Così, da interprete, sono diventata pioniera della cosmesi naturale

Alessandra Valperti

Alessandra Valperti

“I nostri occhi sono fatti per guardare lontano. Se stacco dal computer e contemplo quello che vedo fuori dalla finestra per cinque minuti, sto seguendo un istinto naturale, non sto smettendo di lavorare”. Inizia così la conversazione con Alessandra Valperti, 52 anni, fondatore e amministratore delegato di AVG srl, azienda del milanese specializzata nella distribuzione di principi attivi naturali destinati principalmente al mercato cosmetico ma anche nutrizionale, farmaceutico, alimentare, household. Una donna che sicuramente ha saputo guardare lontano, nella direzione dell’impresa e del benessere.

Laureata in lingue con indirizzo interpretariato, medico mancato, Alessandra Valperti inizia presto a lavorare in ambito commerciale in aziende multinazionali nel settore chimico e qui matura la conoscenza del mercato cosmetico, e in particolare di quelle orientato al naturale. A metà degli anni ’90, la prima svolta. “Decido di mettermi in proprio. La multinazionale non navigava in belle acque, ma soprattutto io mi sentivo pronta a seguire un sogno e una intuizione, lo sviluppo della cosmesi naturale. Sono partita autofinanziandomi, con la liquidazione, fedele all’insegnamento di mio padre, meglio non dover chiedere per non dover ringraziare”. E ha iniziato a fare un lavoro da uomini. “Macinavo 120 mila chilometri all’anno per proporre alle case cosmetiche i principi naturali delle aziende produttrici che avevano scelto di essere mie partner. E quando mi presentavo agli incontri, spesso mi sentivo chiedere: come mai il suo capo ha mandato lei? L’azienda sono io, rispondevo”.

I risultati arrivano, il fatturato cresce e nel 2002  Alessandra Valperti decide la seconda svolta. “Trasformo la società da individuale a srl. In quel periodo ho sentito che la mia attività avrebbe preso un corpo diverso, diciamo che qualche notte in bianco l’ho passata. Poi ho iniziato a fare colloqui per scegliere i miei futuri collaboratori e la trasformazione in impresa si è compiuta”. Oggi AVG srl conta 15 dipendenti, con un fatturato di 2 milioni e mezzo lo scorso anno. Tra i clienti, solo per fare qualche nome, L’Erbolario, Bionike, Bottega Verde per la cosmesi, Colussi, Ferrero, Bauli per l’alimentare. Nel 2007 il marito, Daniele Flauto, entra in società nell’azienda, lasciando il proprio lavoro. Sempre nel 2007 la famiglia si allarga con l’arrivo di Massimiliano, un bimbo di sei mesi. “La maternità ti cambia la vita, stravolge le tue priorità, è un passaggio meraviglioso di cui però non bisogna nascondersi le difficoltà”, dice Valperti. “Da imprenditrice e madre il tema della conciliazione mi è ben presente. Per diversi anni la mia azienda è stata totalmente femminile. Naturalmente alcune dipendenti sono diventate felicemente mamme. Per esperienza oggi posso dire che, se è vero che il ruolo di cura dei figli è ancora molto sulle nostre spalle, più spesso di quanto si creda questo accade anche perché sono le donne che faticano a delegarlo ai padri. Devo anche ammettere che ho visto alcune volte trasformare la maternità in un alibi per non rispettare le regole di una reciproca collaborazione con l’azienda. E questo non fa bene a nessuno”.