
Sabato 27 settembre, quando Inghilterra e Canada scenderanno in campo per la finale della Coppa del mondo femminile di rugby, con loro ci sarà anche un’italiana. Clara Munarini è stata scelta da World Rugby (la federazione mondiale) come una delle due assistenti dell’arbitra scozzese Hollie Davidson che dirigerà l’incontro. È la prima volta che un’italiana partecipa in campo a una finale della Coppa del Mondo di rugby (il match sarà trasmesso in chiaro su Raisport alle 17.00) e l’edizione 2025 ha battuto tutti i record di pubblico e presenze.
Nel mondiale maschile 2011, Giulio De Santis è stato Tmo (Television match official) nella finale tra Nuova Zelanda e Francia, ovvero l’ufficiale di gara televisivo, che può essere chiamato in aiuto dal direttore di gara su determinate azioni (per esempio in caso di meta dubbia) ma resta davanti uno schermo e non calpesta con gli scarpini il rettangolo di gioco. Oltre a Munarini, ci sarà anche un altro po’ di Italia allo stadio Twickenham di Londra: Matteo Liperini sarà l’addetto al Bunker (il processo di Foul Play Review), che valuterà se un cartellino giallo va confermato o trasformato in rosso, in caso l’arbitro – in questo caso l’arbitra – valuterà di non poter prendere una decisione definitiva. Clara Munarini ha iniziato la sua carriera arbitrale nel 2011 e vanta già altri primati: unica donna del suo corso di formazione, prima donna ad arbitrare una finale maschile in Italia (Coppa Italia 2021 tra Petrarca e Fiamme Oro).
Munarini: «Merito anche della mia caparbietà»
«Questa designazione è il coronamento di un percorso duro, iniziato dopo il mondiale in Nuova Zelanda nel 2022. Un percorso faticoso, ma soddisfacente. Voglio ringraziare tutta la struttura che mi ha permesso di crescere, che mi ha seguita e che mi ha supportata in tutti questi anni», ha dichiarato Munarini.
«Voglio però anche ringraziare me stessa per la caparbietà messa in campo in un ambiente molto competitivo e che cresce a grande velocità. Sarà una grande finale, giocata nel tempio del rugby, che sarà tutto esaurito per l’occasione, con due squadre che sono certa continueranno a mostrare le belle cose che hanno fatto vedere finora in questo torneo. Sia io che Matteo non vediamo l’ora che arrivi sabato. Le ultime settimane sono state indimenticabili, ma anche intense: vogliamo concludere al meglio la nostra esperienza in questa Rugby World Cup, partecipando al grande spettacolo di questa finale», ha aggiunto l’arbitra parmense.
Un mondiale da record
In attesa che le finaliste scendano in campo per giocarsi il titolo negli ultimi 80 minuti, questa edizione della Coppa del mondo femminile di rugby ha battuto tutti i record in fatto di presenze di pubblico. Per la Women Rugby World Cup organizzata in Inghilterra sono stati venduti 440mila biglietti, 100mila in più rispetto all’obiettivo e tre volte in più in confronto ai tagliandi staccati in occasione della precedente edizione, giocata in Nuova Zelanda nel 2022 (rinvio di un anno a causa del Covid).
La prima partita del mondiale tra Inghilterra e Stati Uniti è stato da subito il match di un mondiale femminile con più pubblico allo stadio: 42.723 persone sugli spalti, superando la finale di tre anni fa tra Inghilterra e Nuova Zelanda. Questi numeri sono stati battuti nel corso di questa edizione in semifinale: c’erano oltre 50mila spettatori per vedere l’incontro tra Canada e Nuova Zelanda e per il gran finale si arriverà ad avere a Twickenham oltre 80mila persone.
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