Il bastone intelligente che accompagna chi non vede: il progetto di sei ragazze pronto da realizzare

Il “bastone amico” è stato pensato per aiutare le persone non vedenti a muoversi nelle città: basta pronunciare il luogo nel quale si desidera recarsi per essere condotti alla meta.L’idea – firmata da sei studentesse dell’ITC Paolo Sarpi di Venezia – ha vinto nella categoria giovani la competizione Tempi Moderni, il concorso promosso dai Giovani Imprenditori di Confindustria Venezia che ha l’obiettivo di diffondere la cultura imprenditoriale e dell’innovazione nelle scuole italiane.

gruppo idea Bastone Amico_bassa

Nel team Alessia Amadio, Simona Cautiello, Daniela Cotofana, Letizia Di Bello, Martina Russo e Francesca Zane, che hanno pensato proprio a tutto: per utilizzare il bastone è necessario scaricare l’app sullo smartphone della persona non vedente, e si tratta di una applicazione scaricabile con il solo utilizzo della voce.

tempiL’app è strettamente legata al bastone perché è grazie ad essa che sarà possibile utilizzare questo aiuto: l’applicazione sarà gratuita per le persone che lo acquisteranno. Il bastone al suo interno è costituito da un chip in collegamento diretto con la con l’app. Questo chip ha un GPS al suo interno che permette di individuare i vari luoghi desiderati dalla persona.

Il bastone è semplicissimo da utilizzare: basta solo accenderlo e comunicare all’app la destinazione desiderata. Per riuscire a segnalare dove andare l’impugnatura è dotata di due sensori vibranti che permettono di capire la direzione da seguire, destra o sinistra. Per indicare i pericoli si attiva un segnale acustico che continuerà a suonare fino a quando l’ostacolo non sarà superato, ad esempio quando la persona si deve fermare perché c’è un semaforo, passa una macchina oppure quando si va incontro a delle persone.

Qui c’è il video, sempre realizzato dalle ragazze, che mostra come funziona una innovazione capace di semplificare la vita e dare autonomia nella disabilità. Il bastone intelligente è una delle idee caricate su Digital Hubs (www.digitalhubs.it), piattaforma creata da Davide Tiso, docente di Interaction Design all’Accademia delle Belle Arti di Venezia. E’ il  primo incubatore totalmente digitale che unisce le idee imprenditoriali, la capacità realizzativa e la sostenibilità economica in un unico hub legato all’economia dell’immateriale.

DH svolgerà un ruolo di strumento di innovazione per le imprese: qui giovani brillanti delle scuole e startupper possono proporsi alle aziende iniettando nuove idee, prodotti e servizi, e sempre qui fanno riferimento aziende, sviluppatori, business angel pronti a finanziare le idee migliori. Ci sono già decine di proposte che aspettano solo una chance per passare dal progetto alla realtà: qualcuno vuole scommettere su un giovanissimo team di ragazze in gamba?