Metti un evento di circo sociale nel cuore della Toscana, due anni fa. Metti una serata di chiacchiere in libertà, fra le torri di San Gimignano, in provincia di Siena, tra persone che vogliono fare qualcosa di veramente utile per aiutare i più piccoli e indifesi arrivati in migliaia in Europa. Ed ecco arrivare un’iniziativa che non c’era finora. Nei giorni scorsi, infatti, è stata presentata al Parlamento Europeo a Bruxelles la bozza di una Carta europea per i diritti dei minori stranieri non accompagnati.
Tutto ciò è frutto di un percorso iniziato appunto due anni fa con la Seconda Edizione del Festival Internazionale dei Circhi Sociali “Circomondo” (il circo sociale è un’attività promossa per recuperare bambini e adolescenti con disagio attraverso le arti circensi, ndr) e proseguito con il workshop “La condizione dei minori profughi in Italia e nel mondo e le rotte delle migrazioni minorili” dello scorso anno, cui presero parte numerosi esperti nell’ambito della cooperazione internazionale, dei diritti dei minori insieme a esponenti del mondo del volontariato e della cultura.
L’idea, approdata a Bruxelles su iniziativa dell’eurodeputata Silvia Costa, ha preso il nome proprio di “Carta Europea di San Gimignano” perché concepita nel comune toscano, guidato dal sindaco Giacomo Bassi, insieme all’associazione di volontariato e di cooperazione internazionale Carretera Central, con sede a Siena: «E’ nato tutto in maniera molto spontanea – spiega ad Alley Oop Carolina Taddei, assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di San Gimignano – mentre bambini italiani e stranieri giocavano e si divertivano nell’ambito di Circomondo nel 2015. Di fronte ai loro sorrisi e alla loro spontaneità, ci siamo detti “Che cosa possiamo fare di concreto? In che modo tutto questo può lasciare un segno che prosegua nel tempo?”. La Carta Europea di San Gimignano che abbiamo provato a stilare intende superare barriere e schemi istituzionali per aiutare tutti i minori stranieri non accompagnati che sono giunti in Europa in questi ultimi anni». «I prossimi impegni – aggiunge Taddei – saranno tesi a sensibilizzare le istituzioni pubbliche di ciascun stato dell’UE sulla specifica situazione dei minori stranieri non accompagnati, per analizzare la migrazione minorile dal punto di vista legislativo, ma anche gestionale e operativo, oltre che culturale».
Tra gli obiettivi indicati dalla carta, proposta per fronteggiare questa gravissima situazione che non ha precedenti nella storia recente e che non riceve ancora la giusta attenzione, prevedere vie legali di ingresso nell’Unione Europea e di migliorare gli strumenti necessari all’identificazione dei minori non accompagnati con la previsione di un visto automatico che garantisca una maggiore tutela e rintracciabilità. E poi, favorire il ricongiungimento familiare, l’accoglienza, l’inserimento in percorsi di studio grazie alla creazione di un fondo europeo creato ad hoc, oltre allo snellimento delle pratiche di affidamento dei minori per le famiglie che si mettano a disposizione, fornendo loro anche il necessario supporto di intermediazione culturale, anche per facilitare gli eventuali rapporti con le famiglie di origine.
Da segnalare, inoltre, che il Parlamento Europeo già in una risoluzione del 27 novembre 2014, in occasione del 25° anniversario della Convenzione dei diritti dell’Infanzia, al punto 23 del testo afferma:
“(il Parlamento Europeo) ritiene che i minori non accompagnati siano particolarmente vulnerabili; (…) ricorda che un minore non accompagnato è innanzitutto un bambino potenzialmente in pericolo e che è la tutela dei minori, piuttosto che le politiche di immigrazione, a dover costituire il principio guida per gli Stati membri e per l’UE in tema di minori non accompagnati, rispettando così il principio fondamentale dell’interesse superiore del minore”.
Successivamente alla stesura della bozza della Carta Europea, il Parlamento Italiano, lo scorso 7 aprile ha approvato la Legge n. 47 “Disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati”, entrata in vigore il 6 maggio.
La Carta Europea di San Gimignano è un progetto promosso da Carretera Central, in partnership con Diaconia Valdese Fiorentina, ASGI – Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione, ARCI, Settimanale Left, CNCA – Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza, NOVA – Consorzio nazionale per l’innovazione sociale, Betadue – cooperativa sociale di tipo B, associazione On the Road Onlus, Lavafilm.com, IlSalto-ilsalto.net, con il contributo del Comune di San Gimignano.