Massimiliano Rosolino, 38 anni. Questa è la mia età biologica, quella che invece mi sento addosso varia tra i 15 e i 65 anni, un divario che va dall’adolescente al vecchietto per tutti i chilometri che ho fatto in piscina. Non conosco traguardi impossibili. Mi auguro di poter essere un buon esempio per tutti ma soprattutto per i giovani. Ancora oggi mi emoziono quando qualcuno di loro mi scrive, soprattutto sui social, che ha iniziato a nuotare perché mi ha visto in televisione. Sono curioso per natura e mi auguro di mantenere per sempre questa grande voglia di imparare. L’oro a Sydney 2000? Gare come quella ti rendono speciale per sempre ma non è un momento esaltante a farti sentire speciale rispetto agli altri però ti aiuta nei momenti difficili. Questa è la cosa bella dei ricordi del passato ma le emozioni riguardano il futuro. E a tale proposito: fate figli perché sono una cosa meravigliosa.
La prima volta non si scorda mai. L’attesa, l’emozione, l’entusiasmo, una grande euforia. La seconda è ancora meglio. La mia prima volta è stata nel 2011, alla nascita di Sofia Nicole. Una paternità fortemente voluta ma forse un po’ sottovalutata, come tanti papà che pensano più agli aspetti divertenti dell’essere padre: i giochi, gli acquisti alla moda o semplicemente avere la possibilità di fare quello che hanno fatto i propri genitori.
Solo diciotto mesi dopo, la mia seconda volta, è nata Vittoria Sydney. Lo ammetto: speravo, anzi ero convinto, che sarebbe arrivato un maschietto. Quando ho saputo che sarebbe stata...