Si chiama Sport senza confini ed è il progetto della scuola itinerante Fispes (Federazione Italiana Sport Paralimpici E Sperimentali) che prevede un percorso di undici tappe in diverse realtà locali di sei regioni italiane. In ogni appuntamento, della durata di un weekend, lo staff tecnico della Fispes coinvolge decine di giovani atleti, con disabilità e non, in percorsi specifici mirati a valorizzare ciascun partecipante e a sensibilizzare al rispetto delle diversità; il tutto all’insegna del divertimento.
L’ultimo open day in ordine di tempo si è svolto ad aprile a Roma, presso il Centro di Preparazione Paralimpica Tre Fontane, alla presenza del vice capo di gabinetto del Ministro per lo Sport e i giovani Daniele Frongia e del presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli, intervistato di recente da Alley Oop: «La promozione dello sport fra i giovani e giovanissimi con disabilità è una parte importantissima della mission del movimento paralimpico italiano. Questo bellissimo progetto promosso dalla Fispes va ad arricchire l’offerta sportiva del nostro Paese rivolta alle nuove generazioni e ad affiancare il percorso del Cip (Comitato italiano paralimpico) che, attraverso i campus di avviamento allo sport paralimpico, sta avvicinando allo sport tante bambine e tanti bambini che non avevano mai sperimentato i benefici della pratica sportiva. Mi auguro dunque che saranno numerose le adesioni a questa straordinaria iniziativa che non offre solo occasioni di socialità, benessere e inclusione ma che contribuisce alla crescita sociale, civile e culturale del nostro Paese».
La scuola itinerante
Nel 2018, la Fispes inaugura la prima edizione del progetto dedicato agli under 14 di tutte le discipline demandate alla Federazione. Il feedback è molto positivo e la decisione non può essere che quella di proseguire il percorso di formazione sportiva di bambini e ragazzi con disabilità fisiche ed intellettive, valorizzando il loro talento in campo e, allo stesso tempo, promuovendo il valore educativo e culturale della pratica sportiva per giovani diversamente abili. La scuola Fispes diventa così un’opportunità di crescita condivisa tra atleti, tecnici, società e staff nazionale, finalizzata su obiettivi, metodologie e contenuti che pongono al centro l’età e i bisogni dei piccoli atleti.
La capillarizzazione nei territori
Sport senza confini rappresenta un’evoluzione del progetto pilota del 2018. L’obiettivo, infatti, è quello di capillarizzare ulteriormente la presenza della Federazione sul territorio italiano per coinvolgere un numero sempre maggiore di giovani con disabilità in un percorso ludico-sportivo, propedeutico alla scelta di una disciplina sportiva tramite cui mettere a frutto le proprie capacità e passioni. Ogni incontro, infatti, offre l’occasione di praticare sport all’interno di un gruppo di ragazzi con e senza disabilità e di mettersi alla prova in varie discipline paralimpiche, esplorando le proprie abilità in un ambiente che stimola la socializzazione e l’inclusione.
«Sono particolarmente felice di questo progetto – ha detto Sandrino Porru, presidente Fispes – che ha il chiaro obiettivo di attivare nel territorio delle realtà stanziali che possano essere un riferimento per tanti bimbi che, con le loro famiglie, attendono un’opportunità per poter praticare sport. L’iniziativa è frutto di un grande lavoro di rete portato avanti tra stakeholder interni ed esterni come società sportive, associazioni e realtà che si occupano di bimbi con disabilità e i comitati paralimpici regionali».
L’iniziativa si avvale del supporto di Fondazione Conad ETS e di Procter & Gamble Italia, già promotrice di diverse iniziative di sostenibilità ambientale e sociale, che ha scelto di includere il progetto nella campagna Campioni ogni giorno, volta a realizzare azioni tangibili per promuovere l’accesso allo sport dei ragazzi con disabilità, favorendo così l’inclusione e la socializzazione: «Da oltre dieci anni siamo sponsor globali dei Giochi Olimpici e Paralimpici – ha dichiarato Procter & Gamble Italia in una nota – e per noi rappresentano un’ulteriore occasione per fare la differenza nelle comunità in cui operiamo. In occasione di Parigi 2024 e Milano Cortina 2026, vogliamo fare leva sullo sport e sui suoi valori per rendere il nostro Paese più inclusivo, supportando lo sviluppo del movimento paralimpico e contribuendo a rendere la pratica sportiva più accessibile alle persone con disabilità. A partire da quanti più giovani possibile».
Sport senza confini, le prossime tappe
18-19 maggio, Perugia
15-16 giugno, Bologna
7-8 settembre, Forlì
5-6 ottobre, Reggio Emilia / Parma
** ottobre (date da definire), Palermo
26-27 ottobre, Lecce
16-17 novembre, Bergamo
14-15 dicembre, Milano
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