Valentina Vezzali: mamma e atleta al tempo del Covid-19

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Valentina Vezzali è un nome difficile da dimenticare: atleta pluripremiata, le sue imprese con la scherma le sono valse ben 26 medaglie, di cui 9 olimpiche. Stiamo parlando di 6 ori, 1 argento e 2 bronzi. In questo momento però è bello ricordare che anche gli sportivi e i role model a cui guardiamo per rincuorarci nei momenti difficili sono in una situazione comune a tutti noi, alle prese con la quarantena dovuta al Covid-19. Cosa che in questo momento la rende soprattutto mamma di Pietro, 15 anni, e Andrea, 6 anni, entrambi sportivi come lei.

L’atleta olimpica è quindi una di noi, confinata in casa a gestire un nuovo contesto domestico, che fino a poche settimane fa non avremmo mai sospettato di dover sperimentare.

Da un lato si confronta con il mondo dell’adolescenza con il suo primogenito, dall’altro con il piccolo e la voglia di stare all’aria aperta. E si tratta di due pianeti ben lontani, come racconta ad Alley Oop: “Non è semplice, Pietro ha 15 anni, gli amici gli mancano, ma grazie all’era della digitalizzazione riesce a mantenere i contatti. Inizialmente ha preso sotto gamba il coronavirus, la scuola non c’era ma usciva con gli amici. Solo quando dal governo sono state prese iniziative di contenimento più restrittive, anche loro hanno cominciato a comprendere di più”.

E il piccolino? “È più difficile da tenere. Ha nostalgia dello stare all’aperto. È complicato impegnarlo in attività domestiche, abituato com’è a vedere a scuola i bambini della sua età“.

Per Vezzali è stato subito chiaro come fosse necessario cambiare le proprie abitudini e le proprie prospettive. Per una mamma atleta, molto impegnata a livello sportivo, stare a casa rappresenta un’opportunità per riscoprire i valori della famiglia: “Cuciniamo insieme, per esempio, ma la condivisione è anche nel coinvolgerli nei mie allenamenti online con Annalisa Contorti, ex schermitrice nazionale e ora preparatrice atletica della nazionale di scherma“.

Tuttavia l’ingrediente secondo Valentina fondamentale perché il rapporto con i figli regga, è la trasparenza: “Ho spiegato a entrambi la situazione che stiamo vivendo senza trascurare nulla. Ho cercato di fargli capire quanto sia utile stare in casa per vincere questa partita, perché questo virus è pericoloso e tutti dobbiamo fare delle rinunce. I ragazzi ad esempio hanno rinunciato alla scuola, allo sport, agli amici, hanno rinunciato alla vita di tutti i giorni, e solo conoscendo il perché di queste rinunce possono meglio comprendere i sacrifici necessari per uscire da questa emergenza“.

01-valenina-vezzaliValentina Vezzali è abituata a correre all’aperto nel campo di atletica. Ciononostante, ha cercato il modo migliore per ottimizzare un allenamento anche tra le quattro mura di casa, e afferma: “È importante ritagliarsi dei momenti di attività fisica o addirittura allenamento. Ma anche solo per condividere pensieri ed esperienze. Da dirigente federale so che ci sono tantissime opportunità a distanza. Io stessa ho fatto collegamenti online dove ho parlato con alcuni ragazzi di società schermistiche. È un bel modo anche per aiutare da un punto di vista psicologico“.

Un altro aspetto che va tenuto in considerazione secondo Valentina Vezzali è l’empatia verso chi combatte in prima linea per noi che stiamo a casa, e afferma: “Credo che in questi momenti dobbiamo pensare anche alle tante persone come medici, infermieri, volontari e anche alle tante categorie di persone che ci consentono, pur restando in casa, di fare una vita normale. Penso a chi lavora nei supermercati, a chi trasporta le merci e penso anche ai colleghi delle forze dell’ordine e della polizia di stato, corpo di cui faccio parte, che sono quotidianamente impegnati, sulle strade come anche da casa, per assicurare il bene dei cittadini, e per far sì che le norme di comportamento che ci sono state indicate siano rispettate. È un momento in cui ognuno di noi deve fare la propria parte“.

03-valentina-vezzali-e-atleti-di-special-olympicsTra le ripercussioni più importanti a livello sportivo della pandemia di Covid-19 c’è stato lo spostamento delle olimpiadi di Tokyo 2020 al 2021. Considerato il numero di olimpiadi cui ha partecipato, che rimangono come ricordi indelebili nella sua mente, Valentina Vezzali comprende bene l’amarezza che molti atleti abbiano provato nel ricevere questa notizia: “Al primo impatto, la decisione di spostare le olimpiadi non sarà stata accolta di buon grado. Le olimpiadi rappresentano il massimo traguardo per un atleta, si preparano in un quadriennio, richiedono tanto lavoro. Questo sarebbe stato il momento in cui un atleta avrebbe dato il massimo per arrivare al top della forma. Credo però che la salute venga al primo posto, e sono certa che anche gli atleti abbiano compreso la gravità della situazione. Anche perché allenarsi da casa non sarebbe stato equivalente ad allenarsi in palestra, non avrebbe garantito agli atleti di arrivare nella giusta condizione fisica. Durante le guerre mondiali le olimpiadi non si sono disputate, mentre questi atleti hanno l’opportunità di giocarle tra un anno. Resta comunque una grande opportunità“.

Spostare di un anno significa avere un anno in più per prepararsi. Gli atleti dovranno rimodulare il loro programma di allenamento, ma questo non toglierà alla manifestazione tutta la bellezza che rappresenta: “Dal mio punto di vista l’olimpiade di Tokio 2021 potrebbe essere una ripartenza, perché è come una grande festa, un momento magico di condivisione. Il mondo è tutto insieme in un villaggio olimpico, dove il vinto e il vincitore si stringono la mano. Mi auguro che il prossimo anno le olimpiadi possano rappresentare questo momento di pace, che queste mani si stringano e che questo virus possa essere sconfitto definitivamente“.

04-valentina-vezzali-e-atleti-di-special-olympicsNegli ultimi mesi Valentina Vezzali ha prestato il volto alla campagna lanciata da Procter & Gamble per gli atleti di Special Olympics, il cui claim recita: “Con te saremo ancora più forti“. L’obiettivo della campagna è aiutare 3000 atleti “speciali” ad allenarsi in vista dei Giochi Nazionali Special Olympics, in programma a Varese del 13 al 18 giugno 2020.

Anche i loro giochi sono stati spostati a data da destinarsi, ma come racconta Valentina ad Alley Oop: “Non si sono abbattuti, non vedono l’ora di tornare ad allenarsi. Al momento si allenano a casa tramite corsi online. Hanno una forza straordinaria. L’associazione Special Olympics, che ho imparato a conoscere punta su quello che questi atleti riescono a fare, piuttosto che su quello che non sono in grado di fare. Siamo tutti sulla stessa barca, atleti olimpici, atleti speciali, non vediamo l’ora di riprendere gli allenamenti“.