Le donne sono più felici se single, gli uomini no. Così cambiano gli equilibri sociali

In futuro sempre più donne resteranno single e la prospettiva non dispiace loro così tanto. L’emancipazione femminile corre anche dal punto di vista sentimentale, scardinando i vecchi modelli di famiglia e di rapporto affettivo fra uomo e donna. Già nel 2019, uno studio condotto dalla banca d’affari Morgan Stanley prediceva che entro 2030 il 45% delle donne americane in età compresa tra i 25 e i 44 anni sarà single e senza figli, superando così il 41% rilevato nel 2018.

Negli ultimi venti anni in Europa, il tasso di single complessivamente è arrivato a toccare il 50% soprattutto nei Paesi nordici, come in Danimarca. In Italia, nello specifico, la percentuale è passata dal 20% al 38%. E ci sono tutte le premesse perché questi numeri aumentino, soprattutto tra le donne.

Le donne sono più felici da single rispetto agli uomini

La vita da single non ha lo stesso impatto su uomini e donne. Ci sono differenze di genere anche marcate nell’affrontare la vita da soli. Secondo uno studio dell’American Enterprise Institute, che ha preso in esame un campione di 5.837 di adulti intervistati tra il 16 e il 26 agosto del 2024, oltre la metà delle donne single americane ha dichiarato di ritenersi più felice di quelle sposate. Cosa di cui gli uomini non sono affatto consapevoli dal momento che solo il 30% di loro pernsa che le donne single siano più felici delle donne sposate. Percentuale che scende al 19% fra gli uomini sposati. Come ad allontanare l’idea che la propria moglie possa essere meno felice dell’amica che non si è sposata.

«Interessante è che uomini e donne, in generale, concordano sul fatto che gli uomini single non siano più felici degli uomini sposati. Meno di quattro uomini single su dieci — e il 31% delle donne single — affermano che gli uomini single siano più felici degli uomini sposati. Gli uomini sposati respingono in maniera schiacciante l’idea che la vita da single sia migliore per gli uomini. Solo il 22 percento degli uomini sposati crede che gli uomini single siano più felici di loro» si legge nel report.

Insomma, si sfata un mito alimentato anche in Italia da modi di dire e da battute che vorrebbero gli uomini maggiormente provati dalla vita matrimoniale e meno desiderosi di sistemarsi rispetto alle donne.

Cambiano i canoni sociali

Ma come si spiegano questi dati? Per un uomo avere una moglie significa fare carriera e avere più soldi e tempo libero per le proprie passioni. Tutto a discapito naturalmente della compagna, sulle spalle della quale grava ancora buona parte del lavoro domestico e l’accudimento dei figli. Insomma, per l’uomo sposarsi è un vantaggio, per le donne l’esatto contrario, ecco perchè il matrimonio, nella sua forma tradizionale, comincia a vacillare. Sono pronti gli uomini ad un tale cambiamento? Sembra proprio di no.

In un articolo del 2023 pubblicato da The Atlantic, Annie Lowrey spiega come il matrimonio tradizionale in America sia in crisi anche a seguito dell’emancipazione femminile. Le donne sono diventate più propense degli uomini ad andare al college, a specializzarsi e a trovare lavori che garantiscano loro redditi molto alti.

Lowrey, inoltre, cita lo studio dell’economista Na’ama Shenhav secondo il quale un aumento del 10% dei salari delle donne rispetto a quelli degli uomini produce un aumento di 3 punti percentuali nella quota di donne mai sposate e un aumento di 2 punti percentuali nella quota di donne divorziate.

Legame tra successo femminile e disagio maschile

Un possibile aumento dei salari crea un corto circuito sentimentale. Come fa notare Annie Lowrey, fino ad oggi gli uomini hanno sempre avuto la tendenza a legarsi sentimentalmente a donne che guadagnano meno di loro, mentre le donne ad impegnarsi con uomini che guadagnano più di loro. E’ il frutto di un retaggio culturale che però la situazione attuale sta facendo saltare e la conseguenza è proprio l’aumento della percentuale dei single sia da parte degli uomini che delle donne.

Le donne non incontrano più le aspettative e non soddisfano più i bisogni degli uomini. Per non parlare del legame fra successo femminile e disagio psicologico degli uomini. Secondo uno studio della Society for Personality and Social Psycology, oggi il disagio psicologico maschile raggiunge livelli minimi quando il reddito delle mogli rappresenta il 40% del reddito familiare totale e continua ad aumentare fino a raggiungere i livelli massimi quando gli uomini arrivano a dipendere interamente dalle mogli.

Ma quante donne si possono permettere di essere single?

Negli Stati Uniti, dunque, la situazione a livello economico e sociale per le donne sta cambiando. In Italia è lo stesso? La vita da single costa. Secondo i calcoli della società internazionale Moneyfarm,  i single spendono circa 564 euro al mese in più rispetto a chi convive. In Italia, il disagio aumenta per le donne. Secondo l’Inps, infatti, c’è ancora tanto da fare sul fronte del gap retributivo tra uomini e donne.

I dati parlano di retribuzioni settimanali lorde degli uomini che nel 2023 sono state superiori in media del 28,34% rispetto a quelli delle donne e l’Istat aggiunge che ci sono alcune voci di spesa per le quali la differenza tra single e coppie è più marcata. Per mantenere una casa tra affitto, mutuo e utenze, i single spendono il 65% in più, circa 345 euro in più, rispetto a chi è in coppia. Se poi si aggiungono le spese destinate all’acquisto di mobili e altri servizi per la casa, due persone che convivono spendono a testa 587 euro al mese, contro i 949 di chi vive da solo. Al supermercato chi vive solo spende in media quasi 400 euro al mese contro i circa 270 a testa di chi convive.

La vita di coppia conviene di più rispetto a quella da single anche sul fronte del risparmio. Secondo i dati Moneyfarm, la capacità di risparmio aumenta al crescere del periodo di convivenza. Un elemento questo da non sottovalutare in un periodo segnato da profonde incertezze globali dal punto di vista economico e geopolitico.

Cosa dicono gli uomini?

«Certo che ci sono molti single. Con queste superstar che incrociamo per strada non si può nemmeno parlare altrimenti denuncia assicurata», dice un utente di un social network in una discussione. Gli uomini non sono pronti al cambiamento. Secondo uno studio dell’Università di Toronto e pubblicato sulla rivista Social Psychological and Personality Science, la crescente emancipazione femminile anche dal punto di vista sentimentale mette a rischio i pilastri della mascolinità. Ancora è duro a morire lo stereotipo per il quale si è più virili se si conquistano più donne. Ma proprio le donne non ci stanno più. E quando questa logica viene meno, anche i tradizionali equilibri sociali vengono meno. Siamo di fronte ad una vera e propria rivoluzione nelle relazioni tra uomini e donne?

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