Occupare posizioni manageriali o lavorare a contatto con il pubblico significa molto spesso doversi confrontare con quel famoso dress code che, scritto o non scritto, influenza le scelte mattutine di tutti i lavoratori indecisi tra una camicia a righe e una a tinta unita, tra un tacco 12 e un paio di sneaker. Perché, come dicono i guru della moda, la nostra brand identity passa anche attraverso ciò che indossiamo e ciò che indossiamo, forse, ci fa comportare in modo coerente con quello che vorremmo comunicare attraverso i nostri vestiti da lavoro. Possiamo quindi decidere se indossare una cravatta o se preferiamo una gonna ad un paio di pantaloni, ma tutti siamo inesorabilmente legati ad un accessorio che racconta di noi: le scarpe. E se per necessità lavorative tutti noi siamo chiamati a indossarle, per scelta è possibile optare per luoghi di vacanza dove ci si può dedicare al barefooting, cioè ad attività pensate per chi ama la vita a piedi scalzi.
Nato in Nuova Zelanda qualche tempo fa, il barefooting ha rapidamente preso piede negli Stati Uniti per poi radicarsi anche in Europa. In Italia da qualche anno sempre più strutture turistiche stanno dedicando attività specifiche a questa pratica e così da nord a sud tra boschi, spiagge e laghi è possibile scoprire un nuovo modo di avvicinarsi alla natura. E se i ritmi della vita lavorativa rendono difficile coltivare quotidianamente un legame con la natura e, sempre più spesso, anche con la famiglia, le vacanze estive possono essere un’ottima occasione per recuperare su entrambi i fronti.
Sul più vasto altopiano d´Europa, Alpe di Siusi – Seiser Alm (Südtirol – Dolomiti) c’è un percorso di 2 chilometri da fare a piedi scalzi con tutta la famiglia, le “Sorgenti delle streghe” dove i bambini scopriranno un nuovo modo di conoscere il bosco. Sempre in montagna, nella zona del campo sportivo comunale di Morgex è stata creata la prima pista di barefooting della Valle d’Aosta. Il tipo di tracciato, particolari accorgimenti tecnici e la predisposizione di alcuni cartelli in alfabeto Braille fanno sì che anche le persone non vedenti o ipovedenti possano vivere quest’originale esperienza sensoriale e provare il percorso di circa 600 metri camminando, a piedi nudi, su erba, muschio, sabbia, acqua, fango, ghiaia, foglie e fieno. In provincia di Bolzano ci sono i percorsi Kneipp, itinerari dove si cammina scalzi su trucioli di legno, erba di campo, sassolini di fiume, biglie di legno, cubetti di ghiaccio e tronchi sezionati d’albero, sempre all’aria aperta tra i masi di montagna.
Il Barefooting non si pratica solo in montagna, ma anche in altre suggestive location ricche di storia. A Maratea si cammina, sempre a piedi nudi, sui ciottoli lavici della Spiaggia Nera, luogo di origine vulcanica. E tra Gubbio e Assisi si trova il percorso per i viaggiatori scalzi per eccellenza il Percorso Francescano per la Pace che passa accanto al Castello di Petroia (PG), autentico maniero medievale tra boschi e pascoli.