Sport e beneficienza è un binomio sempre più consolidato che si sviluppa in varie forme e non smette mai di dare voce e sostegno a chi è più in difficoltà. Tra gli appuntamenti sportivi a livello globale che uniscono inclusione e charity, ai primi posti c’è senz’altro la Wings for Life World Run, l’evento di corsa e solidarietà più partecipato al mondo perchè avviene in contemporanea in quasi 200 nazioni.
Nello stesso giorno e alla stessa ora su un percorso designato (nel caso delle Flagship Runs) oppure scelto dal singolo atleta che, non potendo essere presente fisicamente a uno degli eventi organizzati per l’occasione (Flagship Run appunto), indossa le sue cuffiette e con smartphone e App alla mano partecipa a distanza, da solo o in compagnia. Nessun traguardo “tradizionale” ma solo una sfida nella sfida: 30 minuti dopo la partenza, infatti, una “Catcher Car” virtuale o – nel caso delle Flagship Runs – una vera Catcher Car, parte per inseguire e superare un corridore dopo l’altro che una volta raggiunto termina la sua corsa.
Tre gli obiettivi principali: donare la propria quota di iscrizione a favore della ricerca scientifica per la cura delle lesioni al midollo spinale, sfidarsi a percorrere più km possibili e, soprattutto, divertirsi. Non importa essere professionista o amatore, correre o camminare, l’importante è esserci per chi non può. Perché ogni passo percorso nella Wings for Life World Run fa correre anche la ricerca: il 100% delle quote di iscrizioni e delle donazioni, infatti, viene interamente devoluto.
Una Fondazione attiva dal 2004
Milioni di persone in tutto il mondo dipendono da una sedia a rotelle dopo aver subito una lesione del midollo spinale, spesso a seguito di un incidente stradale o di una caduta. Quando nel 2004 Dietrich Mateschitz e Heinz Kinigadner istituirono la Fondazione benefica Wings for Life, i progetti dedicati alla ricerca sulle lesioni del midollo spinale erano pochissimi e i fondi a disposizione ancora meno.
Oggi Wings for Life – che in questi vent’anni ha finanziato quasi 300 progetti di ricerca e studi clinici mirati a migliorare la qualità della vita di tante persone – è una Fondazione no-profit che ha come unico obiettivo trovare una cura per le lesioni al midollo spinale. Dalla prima edizione della Wings for Life World Run, nel 2014, sono stati raccolti e devoluti quasi 52 milioni di euro.
I numeri della Wings for Life World Run 2024
L’undicesima edizione della Wings for Life World Run ha visto la partecipazione di oltre 265 mila iscritti di 192 nazionalità, che hanno contribuito a raccogliere più di 8 milioni di euro da devolvere interamente alla ricerca di una cura per le lesioni al midollo spinale. Tra i migliaia di runners, anche grandi campioni dello sport come Neymar, Stefanos Tsitsipas, Lindsey Vonn e Marc Márquez. Interessanti anche i numeri di natura “tecnica”: 11,5 km percorsi in media da ogni singolo partecipante, una distanza totale di 2.036.495,13 km (pari a circa 50 volte la circonferenza del globo) e 7000 volontari coinvolti.
Il percorso più caldo è stato quello di Lucknow (India) con 41°C, mentre il più freddo quello di Québec (Canada) con 5°C. La runner più anziana è stata una donna austriaca, Frieda Feller, classe 1937. A salire sul “podio globale” sono stati il giapponese Tomoya Watanabe (primo uomo al mondo nella storia dell’evento ad andare oltre i 70 km) e la polacca Dominika Stelmach, alla sua seconda vittoria nella Wings for Life World Run (55,02 i km percorsi).
La Flagship Run di Milano evento inaugurale della MIND Innovation Week 2024
Tra le tantissime città in tutto il mondo che domenica 5 maggio hanno ospitato le Flagship Runs, c’è stata anche Milano. Centinaia di persone si sono ritrovate presso il MIND Innovation District (ex Expo 2015 oggi hub inclusivo della città del futuro) dalle 10 del mattino, per prepararsi al via delle ore 13 e correre su un circuito di 4 km da ripetere in loop. L’evento di corsa solidale in partnership con Adidas, ha dato anche il via alla seconda edizione della MIND Innovation Week 2024, una settimana ricca di eventi, laboratori e talk dedicati al mondo dell’innovazione.
