Una scuola di ostetricia in Uganda per l’empowerment femminile

«Formare giovani professioniste per cambiare la comunità» sia dal punto di vista della sicurezza sanitaria, sia dell’empowerment femminile. È questo l’obiettivo della St. Mary’s Midwifery Training School, la scuola di ostetricia di Kalongo, nel nord dell’Uganda, fondata nel 1956 dal missionario comboniano Padre Giuseppe Ambrosoli e ora supportata da Fondazione Ambrosoli, insieme al Dr. Ambrosoli Memorial Hospital. Nel corso della sua storia l’istituto ha preparato oltre 1.600 ostetriche, sottraendole da matrimoni precoci e allo stesso tempo rafforzando il tessuto sanitario del Paese Africano. «Oggi sia il ministero della Sanità sia quello dell’Istruzione locali la riconoscono come un’eccellenza», racconta la presidente della Fondazione, Giovanna Ambrosoli.

Un contesto complesso

Quello dell’Uganda è un contesto è molto complesso, dove solo il 27% della popolazione femminile ha accesso all’istruzione e le discriminazioni sono diffusissime: il Paese è infatti il 121esimo su 149 nella classifica Onu per la disparità di genere. Molte persone poi vivono in «aree di povertà estrema, dove la mortalità neonatale è ancora molto diffusa», spiega Giovanna Ambrosoli. Le partorienti infatti sono molto giovani e spesso hanno subito violenze, basti pensare che nel Paese il «tasso di gravidanze adolescenziali indesiderate ha raggiunto il 118% dopo il Covid, mentre in un Paese come l’Italia arriva al 5%».

A ciò bisogna aggiungere che le condizioni in cui avviene il travaglio in molti casi non sono ottimali. «Capita che le future madri siano al freddo o al buio, in luoghi non raggiungibili con strade asfaltate e con il primo ospedale a distanza di centinaia di chilometri – continua Ambrosoli – Avere un’ostetrica che oltre ad avere competenze mediche, sappia agire con sangue freddo o abbia soft skills per tranquillizzare le partorienti è fondamentale». Le professioniste però sono ancora poche: «si calcola che ce ne sia una ogni 13 mila abitanti. Eppure, una sola ostetrica può garantire, durante la sua vita lavorativa, la salvezza di più di 500 donne».

Formare le donne per cambiare la società

La St. Mary’s Midwifery Training School mira proprio a formare giovani operatrici in grado di intervenire in situazioni critiche. Dalla scuola però non escono solo professioniste, ma anche donne «con un’indipendenza economica, che agiscono come agenti di cambiamento per le loro famiglie, per gli uomini che stanno loro accanto e per le loro comunità», spiega ancora Giovanna Ambrosoli.

Nel dettaglio, la scuola offre due corsi certificati. Il primo dura 2 anni e mezzo e fornisce un diploma in ostetricia. Il secondo invece consiste in un anno e mezzo di approfondimento di livello superiore, per raggiungere ruoli dirigenziali, come quello di caposala.  «Le nostre studentesse hanno tra i 19 e i 24 anni. Prima del Covid ne accoglievamo 150 all’anno ora siamo arrivati a 200», racconta la presidente della Fondazione.

La giornata è divisa tra studio e pratica. Durante il pomeriggio «le studentesse svolgono un tirocinio al Dr. Ambrosoli Memorial Hospital, sviluppando delle ottime competenze pratiche in più campi». A causa della carenza di medici e infermieri, spesso devono occuparsi sia del reparto maternità, sia di quello di neonatologia o medicina generale. I corsi però abbracciano anche skills più trasversali come il management e l’economia domestica.

Nonostante spesso abbiano alle spalle storie di povertà o violenza, sono molte le donne determinate a partecipare ai test di ammissione della St. Mary’s Midwifery Training School. «Ricordo una ragazza che aveva attraversato da sola tutto l’Uganda con mezzi pubblici molto precari e senza risorse, ma era arrivata con 12 ore di ritardo, quando le selezioni erano già state chiuse». La principal tutor dell’istituto ha apprezzato «la determinazione della giovane e ha fatto un’eccezione», racconta Giovanna Ambrosoli. «Tante ragazze poi hanno avuto morti in famiglia, madri o sorelle, e vogliono studiare perché questo non succeda più».

 Piani per il futuro

La St. Mary’s Midwifery Training School in futuro è crescere fornendo un corso di laurea in ostetricia. L’impegno di Fondazione Ambrosoli è quello di sostenere gli sforzi della scuola, con borse di studio per le studentesse meritevoli e con finanziamenti per una nuova costruzione, che sarà inaugurata probabilmente entro il 2024. L’obiettivo è ampliare «le strutture ricettive, aumentare il numero di aule e migliorare le strumentazioni». Grazie a diverse donazioni, l’organizzazione mira a promuovere corsi di alfabetizzazione digitale in una nuova computer room e a fornire «nuovi tools per fare simulazioni concrete di gestione di casi parti e  emergenza al meglio».

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