Luca Tremolada

Giornalista, genovese e gamer. Ha lavorato in televisione, radio, agenzia, internet e carta stampata occupandosi prevalentemente di economia, scienza e tecnologia.
Attualmente è coordinatore di Tecnologia e si occupa di data journalism e scrive di scienza, innovazione, tecnologia e creatività sul quotidiano Il Sole 24 ORE nella redazione scientifica di Nòva 24.
15 Dicembre 2017

Videogiochi. Guida per genitori giocatori over 40

    Lasciamo per un attimo perdere figli e figlie. Parliamo di noi. Di noi che a quarant'anni suonati quando possiamo continuiamo a giocare ai videogame. E magari ci sentiamo pure in colpa. O siamo frustrati. O non siamo nessuno di queste cose ma serenamente viviamo ci avviciniamo alla ineluttabile crisi di mezza età con un controller in mano, la fronte alta e la consapevolezza che sul divano c'è sempre un tasto pausa da premere. Ecco dieci consigli per non soccombere, per non sentirsi troppo vecchi e non fare l'errore di giocare con chi è più giovane e migliore di te. Lascia perdere Overwatch. E' uno sparatutto che non puoi...

05 Dicembre 2017

Foto, fotocamere e rullini. E i ricordi delle macchine di ricordi

      La macchina fotografica di mio papà era plastica dura e vetro, sibili, scatti e odore di pelle. Era una  Rolleiflex, una macchina biottica tedesca. Il rullino si caricava con una manovella, la parte superiore serviva alla messa a fuoco e quella inferiore per esporre la lastra. La ricordo pesantissima, mio padre la portava al collo, all'altezza del pancia e scattava guardando in basso. Da bambino non la potevo toccare perché poi poteva cadere. Ricordo che ci mettevamo in posa, a lungo perché c'era da regolare il diaframma, e il fuoco e non era sempre così semplice. E poi un clak forte e si poteva tornare a respirare...

13 Novembre 2017

Il nuovo Guerre Stellari, la fine dell'età dell'innocenza e gli spoiler

    https://www.youtube.com/watch?v=vhYivfrjnWE   Alla fine della proiezione dell'ultimo Guerre Stellari, intendo il primo della nuova trilogia, insomma Star Wars Gli ultimi Jedi sarei dovuto andare alla Disney con una mazza e spaccare tutto. Non sono un cultore credente della serie ma uno che deve moltissimo a George Lucas. Quando avevo otto anni mi ha fatto scoprire sul grande schermo il senso della meraviglia. Ricordo ancora quando, alla fine del film,  ritornando la sera in macchina con i miei genitori, la lotta contro il sonno, per paura di dimenticare tutto e  perdersi i mondi fantastici che aveva appena conosciuto. L'ultimo...

14 Settembre 2017

La ringanxiety, le bufale e l'app che costringe i figli a rispondere al telefono

Ci sono delle parole che ci qualificano. Non personalmente ma come generazione. Ringanxiety è una di queste. Il termine nasce dell’unione delle due parole inglesi “ring” e “anxiety” e quindi rispettivamente suono/squillo e ansia. In pratica vorrebbe identificare quelli che hanno la sensazione di avvertire il proprio cellulare che suona. Che lo sentono squillare anche quando è spento. Quelli che al posto di sentire le voci come i matti sentono le suonerie. Daniel Kruger e Kaikob Djerf, sono due ricercatori dell'Università del Michigan che hanno cercato delle prove per l'esistenza della patologia Ringanxiety. Chiaramente...

31 Agosto 2017

Siri, Zeno e il futuro. Guida incompleta agli assistenti virtuali

  Zeno: Ciao Siri: Ciao Zeno: Ciao Siri: Ciao Zeno: Ciao Siri Siri: Rieccoci Zeno Ciao Siiirriii Siri: Buon pomeriggio Zeno. Chefffai? Siri: Annalisa, Isabella, Rachele Sto lavorando sull’articolazione. Mettimi alla prova e chiedimi di pronunciare qualche nome.   Siri la conoscete, o almeno ne avrete sentito parlare: è l’assistente virtuale della Apple. Zeno, invece, non lo conoscete. E’ mio figlio di 2 anni. Chiunque inorridisca all’idea di un tablet in mano a un bimbo smetta pure di leggere. Nella vita come nell'infanzia gli incontri sono casuali. Anche quello con Siri: le dita piccole sul tasto accensione che...

14 Luglio 2017

Dieci cose vietatissime ai papà geek

    Sembra una barzelletta, di quelle vecchie che non fanno mai ridere. Ma l'incubo di un papà geek è davvero quello di avere un figlio sicuro, bello e superficiale come una mattonella del bagno. Di quelli che tirano dritti senza incertezze, senza incartarsi mai in niente e nessuno. Senza una passione, un'idea sbagliata o un tic da rendere faticosa e complicata la scoperta di chi siamo e come dobbiamo stare al mondo.  Per il papà geek esistono tecniche di convincimento, tristi sotterfugi, subdoli ricatti morali per eterocontrollare lo sviluppo del proprio figlio. Ecco dieci cose da evitare. A tutti i costi.   1) Ti sei spinto...

04 Luglio 2017

Smartphone ai minori di 13 anni? Le 10 scuse dei genitori analfabeti digitali

Il telefonino al piccino anche no. Sotto i 10 anni non c'è bisogno di consultare psicologi e sociologi per decidere se mettere o no in mano al proprio figlio uno smartphone. Primo perché non si tira in ballo la letteratura scientifica, le teorie sull'adattamento ai nuovi media, l'esposizione agli schermi retroilluminati e gli studi neurocognitivi sugli effetti del mutlitasking su apprendimento e  plasticità cerebrale su scelte pedagogiche che afferiscono più al buon senso che alla scienza. Secondo perché la decisione di dotare un bimbo di un device interattivo che permette di comunicare è una responsabilità del genitore e...

22 Giugno 2017

WhatsApp: guida per genitori analfabeti digitali

WhatsApp (uozzap) è un software di messaggeria istantanea. Vuol dire che se mandi un messaggio o invii un video o posti una foto viene istantaneamente pubblicato sullo smartphone del destinatario o sugli smartphone  o sugli smartphone dei destinatari visto che si possono formare gruppi. Non vuol dire che il figlio o la figlia lo leggerà immediatamente e neppure che risponderà istantaneamente. Quindi va vissuto con serenità, senza ansie e senza stressare eccessivamente la prole. Anche perché a differenza degli Sms se non c'è connessione (non c'è internet) non funziona. Il che non è una scusa a prova di bomba per l'adolescente....

02 Giugno 2017

Videogiochi (16-18 anni): guida per genitori analfabeti digitali

Lo so che ti sembra già grande. Che vederlo così davanti al televisore con un coso in mano ti fa tristezza. Lo so che pensi che farebbe meglio a leggersi un libro, che so Petrarca, o anche una cosa leggera come Stephen King. Che è grande e potrebbe impiegare meglio il suo tempo.  So bene che hai quel pensiero automatico nella testa. Ora respira , chiudi gli occhi e apri le orecchie. Come se fossi il tuo personal trainer durante la tua abituale seduta di meditazione proverò a spiegarti come evitare di apparire un dinosauro davanti agli occhi di tuo figlio/a. 1) Ripetere ad alta voce: "Giocare ai videogiochi non è una perdita di...