Finita l’epoca del ritocco. Se fino a pochi anni fa la tinta era appannaggio delle signore di mezza età che andavano a farsi curare la ricrescita, adesso tecnologie e tendenze moda hanno rovesciato il concetto della colorazione del capello rendendolo accattivante ed interessante per un pubblico sempre più giovane e trasversale, facendone crescere il bisogno.
Che dire delle ventenni impazzite davanti al grigio platino effetto ‘granny’? O le quarantenni che si lanciano in effetti di biondo-castano ombré, con temerarie fasce bicolori orizzontali? La color-mania si è spinge fino a teste completamente rosa o viola, e non è affare solo delle fashion blogger: impiegate ed imprenditrici le hanno sfoggiate tranquillamente anche in ufficio o in qualche convegno.
Insomma il bello è poter scegliere e cambiare. Ma se l’obiettivo alla fine è quello di stare bene, e avere un’immagine coerente, specialmente nel mondo del lavoro, conviene fare qualche considerazione prima di decidere per un nuovo colore. Anche perché, sembra superfluo, ma molto spesso la donna va dal parrucchiere per cambiare, ma non sa cosa davvero vuole. E decidere al momento – o lasciar fare ad un parrucchiere troppo creativo – potrebbe non esser la migliore strategia.
1. Valutare carattere ed effetto desiderato
Se il proprio carattere è introverso, meglio scegliere tecniche di colorazione tono su tono, che danno un effetto più naturale e ci fanno sentire meno esposte o ‘diverse’.
Se il carattere è estroverso o deciso, può piacere una tecnica di colorazione che punta sui contrasti marcati (ad esempio capello castano con punte più bionde, o una testa decisamente colorata).
2. Prevedere manutenzione e budget
Un cambiamento drastico (ad esempio decidere per il biondo quando si è decisamente castane) presume anche una certa dose di pazienza per la relativa manutenzione: i prodotti da usare anche a casa, i passaggi più frequenti dal parrucchiere, quindi più tempo e spesa maggiore. Un cambio colore non seguito farebbe subito sciatto.
3. Rivisitare guardaroba e make up
Se cambia il colore del capello (diciamo che si passa da un biondo ad un rosso violaceo), sicuramente certi abbinamenti di colore o make up non funzionano più, poiché entrano in rotta di collisione con la nuova nuance che ruba la scena. Bisogna quindi essere pronte a cambiare qualche abitudine ed essere più selettive nei colori da indossare.
4. Considerare età e professione
Il capello effetto ‘nonna’ fa, appunto, nonna. Quindi funziona solo sui levigatissimi volti delle ventenni. Insistere sui grigi, tranne eccezioni, ci fa apparire solo più vecchie.
Se invece vogliamo comunicare creatività attraverso la nostra immagine, un capello particolare e ben curato (immagino un taglio corto con ciocche colorate), può aiutare la nostra credibilità.
In ogni caso mi sentirei di sconsigliare in sede lavorativa tutte le varianti troppo esuberanti, dalle ciocche multi-colorate alle chiome pastello o effetto Fata Turchina. Il rischio che diventino oggetto di dibattito e offuschino altre peculiarità personali e professionali è dietro l’angolo. Divertenti, catturano l’attenzione, ma decisamente poco funzionali in ambito ‘business’.