Indolenti e infedeli. È lo stereotipo dei Millennials sul lavoro. Se è pur vero che i lavoratori tra i 25 e i 34 anni cambiano lavoro più o meno ogni 3 anni, il triplo dei cinquantenni, i dati smentiscono il fatto che siano svogliati. Secondo Manpowergroup, il 73% dei Millennials in giro per il mondo dichiara di lavorare più di 40 ore a settimana, e in media la settimana lavorativa di un ragazzo italiano è di 43 ore. Ciò che è cambiato rispetto al passato è l’atteggiamento nei confronti delle aziende presso cui i giovani cercano impiego. La stabilità finanziaria non basta. Da un posto di lavoro la generazione Y si aspetta anche di percepire dei valori in linea con i propri, un senso di appartenenza e l’opportunità di crescere. Secondo il report di Gallup “How Millennials Want to Work and Live”, i giovani vogliono che la propria vita e il lavoro siano significativi. Vogliono imparare e fare carriera. Ecco perché se vedono mancare le opportunità di crescita professionale sono pronti ad andarsene.
YouGov, la società di ricerca più quotata del Regno Unito, ha fotografato le aziende con più appeal tra i Millennials. Prima gli analisti hanno compilato una lista con 1.400 nomi di società e poi hanno chiesto ad un campione di giovani: “saresti orgoglioso o imbarazzato di lavorare per questo marchio?”. In testa alla classifica ci sono le aziende che hanno ricevuto più preferenze. L’elenco è dominato da quelle tecnologiche. Nelle prime cinque posizioni ci sono Amazon, Netflix, Youtube, Microsoft e Samsung. La popolarità delle compagnie hi-tech non stupisce: il 91% dei Millennials possiede uno smartphone e il 71% di loro afferma che Internet è la principale fonte di notizie e informazioni.
Anche Morning Consult, istituto specializzato in sondaggi con sede a Washington, ha fatto un’indagine simile. Tra gennaio e maggio ha chiesto a più di 22.000 adulti americani per quale azienda sarebbero stati orgogliosi di lavorare. Il campione era ampio e diversificato per generazioni, sesso, educazione e orientamento politico. Secondo la relazione Google, Amazon, Apple, YouTube e Netflix sono le aziende più amate tra il campione di età compresa tra 18 e 34 anni. In generale Google ha conquistato le preferenze dei lavoratori in quasi tutte le fasce.
In Italia ci ha pensato Great Place to Work a fare la classifica delle aziende preferite dalla giovane generazione con “Best Workplaces For Millennials”. L’analisi ha preso in considerazione oltre sessantamila risposte ricevute da lavoratori con età massima di 34 anni. I giovani sono stati intervistati sulla loro esperienza lavorativa e sulla percezione della qualità dell’ambiente organizzativo. Le 10 aziende che compongono la lista sono state selezionate tra oltre 100 organizzazionie in testa alla classifica c’è American Express Italia. Seguono nelle prime cinque posizioni Jaguar Land Rover Italia, Timac Agro Italia, Amgen e Hilton.
Cosa abbiamo da imparare dalle aziende estere?