Microsoft del lavoro agile è specialista anche per la tutta la strumentazione tecnologica che è il suo core business. Ma il colosso americano come interpreta lo smart working in Italia? “In breve lo smart working – ci spiega Pino Mercuri, direttore delle risorse umane di Microsoft Italia – permette a tutti, grazie alla tecnologia più innovativa, di lavorare ovunque, con tempi che favoriscono la conciliazione tra impegni professionali e vita privata, il tutto a beneficio della produttività”.
Cos’è per te lo smart working?
Lo smart working è una nuova organizzazione del lavoro più attenta alla persona e alle sue esigenze e per questo più flessibile, orientata alla responsabilizzazione e alla fiducia. In breve lo smart working permette a tutti, grazie alla tecnologia più innovativa, di lavorare ovunque, con tempi che favoriscono la conciliazione tra impegni professionali e vita privata, il tutto a beneficio della produttività.
In Microsoft abbiamo adottato lo smart working oltre una decina di anni fa ed il nostro approccio ha proposto sin da subito una nuova centralità della persona, che viene responsabilizzata rispetto ai risultati e premiata in base al contributo individuale portato al raggiungimento degli obiettivi aziendali e ad elementi qualitativi, quali la capacità di collaborazione con i colleghi, mentre vengono accantonati concetti più tradizionali di gestione del personale, principalmente legati all’associazione diretta della produttività alla quantità di ore lavorate o alla presenza fisica negli uffici. Questa nuova filosofia, basata appunto su autonomia, fiducia, flessibilità e meritocrazia, apporta una serie di benefici tangibili, a partire da un migliore equilibrio tra vita professionale e vita privata dei dipendenti, che ne traggono indubbiamente maggiore soddisfazione e motivazione. Un valore aggiunto per tutti, in particolare per le colleghe donne, che rappresentano oggi il 36% e di cui una buona parte è anche mamma.
La cosa più difficile nel farlo funzionare in Microsoft?
Senz’altro occorre gradualità e impegno a tutti i livelli aziendali, a partire ovviamente dal vertice, ma implementare lo smart working non è stato complesso. La natura stessa dell’azienda probabilmente ci ha aiutato a raggiungere determinati standard prima di altri. Da diversi anni ormai, tutti i dipendenti hanno in dotazione gli strumenti tecnologici (PC portatile, smartphone, connessione wireless) utili a lavorare efficacemente da qualsiasi luogo ed ognuno ha la possibilità di decidere, sulla base di una pianificazione periodica condivisa con il proprio responsabile, tempi e modalità per svolgere le proprie attività, internamente o esternamente all’azienda. Un’altra caratteristica infatti, banale forse, ma molto efficace in un’ottica collaborativa, è che da noi non esistono postazioni di lavoro “fisse”, questo vuol dire che i dipendenti sono liberi di spostare il proprio “desk” ogni giorno, per lavorare in maggiore tranquillità da casa o, al contrario, per raggiungere i colleghi nelle aree comuni a disposizione nel nostro Campus, magari per lavorare in team ad un brainstorming.
Il segnale più concreto che sia uno strumento efficace?
Lo smart working ha portato risultati eccellenti in tutti i mercati in cui Microsoft è presente, in primis in termini di produttività e ottimizzazione dei costi aziendali, maggiore coinvolgimento e senso di appartenenza ma anche di riduzione dello stress e gratificazione delle persone. Ad esempio, non avendo più l’obbligo costante di presenza in ufficio, i dipendenti possono ottimizzare il tempo perso in attività non produttive riducendo le tempistiche di spostamento casa-lavoro, ovvero evitando il traffico in orari di punta. Oppure, il maggior impiego di soluzioni di Unified Communication come Skype for Business e di strumenti come le conference call, hanno dimezzato il numero di riunioni che richiedevano trasferimenti, lunghi viaggi o spostamenti, abbattendo così sia lo stress che le spese ad essi correlati.
In particolare, un dato che forse più di ogni altro conferma la validità dell’approccio, è quello che emerso dalle ultime indagini interne, secondo cui più di 8 colleghi su 10 è soddisfatto del proprio luogo di lavoro. In particolare, in Microsoft le persone hanno riscontrato una maggiore facilità di interazione grazie principalmente alle soluzioni tecnologiche a disposizione.