Il progetto si chiama “Akugbe: camminiamo insieme” ed è stato presentato mercoledì 23 ottobre a Palermo, al centro salesiano Santa Chiara. L’idea è dell’associazione Donne di Benin City che dal 2015 si preoccupa di salvare dalla strada le vittime di tratta.
In 75 tra donne e ragazze sono state coinvolte in attività di artigianato, cucina, in workshop e laboratori, con l’ausilio di UNHCR e INTERSO, e con il programma PartecipAzione – Azioni per la protezione e la partecipazione dei rifugiati.
A pochi giorni dal 18 ottobre, Giornata europea contro la tratta di esseri umani, lo sforzo collettivo compiuto nel capoluogo siciliano va nella direzione del contrasto al fenomeno criminale: la voce delle donne, al servizio di quante si sono ritrovate in Italia costrette alla vita di strada, sfruttate e abusate.
Il codice penale punisce con la reclusione da otto a venti anni chiunque esercita su una persona poteri corrispondenti a quelli del diritto di proprietà, chiunque riduce o mantiene una persona in uno stato di soggezione continuativa, costringendola a prestazioni lavorative o sessuali ovvero all’accattonaggio o comunque al compimento di attività illecite che ne comportino lo sfruttamento ovvero a sottoporsi al prelievo di organi.
L’Italia è al centro del Rapporto del GRETA (Gruppo di esperti sulla lotta alla tratta di esseri umani), organismo indipendente del Consiglio d’Europa che nel febbraio di quest’anno ha consegnato un dossier che è una fotografia: il nostro è un paese di transito e di destinazione; dal 2018, si attesta tra 2100 e 3800 il numero di quanti ogni anno rischiano di restare vittime di tratta. Se per la maggior parte sono donne, i dati dicono che uomini e persone transgender sono in aumento. Lo sfruttamento sessuale rimane la forma prevalente, ma cresce lo sfruttamento economico e quello in ambito lavorativo, specie in settori quali l’agricoltura, il tessile, il lavoro domestico, l’edilizia, l’hôtellerie e la ristorazione.
Empowerment femminile, solidarietà e inclusione, sono le parole d’ordine del progetto palermitano che si propone di costruire opportunità per rifugiate e richiedenti asilo e di aprire orizzonti per i loro bambini.
Il lavoro delle Donne di Benin City punta molto sulla sensibilizzazione, e lo fa accendendo un faro su temi centralissimi quali salute riproduttiva e sessuale, rapporti all’interno della famiglia, carico di cura e accoglienza.
Il sostegno offerto dalle donne per le donne passa oggi anche per uno sportello d’ascolto e di orientamento ai servizi, inaugurato nel capoluogo dell’isola per l’occasione.
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