Intervista singolare e certo fuori dagli schemi quella della copertina di maggio di Cosmopolitan Us a Scarlett Johansson. Al posto di parlare del suo ultimo flirt, del numero dei figli che vuole avere o delle storie di famiglia, la chiacchierata con il giornalista è stata su temi di attualità e non da massimi sistemi, ma di quotidianità, al femminile. Di Attrici impegnate, soprattutto su temi femminili, negli ultimi anni ne abbiamo ascoltate diverse (per fortuna): la vincitrice premio Oscar e avvocato Geena Davis ha fontato un istituto sulle tematiche di genere nei media e il discorso della giovane Emma Watson nel 2014 all’assemblea dell’Onu. Ora è la volta dell’attrice di Lost in traslation.
“Ci sono paesi in guerra, c’è il terrorismo, il riscaldamento globale, e noi ci preoccupiamo ‘Dovremmo sicuramente tagliare il budget per la pianificazione familiare. Togliamo la disponibilità di iniziative a favore della salute delle donne! ‘ E si tratta di noccioline” ha dichiarato l’attrice, ricordando poi la molteplicità di servizi per la salute delle donne formiti dalle noprofit e ha sottolineato come il taglio dei fondi avrebbe un impatto sullo stato di salute della popolazione femminile. “Stiamo parlando di prevenzione dei tumori del collo dell’utero e della mammella. Negli anni ho usato i servizi (di pianificazione familiare) . Tutte le mie amiche lo hanno fatto. Non solo per il controllo delle nascite, ma per pap-test e per gli esami del seno. Leggiamo dell’aumento delle morti per aborto, donne che mutilano se stesse e adolescenti costrette a chiedere aiuto in posti non sicuri e per cosa ?! ci stiamo muovendo all’indietro quando dovremmo andare avanti ” ha dichiarato Johansson.
Altro tema su cui ha voluto dire la sua è il divario retributivo di genere, un tema molto discusso anche a Hollywood. Tuttavia, ha sostenuto l’attrice di dover andare al di là del personale. “C’è qualcosa di nauseante nel parlare di me su di me”, ha detto Johansson, aggiungendo: “Sono molto fortunata, faccio una bella vita, e sono orgogliosa di essere un’attrice che sta facendo tanto quanto molti dei miei coetanei maschi in questa fase…Penso che ogni donna è stata sottopagata, per questo credo che si debba affrontare come tema più generale, parlare del mio caso risulterebbe antipatico. E’ parte di un discorso più ampio sul femminismo in generale “.
Ma perchè è così importante riportare quanto detto da n’attrice americana? Perchè non solo le studentesse hanno bisogno di role model. Anche chi raggiunge il successo, ha bisogno di modelli e non solo d’immagine. Perchè le attrici italiane non si sbilanciano su temi seri, se non in alcuni rari casi?