Le stelle di Dora: un film di animazione per raccontare il generale Dalla Chiesa

Dora Foppo, la prima moglie del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, pare fosse solita pulire le stelle sulla divisa del marito con delicatezza. Il generale descriveva questa azione semplice come un gesto seppur quotidiano ma di grande dolcezza, parevano carezze. Carezze sulle sue spalle.

Quest’aneddoto mette in luce la grande umanità di un uomo, da molti abitualmente considerato un ‘generale di ferro’ ma che di fatto aveva un lato profondamente umano. Questo lato è uno dei protagonisti del film di animazione di 60 minuti  ‘Le stelle di Dora’, presentato in anteprima il 24 luglio al Giffoni Film Festival. La regia a quattro mani è firmata da Ciaj Rocchi & Matteo Demonte, su soggetto di Alfonso Manzo, ed  è tratta dalla graphic novel  edita nel 2022 Le stelle di Dora, Le sfide del Generale dalla Chiesa  ( Ed. Solferino) dei registi stessi.

Il generale Alberto Dalla Chiesa, un eroe umano

Non è un caso che nel titolo la protagonista sia la prima moglie di Alberto Dalla Chiesa. Le lettere scritte alla moglie anche dopo la sua morte prematura per  infarto, costituiscono il fil rouge del film e il rapporto di forte amore che legava i due umanizza profondamente il generale. ‘Oggi ti cerco, ti cerco, ti voglio ed alle rondini che vengono da lontano,  alle onde del grano voluto dai buoni, ai boschi che filtrano il sole, ai ceppi che ardono i pensieri di tanti, chiedo di cedermi il loro mistero, perché tra essi possa trovare una tua carezza e il segno della tua voce’.

Dalla Chiesa diventa agli occhi del lettore e dello spettatore un personaggio più raggiungibile, con cui ci si può identificare più facilmente. Non quindi un eroe lontano, un super eroe, ma un cittadino che scrive lettere alla moglie e che allo stesso tempo ha avuto a cuore il bene dello stato, morendo per questo.

Chiara Serangeli è l’attrice che da voce a Dora. Ha raccontato ad Alley Oop l’importanza del suo personaggio e di come: “Dora sia stata un faro rassicurante per il generale  nell’arco di tutta la sua vita, il focolare, la sicurezza, l’amore. Oltre ad averlo sempre sostenuto sin dagli albori della carriera e ad avergli dato tre splendidi figli, Dora è stata una vera e propria stella luminosa. A Dora lui dedicherà pagine di diario commoventi anche dopo la sua scomparsa, nel tentativo di sentirla ancora vicina. Il loro fu un rapporto speciale e nel film questo aspetto emotivo del ‘generale di ferro’ esce con delicatezza e sensibilità evidenziandone il lato più umano”.

Il film di animazione ‘Le stelle di Dora’

Le prime immagini sono  dedicate agli ultimi scambi di battute tra Dalla Chiesa e la giovane ultima moglie Emanuela Setti Carraro. A breve verranno trafitti da una raffica di proiettili che li ucciderà sul colpo assieme alla scorta, il giovane agente di polizia, Domenico Russo. 

Da lì a ritroso parte la storia del generale: dalla sua vita in Piemonte, alla guerra in Montenegro, alla lotta alle brigate rosse tra Milano e Torino fino alla Sicilia. Terra dove finirà la sua carriera come prefetto e dove combatterà fino all’ultimo per difendere legalità e stato dalla mafia, perché fossero una cosa sola.

Raccontare la storia contemporanea ai giovani

Già l’uso della graphic novel aveva avuto come obiettivo quello di parlare la lingua dei giovani, sostituendosi come mezzo divulgativo alla narrazione più classica. L’uso contemporaneo di parole e immagini ha infatti ottenuto l’ampio consenso di ben 11300 scuole superiori dove la graphic novel è stata consegnata dalle stazioni carabinieri dell’organizzazione territoriale.

Grande successo anche al festival Lucca Comics and Games e al salone del libro di Torino. Motivo che ha convinto  lo stato maggiore della difesa e i due autori, ora registi,a destinare l’opera ad un pubblico ancor più giovanile (10-14 anni) attraverso un  film di animazione, che ancor più arrivasse diretto ai giovanissimi.

Così come testimoniano i registi nel comunicato stampa: “Quella di fare un film d’animazione è la nostra idea sin dall’inizio. Ancora prima di pubblicare il nostro primo libro, Primavere e Autunni, volevamo farne un cartone animato. Crediamo nel potere del cinema di veicolare contenuti. In fondo, si chiamano anime perché hanno un’anima.
Noi ci siamo formati sui film di Peter Greenaway, studiando le sue tecniche di montaggio, e siamo sempre stati autodidatti smanettoni; abbiamo provato a realizzare da soli quello che di solito si faceva, e ancora si fa, in team. Scriviamo, disegniamo, animiamo, a volte utilizziamo anche la nostra voce. Facciamo prodotti artigianali, usando quasi esclusivamente le nostre competenze. Il fumetto riassume, ma non semplifica. Racconta per simboli. Dare vita e voce a quei simboli significa dare anima alla storia”.

Chiara Serangeli conferma ad Alley Oop la valenza educativa del film: “Si parla di un eroe e delle sue vicende lavorative e affettive e questo rende il racconto esemplare per i ragazzi, soprattutto nel non avere paura ad affrontare grandi sfide per il bene comune portando avanti missioni significative“.

A dar voce al generale è Francesco Pannofino, mentre la voce narrante è quella di Domitilla D’Amico. Nel cast ci sono anche le voci di Francesco Silella, Jacopo Sartori, Chiara Serangeli, Francesco D’Ottavio, Nicola Barraco, Mickey Bosco, Luigi Petrocchi, Leone Demonte, Carlo Galli, Salvo Sallemi.

La nostra storia contemporanea, purtroppo inesistente nei libri di scuola, non può essere relegata a film documentari, articoli di giornale o ai racconti dei nostri genitori. Perché arrivi ai ragazzi li deve colpire e deve parlare il loro linguaggio.  Così probabilmente potranno appassionarsi alla figura di un uomo che come i magistrati Falcone e Borsellino ha dato la vita per la lotta contro le mafie e non solo. D’altronde lo stesso generale Dalla Chiesa aveva a cuore i ragazzi, in uno dei suoi discorsi ufficiali del 1’maggio del 1982 lo rimarcò chiaramente: «… poter guardare in viso i nostri figli e i figli dei nostri figli senza avere la sensazione di doverci rimproverare qualcosa, poter guardare ai giovani per poter trasmettere loro una vita fatta di sacrifici, di rinunzie ma di pulizia!»

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