Vi presento Sam: il primo giocattolo didattico transgender al mondo, creato per spiegare ai bambini (e non solo) cosa sia la disforia di genere attraverso il gioco.
Il progetto è della “Gender Creative Kids”, organizzazione canadese che ha lo scopo di sostenere ed affermare nella scuola, in famiglia e nella società i “Gender Creative Kids”: bambini che identificano ed esprimono il loro genere in modi diversi da quelli che socialmente ci si aspetterebbe. “Speriamo di trasformare il mondo in un luogo sicuro, inclusivo e gioioso per tutti i bambini”, questo lo scopo dell’organizzazione, lo stesso con cui è stato creato anche Sam. Ma come funziona e in che modo un giocattolo può spiegare ai bambini una condizione così complessa?
L’idea è tanto semplice quanto efficace: realizzato come una matrioska, Sam è una bambola che ne contiene altre sei al suo interno. Ognuna racconta un pezzo di storia, quella di Sam, e del cammino che lo porterà a trovare se stesso.
Tutto parte dal cuore, ciò che Sam è nella sua essenza, indipendentemente dal genere. Questo cuore è contenuto nella prima bambola, la più piccola, Sam è appena nato, è felice e ancora non sa cosa sia il genere. Con la seconda bambola Sam cresce e comincia ad esplorare l’identità di genere attraverso il gioco. La terza bambola è Sam che inizia a mettere in discussione se stesso, perché capisce di non inserirsi nelle “regole” di genere.
Dopo essersi messo in discussione, Sam entra in conflitto con quello che sente di essere al suo interno e quello che fuori si aspettano gli altri da lui (quarta bambola). Quinta bambola, Sam si isola da i familiari, amici e scuola, perché sente di non essere accettato. Ultima bambola, la sesta, un happy ending: Sam finalmente diventa Sam, e si sente accettato e supportato per quella che è la sua vera identità di genere.
“La consapevolezza delle variazioni nell’identità di genere è in aumento in molti paesi, ma esistono ancora pochissimi strumenti disponibili che permettono ai genitori o agli insegnanti di parlare con i bambini piccoli di questo argomento sensibile e complesso. Sam aiuta i bambini a empatizzare con le sfide emotive di una persona che nasce transgender”. Questo è l’obiettivo che i creatori di Sam hanno scritto nella pagina di raccolta fondi per la sua realizzazione e distribuzione. Sì perché questo giocattolo non è al momento ancora disponibile sugli scaffali: servono più di 100.000 dollari americani (137.000 dollari canadesi) per realizzare un prototipo e avviare la produzione.
Sam non è l’unico esempio di iniziativa didattico-commerciale sull’argomento indirizzata ai più piccoli. Target, il secondo discount store retailer più grande degli USA, (attento alle tematiche lgbt* da tempo), in collaborazione con Toca Boca (uno dei più grandi produttori di app per bambini del mondo) sta per lanciare la prima linea di abbigliamento neutra per bambini: “non vogliamo imporre norme di genere e vogliamo avere qualcosa per tutti. È importante che tutti, indipendentemente dal genere, possano trovare qualcosa. È quello a cui abbiamo lavorato sin dall’inizio”.
Argomento che divide quello dell’educazione all’identità di genere dei bambini, e della “decostruzione” in generale delle regole canoniche che culturalmente definiscono e differiscono i “maschi” dalle “femmine” nelle nostre società (sempre più fluide a dire il vero). Argomento di cui ho avuto già modo di occuparmi in passato qui su Alley Oop.
Ascoltando il buon senso, verrebbe da dire che includere ed educare alle “diversità”, lasciandole libere di essere se stesse, senza togliere niente a nessuno dall’altra parte, è il compito che deve darsi una società progredita, laica e rispettosa di tutti. Il tema non è “cambiare l’orientamento o l’identità delle persone”, il tema è lasciarle libere di essere se stesse e accompagnarle perché trovino la loro felicità nel rispetto delle altre. Questo è il punto e questo dovrebbe essere l’obiettivo di ogni azione educativa.
“Change The World With Sam!”, è quello che c’è scritto sul Kickstarter del giocattolo. Perchè solo educando i bambini di oggi alle diversità smontando certi cliché, si potrà avere domani una società di adulti migliori, e migliore per tutti. Una società inclusiva, libera da quella cultura maschilista e misogina che oltre a discriminare le diversità, ha per esempio fatto sentire fino ad oggi gli uomini nel diritto di usare e abusare della violenza, e le donne (fortunatamente sempre meno) nel dovere di subirla o vederla subire, silenziosamente.
Quindi, data di uscita prevista: primavera 2018, e nell’attesa, in bocca al lupo Sam!