“3, 2, 1… Via!”. Nel silenzio echeggia la voce del giudice dopo lo scoppio di pistola. Un gruppo di bimbi concentratissimi si lancia a perdifiato verso la meta che dista 30 metri. C’è chi ha la manina salda in quella della mamma, chi piange disperato mentre il papà lo incita, e persino chi non ha ben capito in che direzione andare. È iniziato così, sabato 9 settembre nel campo sportivo XXV Aprile di Milano, Bimbinpista: una manifestazione traboccante di facce sorridenti, come possono essere quelle di bambini dai 4 ai 12 anni che hanno potuto cimentarsi (gratuitamente) in alcune discipline dell’atletica.
I bambini hanno sfidato la (loro personalissima) velocità della luce correndo a più non posso. Con l’aiuto di istruttori hanno toccato il cielo con il salto in alto e saltato in lungo come alle Olimpiadi. E alla fine sono stati tutti premiati con una medaglia. Certo qualcuno era più “sul pezzo” degli altri, e assieme a uno sguardo convinto, sfoderava una divisa aderente da vero runner. Mentre qualcun altro mostrava con orgoglio un bel paio di infradito, forse reduce da un ultimo scampolo di mare.
Bimbinpista è una manifestazione nata con l’obiettivo di far conoscere l’atletica ai bambini e ai loro genitori. Molte famiglia ancora dubbiose su quale sport scegliere per i propri figli, hanno infatti avuto l’opportunità di far “assaggiare” loro un pò di atletica. Uno sport “completo”, come ci spiega uno degli organizzatori (ma anche un grande atleta dei master over 85 dove lo scorso marzo ha vinto nei 60 e nei 200 metri), Rodolfo Marchisio: “L’atletica leggera è per me lo sport degli sport perché chi lo pratica non si troverà mai a disagio in altre discipline sportive”.
Non solo. Secondo Marchisio di tratta anche di uno sport che insegna la disciplina e il rispetto per l’avversario. “Ai miei allievi dico sempre che devono rispettare l’avversario perché, in questo sport, il nostro sfidante può diventare il consigliere più utile e sincero. Inoltre solo nell’atletica capita di vedere avversari che si incitano tra loro e si congratulano con chi ha realizzato una buona prestazione”.
Ma l’esperienza di Rodolfo Marchisio, classe 1931, racconta anche che l’atletica è uno sport che si può continuare a praticare per tutta la vita. Lui, per esempio, ha iniziato nel primo dopoguerra e negli anni ’70 ha deciso di puntare tutto sulla corsa. Tra le tante competizioni a cui ha partecipato ci sono i campionati italiani (dove ha vinto nei 100 e nei 200 metri), la prima Stramilano e le maratone di Londra e di New York.
Una vita tutta di corsa che Marchisio si augura possa essere intrapresa anche da qualcuno tra i bambini e le bambine che hanno deciso di partecipare a Bimbinpista. E chissà che, a dispetto delle infradito e di qualche lacrima, tra loro non si nasconda il nuovo (o la nuova) Usain Bolt.