“Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita”.
Come sempre, e adesso più che mai, la letteratura si trasforma, come per magia, in specchio riflettente i nostri pensieri. Li ritroviamo scritti, e ogni volta è uno stupore vedere quanto è stato immortalato nero su bianco, anche secoli e secoli fa, si avvicini in modo straordinario alla nostra quotidianità.
Dante, il sommo poeta, è morto settecento anni fa, eppure, solo lo scorso anno, ognuno di noi ha potuto vedere l’oscurità di quella “selva”. La via ci è sembrata davvero smarrita e ci sembra tuttora difficile ritrovarla. La letteratura spiega, insegna, ammonisce, prevede. La letteratura accompagna nelle giornate più cupe, come in quelle gioiose. E’ lì a ricordarci che il bello resta immortale e che non c’è tramonto senza alba, non c’è notte senza giorno.
Nei libri ritroviamo pezzi di vita, non solo degli autori, ma anche nostri. Le parole arrivano anche a curare ferite, a lenire il dolore, a sottolineare che la storia è un ciclo, che le storie si ripetono e nella loro diversità, si somigliano un po’ tutte. Allora ci sentiamo meno soli, meno tristi. Accolti da quell’eterno sentire che appartiene ad ognuno e ciascuno, possiamo ristorare per qualche momento la nostra mente.
Il 2021 è un anno particolare, si celebra il settimo centenario dalla morte di Dante Alighieri, il “sommo poeta” e il giorno 25 marzo è detto anche “Dantedì”. Perché proprio il 25 marzo? Perché gli studiosi riconoscono quel giorno come inizio del viaggio nell’aldilà della Divina commedia e diventa l’occasione per ricordare in tutta Italia la genialità di Dante, simbolo della lingua e della cultura italiana.
Il Ministero dell’Istruzione ha invitato docenti e studenti a leggere e riscoprire i versi della Commedia, ma la richiesta coinvolge ciascun cittadino. Le celebrazioni, seppur a distanza, proseguiranno per tutta la giornata del 25 marzo, sui social con pillole, letture condivise in streaming, performance dedicate a Dante e con gli hashtag ufficiali #Dantedì e #ioleggoDante su Twitter.
Scoprire o riscoprire Dante sarà un modo per restare uniti, anche in questo periodo difficile. Il filo conduttore della poesia e della letteratura ci permette di condividere sentimenti, paure e speranze universali e trasversali, nel tempo e nello spazio. Anche per i più piccoli, non è mai troppo presto per avvicinarsi alla poesia e alla letteratura e, perché no, anche ai versi di Dante.
Dante per bambini e ragazzi
Cosa succede, ad esempio, quando un esperto di Dante incontra due inguaribili creativi? La risposta è nell’ activity book “I mostri di Dante” edito da Salani Editore, un viaggio originale alla scoperta di mostri della Divina Commedia. Giocoso, divertente e allo stesso modo ricco di informazioni. Gli autori, Laura Vaioli, Giacomo Guccinelli e Mirko Volpi presentano personaggi mostruosi dell’inferno attraverso racconti, fumetti, giochi che offrono un punto di vista inedito sulla Commedia e tanti spunti di riflessione.
Francesco Muzzopappa, con il suo libro “L’inferno spiegato male” edito da DeAgostini e in uscita il 27 aprile, permette ai lettori e alle lettrici di tuffarsi tra le pagine e scivolare lungo Cerchi, Gironi e Bolgie, tra enigmi da risolvere, scelte da compiere e storie parallele che vedono Virgilio e Dante deragliare dalla “retta via” e verso incontri bizzarri e incursioni inaspettate. Un libro game ricco di giochi da completare e idee divertenti per familiarizzare con la lettura del capolavoro dantesco in maniera interattiva e coinvolgente.
L’idea di Luca Novelli, è davvero molto interessante: nel suo libro per bambini e ragazzi “Dante e le infernali scienze” edito da Editoriale Scienza, riesce a raccontare, con semplicità e ironia, una figura apparentemente “lontana” dalla quotidianità dell’infanzia.
Dante si racconta in prima persona, rivolgendosi ai lettori, dall’infanzia alle conquiste dell’età matura, con leggerezza e humor e una giusta dose di rappresentazioni grafiche.
In questo libro possiamo trovare l’esilio, il lampo di genio, un vocabolario per saperne di più, e per finire un’esilarante intervista, “davvero infernale”.
“Maestro, vorrei porle qualche domanda in occasione dei settecento anni dalla sua morte.”
“Morte? Io non sono mai morto, io sono immortale, ho lavorato, poetato e pregato tutta la vita per esserlo”
“Insomma, maestro, se dovesse riscrivere la Divina Commedia cambierebbe qualcosa?”
“Non la cambierei per nulla al mondo. […] Forse aggiungerei all’inferno qualche personaggio dei giorni vostri, ma potete farlo voi, se volete, insieme ai vostri commenti”.
Insomma, un sommo poeta come mai l’abbiamo conosciuto. Anche un po’ sarcastico, sdegnoso, megalomane. Un Dante alla portata di tutti, amico e compagno di avventure.
Letture che aiutano i bambini e le bambine a conoscere uno dei più grandi poeti della letteratura italiana. E cos’altro è la sua poesia, se non “compagna” e amica?
Poesia e letteratura, arti immortali, che uniscono, che stupiscono, che insegnano, che lasciano una traccia immortale. Ne abbiamo bisogno adesso, ne avremo bisogno sempre.
Buon Dantedì!