Ai convegni o in un talk show tv: tre cose da evitare nel look

Che si tratti di partecipare ad un evento pubblico come speaker, sedere sul palco di una tavola rotonda, o presenziare come ospiti in una trasmissione televisiva, sarebbe limitante pensare soltanto agli argomenti di cui ci dovremo occupare ignorando il modo in cui ci presenteremo. Si tratta infatti di situazioni strategiche che possono aiutarci a mantenere alto il nostro profilo pubblico, se ben supportato dalla nostra immagine.

Che sia per noi stesse o per l’azienda che rappresentiamo, è importante sapersi presentare in modo adeguato, senza che il nostro aspetto prevalga sui contenuti o che al contrario ci faccia passare in modo assolutamente anonimo. Insomma, dando per scontato ciò che dobbiamo dire, sappiamo proporci nel modo giusto in queste situazioni?

Ecco tre errori assolutamente da evitare:

1. Non fare tappezzeria

clinton2Potendosi informare sui colori dello studio o del palco, possiamo evitare di finire appiattite con un abito dello stesso colore dello sfondo, o con una camicetta che ci mimetizza in quello della poltroncina. Lo scopo è quello di essere visibili, e percepibili, quindi optiamo per colori chiari se gli sfondi sono scuri, o viceversa.

A questo proposito ricordo un’immagine dello staff di Hillary Clinton durante le presidenziali nel 2008, mentre provavano l’effetto cromatico di una serie di quattro tailleur-pantalone rispetto allo sfondo del palco, prima di scegliere quello che Hillary avrebbe indossato.

2. Non fare le sexy

sherylSe la seduta su una poltroncina può creare qualche inevitabile criticità con gli orli delle gonne che tendono a salire un pochino (ma che possiamo gestire con una calza leggermente coprente lasciando le velate e le autoreggenti a casa), sicuramente possiamo mantenere una certa professionalità con un paio di décollete o delle spuntate, o ancora con sandali tipo ‘Chanel’ (ovvero chiusi davanti e aperti dietro). Il piede risulta sufficientemente coperto e l’interesse sulle nostre gambe adeguatamente arginato. Meglio mantenere l’attenzione in alto.

3. Non ipnotizzare con le stampe

The final night of Creative Sydney at the Museum of Contemporary Art. 12/6/09 Photo by Daniel Boud

Un look troppo carico di dettagli può creare un certo disagio e inibire l’attenzione dei presenti: mentre noi parliamo, l’occhio e cervello della platea sono troppo occupati a cercare di capire cosa sta succedendo addosso a noi. E questa sarebbe davvero una preziosa occasione sprecata. Un’eccezione? Il caso della giovane creativa inglese Jess Scully, che tra l’altro tiene diverse presentazioni pubbliche: la sua anima creativa si riflette nel suo abbigliamento che cattura ed ipnotizza sul palco, ma questo è il suo personaggio ed è ciò che il pubblico si aspetta da lei. Ma se non è il nostro caso, meglio stare su una scelta di fantasie e colori più equilibrata.

  • Rita |

    Grazie Stefania degli ottimi consigli!

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