Dopo il ritiro dei pettorali accompagnati da un po’ di musica live, è stato il momento delle presentazioni e dei saluti di alcuni personaggi dello sport e del mondo della disabilità: la stella del basket italiano Gigi Datome, quella del biathlon Dorothea Wierer (che proprio di recente ha dichiarato di voler continuare a gareggiare fino alle Olimpiadi di Milano Cortina 2026), i piloti di Moto2 e Moto3 Tony Arbolino e Filippo Farioli, e Giulia Lamarca, Leonardo Lotto e Michel Roccati, le cui storie personali sono state tra gli scopi di questa iniziativa.
Proprio Roccati, per esempio, è stato affiancato nella corsa da Nicolò Macellari, un ingegnere che ha fatto parte del team di ricerca che ha consentito a Michel di tornare a camminare dopo una lesione spinale completa: «È stato emozionante vivere la la Wings for Life World Run qui a Milano. Vedere così tante persone correre per lo stesso scopo è un risultato che mi riempie di soddisfazione e anche di speranza. La ricerca scientifica sta facendo enormi progressi proprio grazie al sostegno di questo evento».
Grazie alle donazioni raccolte da Wings for Life, infatti, diversi ricercatori nel mondo hanno la possibilità di studiare nuove potenziali cure. Il Professor Michael Kilgard dell’Università del Texas, per esempio, sta lavorando alla stimolazione del nervo vago che permetterebbe a chi ha subito una lesione midollare grave di muovere di nuovo le mani. Grégoire Courtine, invece, dell’elvetica École Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL), sta sfruttando gli effetti dell’elettrostimolazione per aiutare i pazienti nel riprendere gradualmente la deambulazione. Un’altra area critica della ricerca per la cura delle lesioni al midollo spinale è quella nella quale lavora il Professor Stephen Strittmatter dell’Università statale dell’Ohio, che sta studiando la “Nogo Trap”, una molecola che favorirebbe la rigenerazione naturale delle fibre nervose danneggiate e, quindi, il ripristino della rete neurale.
A prestare le loro voci per interagire attraverso l’App con la community dei runners, sono stati Giulia Lamarca e Gigi Datome. Giulia, travel blogger in carrozzina, è una ex pallavolista che 12 anni fa ha visto la sua vita completamente cambiare dopo un incidente in scooter, e che oggi comunica la disabilità e la positività sui suoi canali social: «La parte più difficile non è stata andare in carrozzina ma affrontare quello che rappresenta nella società e in che modo cambia l’approccio degli altri nei tuoi confronti. Una cosa che mi fa spesso sorridere è che quando sono seduta, capita che mia figlia mi porti la carrozzina. Questo per dire che possiamo comunicare la disabilità anche ai più piccoli e imparare a guardarla coi loro occhi. Partecipare alla Wings for Life World Run con la mia famiglia è stato bellissimo, così come sapere che insieme a noi c’erano centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo unite da un unico obiettivo: trovare una cura per le lesioni spinali».
Dopo una carriera strepitosa nel basket giocato conclusasi poco tempo fa, Gigi Datome – ora Ambassador dell’EA7 Emporio Armani Olimpia Milano – studia per diventare dirigente, dividendosi tra campo e scrivania: «La Wings For Life World Run è un evento unico ed è stato bello poter dare il mio contributo, e quello della squadra, ad un’iniziativa di sport e inclusione. Ora corro un po’ meno ma continuo ad allenarmi fuori dal campo, nuotando e pedalando. Quando guardo una partita di pallacanestro sento sempre l’adrenalina scorrere nelle vene ma sono sereno della scelta che ho fatto. Sto imparando un lavoro nuovo e vivo giornate piene, ma soprattutto posso passare molto più tempo con mia figlia Gaia e vederla crescere; attimi che, se perdi, non tornano più».
La 12° edizione della Wings for Life World Run si svolgerà il 4 maggio 2025. Le iscrizioni per correre a distanza sono già aperte, mentre le iscrizioni per le Flagship Run in presenza apriranno il 6 novembre 2024. Tutte le informazioni su www.wingsforlifeworldrun.com.
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