda Shannon. Pochi anni fa il Ministero del turismo dell’India ha inaugurato il Mahaparinirvana Express: L’Espresso della Grande Illuminazione Finale. Il treno compie una decina di viaggi all’anno e tocca tutti i luoghi della vita di Buddha, compresa la città di nascita Lumbini, in Nepal. Di giorno si visitano templi, grotte e santuari, di notte si viaggia.
Viaggiare per imparare una lingua straniera. Chi vuole investire i propri risparmi e i propri giorni di vacanza per imparare una nuova lingua ha due possibilità. Per imparare da zero è meglio una scuola estiva, mentre se si vuole solo fare pratica la modalità del work away offre il vantaggio di passare tempo con i locali, fare pratica senza pagare tasse d’iscrizione. In ogni caso è meglio organizzarsi da soli, racconta Costanza P. che ha passato diversi periodi di studio-lavoro all’estero: “facendo così si impara a gestirsi e ad assumersi più’ responsabilità”. Il costo di un’esperienza di questo genere dipende da molti fattori. “Prima di tutto bisogna vedere se si viaggia in aereo, treno o pullman. Quando si studia bisogna calcolare le tasse da pagare alla scuola e probabilmente i soldi per l’alloggio mentre con il work away vitto e alloggio sono a carico di chi ti offre il lavoro. A seconda della destinazione ci possono essere altre spese come il visto o un’assicurazione sanitaria se si vuole stare sul sicuro” aggiunge Costanza P.
Andare a piedi. Passo dopo passo si può arrivare lontano, e si gustano con lentezza i territori che si incontrano. Certo, il passo più difficile è quello per alzarsi dal divano. Perché scegliere una vacanza in cammino al posto di una di svago e relax? “perché a volte bisogna camminare e basta. Per lasciarsi indietro qualcosa o per andare incontro a qualcos’altro” dice Marika F., che lo scorso anno ha fatto un’esperienza di viaggio a piedi sul Cammino di Santiago di Compostela. In questi viaggi fare bene lo zaino è importante: “la crema solare e i cerotti anti-vesciche sono indispensabili ma è inutile portarsi una farmacia, quello che serve si compra cammin facendo” e prima di partire, mi raccomanda, un po’ di allenamento: “basta essere una persona un po’ attiva per farcela senza problemi. Consiglio qualche camminata in montagna per mettere alla prova il fiato e soprattutto per testare le scarpe!” conclude Marika F. Chi vuole rimanere in Italia può mettersi alla prova con la sezione italiana della Via Francigena, 44 tappe dal Gran San Bernardo a Roma: era il 990 d.C quando l’arcivescovo inglese Sigerico si mise in cammino e inaugurò questo percorso diretto a Canterbury.